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Aujourd’hui — 9 mai 2024Miscellaneous

The Royal Society of Painter-Printmakers: Graduate Prize for Printmakers

The Royal Society of Painter-Printmakers (RE) is offering a student membership of two years plus £1000 from the Gwen May Trust to eight recent printmaking graduates. Membership to the society includes the opportunity to participate in RE exhibitions for two years both nationally and internationally. Any printmaking graduate who has graduated between 2020 and 2023 can apply, there are two winners from each year.

Eligibility: The award is open to anyone who has studied printmaking on an undergraduate or postgraduate course (textile submissions are not eligible). All applicants must submit the requested documents of 6x images, PDF of image details and CV to be considered.

What you get: This is a cash prize of £1000 per winner. The prize also includes a two-year student membership to The Royal Society of Painter Printmakers. Membership in the society includes the opportunity to participate in RE exhibitions for two years both nationally and internationally.

Deadline 12 May 2024

Abandoned 2024

9 mai 2024 à 10:03

Abandoned is an exhibition exploring abandoned and rediscovered objects, spaces, and structures. A popular genre in the photographic world is the trend of urban expl...

Fluxus Art Projects / Institut français du Royaume-Uni

7 mai 2024 à 12:49
Appel à candidatures – prix, bourses, aides – Fluxus Art Projects
Date limite de candidature: 10/05/2024



Présentation

Fluxus Art Projects est une organisation à but non lucratif qui vise à soutenir la création et la diffusion de l’art contemporain des deux côtés de la Manche, tout en favorisant l’interaction entre les scènes artistiques françaises et britanniques.

Les candidatures sont désormais ouvertes pour les projets programmés entre juillet et décembre 2024.

Fluxus Art Projects soutient :

  • des expositions et projets d’artistes vivant·e·s en France présentés au Royaume-Uni et d’artistes vivant·e·s au Royaume-Uni en France.
  • des séjours de recherche curatoriale au Royaume-Uni pour des commissaires d’exposition français·e·s ou résidant·e·s en France et en France de commissaires d’exposition britanniques ou résidant·e·s au Royaume-Uni.

Fluxus Art Projects finance les organisations à but non lucratif entrant dans les catégories suivantes :

  • Centres d’art, musées, institutions culturelles, espaces gérés par des artistes, espaces dédiés à des projets artistiques
  • Organisations éducatives artistiques
  • Centres de recherche
  • Projets en lignes
  • Publications d’artistes

En ce qui concerne les expositions et les projets d’artistes, les candidatures doivent être déposées par des structures artistiques et non par les artistes elleux-mêmes.

Les candidatures pour les séjours de recherche curatoriale doivent être soumises directement par les commissaires d’exposition. Ces séjours de recherche doivent être clairement liés à un projet d’exposition ou curatorial et/ou associés à un lieu, une institution ou un événement artistique spécifique.

Les montants alloués varient de £1,000 à £10,000 par projet.




Présentation de l’annonceur

Fondée en 2010 par l’Institut français du Royaume-Uni, Fluxus Art Projects est une organisation à but non lucratif qui vise à soutenir la création et la diffusion de l’art contemporain des deux côtés de la Manche, tout en favorisant l’interaction entre les scènes artistiques françaises et britanniques.




Modalités de candidature

Les candidatures doivent être effectuées exclusivement en ligne.

Le formulaire de candidature et les critères d’éligibilité sont disponibles sur : https://fluxusartprojects.com/apply

Tous les dossiers de candidatures doivent être rédigés en anglais. Veuillez noter que le comité artistique porte une attention particulière aux pratiques innovantes et à la production d’œuvres nouvelles.

Vous recevrez un email de confirmation immédiatement après avoir envoyé votre candidature. De plus, veuillez envoyer un email de confirmation à faustine.pallezbeauchamp@institut-francais.org.uk pour compléter votre candidature en ligne.

Hier — 8 mai 2024Miscellaneous

PARMA 360

Par : Arshake
8 mai 2024 à 11:34

In un’epoca di grande prosperità per le civiltà occidentali, ma al tempo stesso di recente instabilità, l’umanità del futuro dovrà affrontare nuove problematiche legate al cambiamento climatico, al mutamento dell’habitat, alla gestione delle risorse. Yuval Noah Harari, uno dei più grandi intellettuali, filosofi e divulgatori contemporanei, nel suo saggio “HOMO DEUS. Breve storia del futuro” ha preannunciato alcune delle sfide che daranno forma all’umanità XXI secolo, dalla robotica alla biotecnologia, dalla ingegneria genetica all’Intelligenza Artificiale.

Attraverso le opere di alcuni tra i più importanti artisti contemporanei, le mostre del festival indagheranno tematiche legate al superamento della dimensione antropocentrica dell’uomo in favore di una visione tecno-umanistica (o trans-umanista) e datocentrica. L’Homo Sapiens, così come lo conosciamo ora, ha ormai esaurito il suo percorso storico e, sostituito dall’Homo Deus, dovrà mettere queste nuove tecnologie al servizio del progresso scientifico per la sopravvivenza biologica e spirituale dell’uomo.

Cinque grandi mostre di pittura, scultura, illustrazione, arte digitale e nuovi media sono allestite in dialogo con chiese e palazzi storici della città di Parma, in un percorso diffuso sul territorio che ha come obiettivo quello di valorizzare il patrimonio storico-artistico della città e di proporre al pubblico inedite visioni e prospettive della creatività contemporanea.

Promosso dalle associazioni culturali 360° Creativity Events ed Art Company, PARMA 360 Festival ha ricevuto il patrocinio e il contributo del Comune di Parma, il patrocinio della Regione Emilia-Romagna ed è sostenuto da un’ampia rete di partner pubblici e privati.

Il piano nobile di Palazzo Pigorini, edificio settecentesco affrescato con scene mitologiche da Francesco Scaramuzza, ospita la mostra “Survival” di Piero Gilardi (Torino 1942-2023), in omaggio al Maestro dell’Arte Povera – recentemente scomparso – ecologista ante-litteram e tra gli autori italiani più influenti del secondo dopoguerra a livello internazionale. Il progetto espositivo, a cura di Chiara Canali, racconta il percorso di Gilardi a partire dal suo complesso rapporto con la Natura, soggetto del suo lavoro, e con la Tecnologia, che ne ha condizionato tecniche e modelli di fruizione. Dal 1965 Piero Gilardi inizia a realizzare i “Tappeti-natura” con l’intento di stimolare nella società futura la percezione sensoriale dell’ambiente naturale, riproposto attraverso “dispositivi domestici” artificiali. Opere d’arte che rappresentano in modo realistico e meticoloso sezioni tridimensionali di suolo e paesaggio a grandezza naturale (piante di fico, palmeti, girasoli, cavoli, zucche, pesche…), intagliate nel poliuretano espanso e dipinte con pigmenti sintetici, sino al limite dell’iperrealismo. Sono sculture dipinte che non vanno contemplate passivamente, bensì devono interagire sensorialmente con il corpo del fruitore, per accoglierlo ed essere toccate, udite, percorse, esperienziate.

Il concetto di “interattività” attraversa tutta la mostra ed è accentuato in alcune opere più recenti come “Scoglio bretone” (2001), “Panthoswall” (2003) e “La Tempesta perfetta” (2017) che rientrano nel percorso di ricerca che, a partire dagli anni Ottanta, porta l’artista a utilizzare la tecnologia per consentire allo spettatore di partecipare attivamente interagendo con l’oggetto artistico, al fine di mobilitare una risposta nei confronti della difesa dell’ambiente e della sopravvivenza del Pianeta.

La mostra ci restituisce la figura di Piero Gilardi non solamente quale artista e ricercatore, ma anche nelle vesti di animatore culturale di un “attivismo militante creativo”, a beneficio di una condivisione esperienziale che ha come obiettivo l’impegno sociale e la lotta biopolitica. “In retrospettiva, la precoce consapevolezza di Gilardi per le dinamiche interattive, ma contraddittorie, fra modernità ed ecologia, come istanze preponderanti nelle trasformazioni culturali e quotidiane dell’umanità, si è rivelata molto lungimirante”, ha affermato Hou Hanru in occasione della mostra al MAXXI di Roma.

La mostra riunisce una ventina di opere dell’artista, anche di grandi dimensioni, e si avvale di prestiti da parte della Fondazione Centro Studi Piero Gilardi, della Galleria Giraldi di Livorno, della Galleria Enrico Astuni di Bologna e di collezionisti privati.

Al secondo piano di Palazzo Pigorini si sviluppa la prima sezione della mostra collettiva “L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale”, a cura di Chiara Canali, Rebecca Pedrazzi e Davide Sarchioni, la prima mostra collettiva di artisti italiani sulla Intelligenza Artificiale. Il titolo del progetto “L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale” si ricollega al famoso saggio di Walter Benjamin L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, pubblicato nel 1936, in cui il filosofo tedesco sosteneva come, all’inizio del XX secolo, l’invenzione e l’utilizzo di nuove tecniche, quali il cinema e la fotografia, stesse radicalmente cambiando le modalità di produzione e di ricezione artistica. Allo stesso modo, negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale ha visto una rapida ascesa – Intelligenza Artificiale è stata designata parola dell’anno 2023 dal Collins Dictionary –, e oggi sempre più artisti si sono confrontati e usano questa tecnologia per creare opere d’arte e progetti artistici collaborativi verso nuovi linguaggi estetici. In mostra: video, progetti immersivi, artwork digitali ma anche opere fisiche: dal mosaico all’installazione, dalla scultura alla fotografia – tutte opere frutto della creatività artistica di un pool di 20 artisti che hanno incluso nella loro ricerca e produzione l’uso dell’AI.

La mostra intende indagare diverse modalità di utilizzo dell’IA da parte di una ventina di artisti pionieri del digitale o AI artists di nuova generazione. Temi come la natura, la botanica, l’ambiente, ma anche l’uomo, l’umanità, le comunità, le città, i monumenti, le macchine, i sogni, le mitologie sono plasmati e/o trasformati attraverso l’impiego delle GAN, degli algoritmi e delle AI Generative, tra arte elettronica, glitch art, realtà aumentata, realtà virtuale e altre forme espressive dell’era digitale.

In mostra sono esposte le opere di: Antonio Barbieri, Domenico Barra, Davide Maria Coltro, Andrea Crespi, Giuliana Cunéaz, Debora Hirsch, Nick Landucci, Giuseppe Lo Schiavo, Manuel Macadamia, Vincenzo Marsiglia, Mauro Martino, Angelo Demitri Morandini, Max Papeschi con Michele Ronchetti, Chiara Passa, Giuseppe Ragazzini, Martin Romeo, Svccy.

Il progetto dedicato all’AI si completa con una seconda sezione espositiva, allestita presso il Torrione Visconteo, torre medievale sita in via dei Farnese, di fronte alla Pilotta, che presenta le video-installazioni site-specific ed immersive degli artisti Luca Pozzi, Kamilia Kard e Lino Strangis.

Durante lo svolgimento della mostra sarà presentato il libro-catalogo dedicato al progetto, edito da Jaca Book, che riunisce i saggi dei curatori Chiara Canali, Rebecca Pedrazzi, Davide Sarchioni, un contributo inedito di Piero Gilardi e l’apparato critico e iconografico dedicato ai venti artisti in mostra. L’esposizione avrà il suo twin digitale nel Metaverso su Spatial grazie alla collaborazione con Dario Buratti che ha realizzato un nuovo spazio con architetture futuristiche che accoglieranno le opere degli artisti nella loro versione digital.

Emanuele Giannelli, uno dei più celebri scultori contemporanei, è il protagonista della mostra Humanoid, a cura di Camilla Mineo, alla Chiesa sconsacrata di San Ludovico con quaranta opere di grandi dimensioni e presente in città con l’iconica Mr. Arbitrium, opera monumentale di oltre 5 metri che sorregge la Chiesa di San Francesco del Prato, gioiello gotico della Città di Parma, riaperta dopo 200 anni di storia travagliata, situata a pochi passi dal Duomo e Battistero. Al centro del lavoro dello scultore – diplomato all’Accademia di Carrara e da Roma approdato con il suo laboratorio a Pietrasanta, in Versilia – c’è l’Uomo, indagato nel suo essere contemporaneamente primitivo e futuristico, umano e non umano, in bilico fra uno stato primigenio (l’ironica Monkey Tribù) e un futuro incerto e globalizzato. In mostra è esposta una selezione di opere degli ultimi anni, realizzate prevalentemente in resina e ceramica: gruppi scultorei composti da singole figure o da gruppi di umani che dialogano strettamente fra loro, creando un universo dall’estetica futuristica impregnato di atmosfere filmiche e letterarie. Nei lavori di Giannelli i corpi sono modellati come fossero entità ibride, dotate di protesi tecnologiche: occhiali da saldatore, binocoli e visori (Korf) proiettano l’Uomo in un mondo virtuale che lo allontana dalla realtà, un universo in cui il progresso tecnologico, l’intelligenza artificiale, le nuove tecnologie hanno rivoluzionato e messo in crisi i più fondanti concetti identitari.

Giannelli sembra proiettarci in scenari apocalittici e fantascientifici raccontandoci di un’umanità alienata e omologata, dotata di numeri seriali sul petto: eserciti ieratici e silenziosi, come nell’opera Mr. Kirbiati, o come invece nei Sospesi, sculture in cui l’artista rappresenta lo sforzo fisico del corpo umano che cerca di opporsi alla forza di gravità, figure fluttuanti in una dimensione sospesa, alla ricerca di un equilibrio.

Le opere di Giannelli sorprendono e incuriosiscono e spingono a una riflessione profonda sul momento storico che stiamo vivendo, sul rapporto dell’uomo con la tecnologia, sull’incapacità che abbiamo di comunicare fra di noi in un mondo ultra connesso (Stati di allerta) e sul ruolo che l’essere umano avrà nel futuro del mondo, sulle scelte che compirà per sé stesso e, soprattutto, per il pianeta che lo ospita.

The Space Between presso il Laboratorio aperto del Complesso di San Paolo, vede esposti i lavori di quattro grandi illustratori contemporanei che da tempo hanno affermato il loro nome ed il loro lavoro in ambiti nazionali ed internazionali e che per la prima volta dialogano tra loro. La mostra, a cura di Federico Cano Correa di Galleria Caracol, espone i lavori più recenti di Emiliano Ponzi, Bianca Bagnarelli, Antonio Pronostico e Manfredi Ciminale. In un mondo in cui è sempre più difficile riconoscere la mano dell’umano rispetto ad un’AI, il ruolo dell’illustratore diventa quello di un narratore silenzioso, un artigiano del disegno che ci suggerisce di fermarci e di soffermarci per qualche secondo su di un’immagine, scovarne il senso profondo e farla (in qualche modo) nostra.

Ponzi è uno degli autori italiani contemporanei più affermati a livello internazionale e, lavorando in tecnica digitale, porta avanti uno stile concettuale assolutamente riconoscibile ed unico, dove la prospettiva, il punto di fuga e i colori donano ai soggetti che illustra un dinamismo ed un movimento quasi cinematografico. In mostra sono esposte illustrazioni editoriali realizzate per clienti come The New Yorker, Feltrinelli ed Einaudi, alcune tavole tratte dal libro commissionatogli dal MoMa di New York su Massimo Vignelli “The Great New York Subway Map”.

Bianca Bagnarelli è uno dei grandi talenti emergenti dell’illustrazione e del fumetto italiano. Il suo è uno stile che risente molto dell’influenza del fumetto americano contemporaneo, complice una sua grande abilità compositiva unita ad una sensibilità artistica elevata, Bagnarelli è arrivata in poco tempo ad essere una delle firme più richieste da riviste come The New York Times e The NewYorker per la quale ha recentemente realizzato la famigerata copertina “Deadline”. Antonio Pronostico, autore già di tre libri per Coconino Press, è una delle matite più interessanti ed originali degli ultimi anni. Anche lui divide il suo lavoro tra illustrazione e fumetto e utilizza la tecnica della matita e dell’acrilico, rimanendo fedele ad un approccio più analogico. Infine nel lavoro di Manfredi Ciminale possiamo riconoscere influenze provenienti da diverse epoche storiche e da diversi stili, in mostra ci sarà la sua serie dedicata alle nuvole, che fa parte di un progetto personale che porta avanti da diverso tempo. Ciminale è un artista che pone la questione ambientale al primo posto, emblematica l’immagine esposta che vede l’Empire State Building di New York un istante prima di essere sommerso da un’onda gigante.

L’ottava edizione di PARMA 360 Festival si completa con una serie di talk, incontri e workshop con gli autori protagonisti delle mostre e alcuni relatori, critici d’arte, curatori, giornalisti, operatori culturali in dialogo con loro.

Come ogni anno, il Festival si allarga alla città intera attraverso un CIRCUITO OFF, organizzato grazie al contributo dell’Assessorato alla Rigenerazione Urbana e Attività economiche, per far rivivere in modo nuovo gli spazi della città, promuovere la cultura artistica presente nel territorio e coinvolgere attivamente tutta la cittadinanza attraverso un percorso ramificato nel centro storico di Parma. All’appello sono chiamati una cinquantina di spazi creativi della città, tra negozi, ristoranti, librerie, studi d’artista ed esercizi vari. Quest’anno il CIRCUITO OFF di Parma 360, sbarca in Galleria Polidoro e Galleria Bassa dei Magnani proponendo un’ampia offerta culturale che ha l’obiettivo di rianimare, rivitalizzare e riqualificare lo spazio delle Gallerie attraverso il presidio della zona, il decoro, la cura e la realizzazione di attività artistiche e creative articolate in un ricco calendario di eventi in collaborazione con i commercianti e una rete di partner come il Gruppo Giovani Imprenditori di Ascom e Bia Garden Store.

PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, che vede la direzione artistica e la curatela di Chiara Canali, Camilla Mineo e di Silvano Orlandini come Direttore di produzione, è organizzato dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company, con il contributo del Comune di Parma, il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, e un’ampia rete di partner pubblici e privati, tra cui Gruppo Zatti, BPER, Euplip, Studio Livatino, Athena – professionisti e consulenti associati, Fiere di Parma – Cibus 2024, ARA 1965 S.p.A, Termoblok, Colser, Ascom, Villani vini e liquori, Starhotels Du Parc.

(dal comunicato stampa)

PARMA 360 Festival, 06.04 – 19.05.2024, Parma, sedi varie

 

 

 

L'articolo PARMA 360 proviene da Arshake.

À partir d’avant-hierMiscellaneous

Appel à projets : Événements sur l’espace public

Par : strossburi
2 mai 2024 à 22:38

La Ville de Strasbourg lance un appel à projets qui vise à mettre en valeur le territoire strasbourgeois par la programmation d’événements sur l’espace public.

Dans le cadre de sa politique de soutien à la vie associative, la Ville de Strasbourg, au travers de la Direction Evénements, accompagne les projets évènementiels portés par des tiers. À ce titre, il est lancé un appel à projets qui vise à mettre en valeur le territoire strasbourgeois par la programmation d’événements sur l’espace public.

Enjeux et objectifs

Porté par la Direction Evènements de la Ville de Strasbourg, cet appel à projets devra inciter au développement et au soutien des projets évènementiels sur l’espace public du territoire de la Ville de Strasbourg.

Pour être recevables, les dossiers déposés doivent respecter 2 voire 3 des priorités suivantes :

  • Développer la vie sociale de proximité
  • Favoriser l’intégration et la mixité des populations d’âge et d’origines différentes
  • Créer du lien intergénérationnel
  • Favoriser l’égalité femme / homme
  • Permettre d’améliorer les comportements responsables : tri des déchets, consommation d’énergie raisonnée
  • Construire l’évènement avec des partenaires multiples.

Ville et Eurométropole de Strasbourg
1 parc de l’Étoile
67076 Strasbourg Cedex

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DOOR Residency 2024: Seeking Performance and Movement-based Artists

Over a span of a 2-month residency, selected performers will embark on an artist development program encompassing conceptual exploration, research, skill development, collaboration, and production of new artistic work. Through group and individual workshops with academics, curators, and artists, the participants merge theory with practice, culminating in substantive archival documentation made in collaboration with sound design and videography mentors - converging into the production of tangible artistic outputs.

Eligibility: Participants must be at least 18 years of age and be a legal EU resident - outside of the Netherlands. For this residency, in particular, we are looking for performers with a conceptual and movement-based practice. We are interested in participants whose work has been developed within notions that relate to the curatorial theme, or that can serve as a base to delve into the latter, compellingly and critically.

What you get: Funded: Mentorship, Stipend, Studio, Accommodation, Travel

Deadline 10 May 2024

You Can Sit With Us: Dhaga calls for South Asian LGBTQIA+ Artists & Designers

In line with South Asian Heritage Month's theme this year 'Free to Be Me' we are curating a month-long exhibition at Swiss Cottage Gallery commissioned by Camden Council's Culture Team. We invite all South Asian LGBTQIA+ Artists & Designers to share their work in response to creating 'home' through a Queer and South Asian lens.

Eligibility: Artists and/or Designers of South Asian/Mixed South Asian heritage who identify as LGBTQIA+. Any visual art or design medium.

What you get: Selected applicants will be part of a group, month-long exhibition opportunity in London and will be featured across our social media and website.

Deadline 13 May 2024

Public Art Commission at Purley Way, Croydon: £12.5K Available

Exciting opportunity for a local artist to create public art for the Purley Way Development in Croydon, London. We are not necessarily seeking artists with public art experience, rather we are interested in the quality of the contextual response and creative potential of the ideas put forward to us.

Eligibility: This opportunity is suited to both emerging and more established artists, preferably located in Croydon or with a connection to the area or site.

What you get: Artist Fee of £12,500

Deadline 13 May 2024

The Hopper Prize Artist Grants

The Hopper Prize is accepting submissions for $3,500 and $1,000 artist grants. They will be providing 6 grants totaling $11,000 USD. 2 artists will each receive $3,500 and 4 artists will each receive $1,000. This is an international open call.

Eligibility: All media is eligible. Submissions will be juried by curators from The Metropolitan Museum of Art, New York City and North Carolina Museum of Art. Additional exposure is available via a 30 artist shortlist, online journal publication, & Instagram features currently reaching an audience over 115k. visual artists age 18 and older

What you get: 2 artists will each receive $3,500 and 4 artists will each receive $1,000.

Fee: $40 to submit 10 artworks

Deadline 14 May 2024

Working Assumptions Project Grants: $10K Available

Working Assumptions' grants are intended to support projects that inspire audiences to think anew about the relationship between photography and family, in the most expansive and inventive ways possible.

Eligibility: This opportunity is for individual artists and/or collaborations, researchers, academics, journalists, educators, therapists, social workers, and creatives across disciplines with a focus on photography and family. Applicants should have a prior track record of exploring themes around family. Must be a resident or citizen of the United States, have a U.S. tax ID number, and have a U.S. bank account. Must be at least 18 years old. Applicants cannot have been employees, grant recipients, or vendors within the last two years.

What you get: We are offering six $10K grants with collaborative goal setting, quarterly check-ins, and tailored support based on project needs. Individuals will also receive support for the promotion of projects

Deadline 15 May 2024

Al-Tiba9 Art Magazine Issue16: Publication Opportunity for Avant Garde Creators

Al-Tiba9 Art Magazine is an internationally established publication that showcases experimental contemporary art through a diversity of mediums in Digital Arts, photography, painting, architecture, sculpture & installations, Film & Video Art, fashion design, interior design, and performance.

Eligibility: Open to all

What you get: The selected artists will also benefit from international exposure thanks to our cultural partners, such as one of the most influential Contemporary Art fairs in the world, ARCOmadrid, and ARCOlisboa. In addition, the magazine will be showcased as a limited edition ArtBook in ArtsLibris Barcelona at the MACBA Contemporary Art Museum of Barcelona, and distributed worldwide.

Deadline 15 May 2024

Gdansk Dance Festival: The Solo Dance Contest 2024

The Contest will take place during the 16th Gdansk Dance Festival from the 26th to 30th of August 2024. Only autonomous solos that premiered/will premiere between January 1, 2023, and May 03, 2024, or will be shown for the first time during the contest can be submitted to the competition. The required length of the solo is between 5 and 20 minutes. The competition aims to support dancers and to promote broadly understood contemporary dance (contemporary dance / contemporary ballet).

Eligibility: All the professional dancers (with documented artistic activities or/and diploma in higher education in the field of dance), who are at least 18 years old.

What you get: The Prize pool is 6000 EUR total, 5500 EUR will be divided by the jury between the 1st, 2nd, and 3rd prizes and 500 EUR will be awarded as the Audience Prize.

Deadline 17 May 2024

Appel à la résidence d'artiste d'Issoudun

3 mai 2024 à 09:14
Appel à résidences – Musée de l'Hospice Saint-Roch, Issoudun
Date limite de candidature: 31/05/2024



Présentation
  • Cette résidence d’artiste a la particularité d’être coordonnée par l’Établissement de coopération culturelle de la ville d’Issoudun et le musée de l’Hospice Saint-Roch, dont la vocation est de présenter l’art contemporain, d’en assurer la découverte et la compréhension par le public le plus large possible.
  • Le musée d’Issoudun assurera le suivi de la résidence, du contrat passé avec l’artiste ainsi que la publication liée au travail réalisé durant celle-ci.
  • La ville d’Issoudun assume le fonctionnement technique de cet atelier et apporte l’assistance technique pour son bon déroulement.
  • La durée de la résidence est de quatre mois consécutifs, les dates de résidence sont convenues avec l’artiste selon ses disponibilités entre juillet et octobre 2024.
  • Le temps de présence de l’artiste à l’atelier sera établi par convention.
  • Un montant de 4 000 euros, réparti sur les quatre mois de résidence est attribué à l’artiste.
  • 2 400 euros sont attribués pour la réalisation du projet de l’artiste.
  • Un budget de 1 500 euros est dédié tout au long de la résidence à des actions de médiation qui s’établiraient ainsi : 2 journées pour les ouvertures d’atelier et 2 ou 3 ateliers destinés à des publics définis avec l’artiste.
  • Un budget de 1 000 euros est dédié en fin de résidence au droit d’exposition pour la présentation publique du projet définitif.
  • En fin de résidence, un budget de 3 500 euros est attribué pour la réalisation d’une publication ou site internet destiné à valoriser le travail de l’artiste fait notamment à l’occasion de la résidence.

L’Atelier résidence d’artistes soutenu par la Direction Régionale des Affaires Culturelles, la Région Centre-Val de Loire, la ville d’Issoudun et la Communauté de communes, a pour objectif de permettre à des artistes de se consacrer à un projet artistique et de proposer des actions de médiation envers différents publics. Afin de permettre la réalisation de travaux, l’Atelier résidence accueillera cette année un seul artiste pour une durée de 4 mois.




Présentation de l’annonceur

Atelier et logement sont mis gratuitement à la disposition de l’artiste par la commune d’Issoudun.

L’atelier-résidence est un appartement et un lieu de travail indépendants, au cœur de la ville. Il est situé au 2 rue de la Triperie, à proximité du musée, du parc et de la gare (7 min à pied).

Il comprend un lieu de travail de 100 m2, avec atelier, galerie, dépôt, mezzanine, un logement meublé de 78 m2 avec séjour, chambre à l’étage, et une cour privative.

L’atelier est à la disposition de l’artiste qui pourra y amener le matériel nécessaire à sa création.




Modalités de candidature

Éléments à fournir :

  • La fiche de candidature (en annexe) dûment complétée
  • Un curriculum vitae
  • La lettre de motivation évoquant le projet pour l’Atelier-résidence
  • Un dossier de présentation des réalisations antérieures de l’artiste de 10 pages maximum

Prix artistique Fénéon

Appel à candidatures – prix, bourses, aides – Chancellerie des Universités de Paris
Date limite de candidature: 28/06/2024



Présentation

Prix Fénéon

Félix Fénéon (1861-1944)

Né le 22 juin 1861 à Turin en Italie et mort le 29 février 1944 à Châtenay-Malabry, Félix Fénéon fut journaliste et critique d’art.

Employé au ministère de la Guerre, de 1881 à 1894, Félix Fénéon se distingua alors par ses talents de rédacteur. Dès 1884, il lança sa carrière journalistique en co-fondant La Libre Revue et La Revue indépendante, un mensuel consacré aux arts et à la littérature et devint par la suite l’un des principaux rédacteurs de la revue littéraire La Vogue.

En 1886, il rejoignit le mouvement anarchiste et collabora à de nombreux journaux ou revues libertaires comme L’En-dehors, dont il assuma la direction pendant l’exil de Zo d’Axa à Londres, La Renaissance ou encore La Revue Anarchiste.

Devenu secrétaire de rédaction puis rédacteur en chef de La Revue Blanche, il apporta son soutien à Alfred Dreyfus en 1898, aux côtés d’Émile Zola, et signa le Manifeste des intellectuels, publié par L’Aurore le 14 janvier de cette année.

Après la Première Guerre mondiale et devant la Révolution russe de 1917, il s’éloigna de l’anarchisme pour se rapprocher, dans la mouvance de Paul Signac, d’une sensibilité communiste.

Il continua sa carrière journalistique au Figaro puis au Matin, où il rédigea ses célèbres Nouvelles en trois lignes. Il abandonna finalement le journalisme à la fin de l’année 1906 pour devenir employé puis directeur artistique de la galerie Bernheim-jeune à Paris.

De 1919 à 1926, il dirigea pour cette galerie le Bulletin de la vie artistique, une revue portant sur les collectionneurs et les artistes. Il fut par ailleurs, de 1920 à 1922, directeur littéraire aux Éditions de la Sirène, qui permit de redécouvrir des textes oubliés et lancer de jeunes auteurs prometteurs de l’époque.

Félix Fénéon fut de son vivant surtout connu comme critique d’art et découvreur de talents.

On lui doit un texte de première importance, le manifeste du néo-impressionnisme : Les Impressionnistes en 1886. Cette mince plaquette éditée à 227 exemplaires est la seule de ses œuvres en tant qu’écrivain, si l’on excepte ses contributions aux volumes du Petit Bottin des arts et des lettres, aux Portraits du prochain siècle et aux Rassemblements ou Badauderies parisiennes.

Il fit découvrir, voire publier, des auteurs tels que Jules Laforgue, Alfred Jarry, Stéphane Mallarmé, Guillaume Apollinaire et Arthur Rimbaud.

En peinture, il contribua à faire connaître, tout d’abord Georges Seurat, puis Camille Pissarro, déjà bien installé, Pierre Bonnard, Paul Signac, Kees Van Dongen, Henri Matisse, Maurice Denis ou encore Émile Compard.

Les musées d’Orsay et de l’Orangerie et le musée du quai Branly-Jacques Chirac ont consacré, pour la première fois en 2019, une grande rétrospective à Félix Fénéon.

Prix artistique Fénéon

Appel à candidatures 2024

La chancellerie des universités de Paris, dépositaire des traditions de l’ancienne Université de Paris, attribue chaque année, des prix, bourses et subventions provenant de dons ou de legs qui lui ont été consentis.

Présentation du prix

En 1946, grâce à la vente de la prestigieuse collection de tableaux rassemblée par son défunt époux, Félix Fénéon, Fanny Fénéon institue comme légataire universelle l’ancienne Université de Paris. Elle charge cette dernière de créer un prix littéraire et un prix artistique, sous le nom de prix Fénéon. La chancellerie des universités de Paris décerne, depuis 1949, le prix artistique Fénéon.

Le lauréat 2024 sera invité à rejoindre le jury pour le prix Fénéon 2025.

Pour l’année 2024, le montant du prix s’élève à 2 000 €.

Critères de candidature

  • Ce prix artistique est décerné à un(e) jeune artiste plasticien(ne), d’un âge inférieur ou égal à 35 ans à la date de clôture des candidatures, et de condition modeste, afin de l’aider à poursuivre sa formation.
  • Aucune condition de nationalité n’est exigée.
  • Le candidat devra justifier d’une formation artistique dans un établissement d’enseignement supérieur français, en cours ou terminée (niveau licence ou plus).
  • Le candidat devra présenter un ensemble d’œuvres (entre 5 et 15 maximum).



Présentation de l’annonceur

La chancellerie des universités de Paris, dépositaire de l’héritage de l’ancienne Université de Paris, est un acteur central de l’enseignement supérieur français. Elle contribue fortement au rayonnement de la recherche dans les universités d’Île-de-France en soutenant au mieux le fonctionnement des laboratoires universitaires ainsi que les travaux de jeunes chercheurs dans toutes les disciplines. Elle décerne ainsi de nombreuses distinctions financées par les dons et legs consentis à l’ancienne Université de Paris, puis reçus directement, depuis 1971, au titre de la gestion de l’indivision du patrimoine universitaire parisien et francilien.




Modalités de candidature

Constitution des dossiers de candidature

Chaque candidature devra comporter :

  • la présentation des œuvres au format numérique (entre 5 et 15 œuvres maximum) ;
  • une attestation de scolarité ou une copie d’un diplôme justifiant d’une formation artistique dans un établissement d’enseignement supérieur français ;
  • une lettre de motivation à l’attention du jury ;
  • une copie de la pièce d’identité recto/verso ou du passeport ;
  • un relevé d’identité bancaire (ce document doit être fourni par la banque) ;
  • la fiche d’inscription à compléter directement sur la plateforme d’inscription de la chancellerie des universités de Paris.

Toute candidature incomplète sera rejetée.

Date de clôture d’envoi des dossiers : 28 juin 2024.

Le dépôt de la candidature s’effectue sur la plateforme à l’adresse suivante : https://chancelleriedesuniversitesdeparis.wiin.io/fr

Les candidats seront informés des résultats au cours du mois de novembre 2024, à la suite des délibérations du jury.

Pour toute information complémentaire :

Service Développement et Mécénat

01 40 46 21 19 / 17 (du lundi au vendredi entre 9h-13h et 14h-17h)

prix.chancellerie@ac-paris.fr
sorbonne.fr

Les dossiers de candidatures sont conservés par la chancellerie pour une durée d’un an.

Commande d'œuvre d'art dans l'espace public

7 mai 2024 à 10:31
Appel à candidatures – commandes, 1% artistique, marchés publics – Ville de Vénissieux
Date limite de candidature: 21/05/2024



Présentation

Dans le cadre de la rénovation urbaine de l’esplanade située sur le plateau des Minguettes et nouvellement nommée Frida Kahlo, la ville de Vénissieux procède à une consultation publique des artistes afin de passer commande d’une œuvre d’art.

Poursuivant des objectifs de végétalisation et une meilleure prise en compte du genre dans l’espace public, l’esplanade Jean Cagne, renommée « Frida Kahlo », d’un espace de 5 521 m², fait l’objet d’un projet de réaménagement sous maîtrise d’ouvrage de la Métropole de Lyon. Dans ce contexte, et en complément de ces travaux, la Ville et la Métropole de Lyon ont souhaité ajouter à cette mission de réaménagement une dimension
culturelle avec une double intervention sur le thème de l’artiste mexicaine Frida Kahlo, dont l’une de ces interventions est la conception, la réalisation et l’installation d’une œuvre d’art dans l’espace public.

L’œuvre réalisée au titre de la commande devra être visible du plus grand nombre et s’intégrer harmonieusement dans le projet de rénovation et son environnement urbain. Elle devra ainsi entrer en dialogue avec les usages existants et les éléments constitutifs de l’architecture des alentours, notamment les divers équipements de circulation, le mobilier urbain et les installations paysagères issus d’autres actions liées à la réhabilitation de l’esplanade. Le projet de l’esplanade Frida Kahlo prend en compte le genre dans l’espace public et l’œuvre réalisée au titre de la commande devra s’inscrire dans la continuité de cette démarche, portée par la maîtrise d’ouvrage. Elle présentera aussi un lien avec l’artiste mexicaine Frida Kahlo. Les domaines artistiques envisagés sont ouverts et peuvent être combinés : sculpture, installation, photographie, peinture, création numérique. Les espaces d’implantations de l’œuvre ne sont pas imposés mais tiendront compte des contraintes liées aux usages et à la sécurité de l’esplanade. Il est possible de concentrer l’œuvre en un seul point dans l’espace ou de lier plusieurs lieux entre eux, l’esplanade présentant un espace de 5 521 m², avec la possibilité d’utiliser également l’arrêt de tramway Frida Kahlo en respectant les contraintes fixées par le gestionnaire (SYTRAL).




Modalités de candidature

L’avis d’appel public à la concurrence portant référence 2024M13 du 16 avril 2024 avec les modalités de participation de cette consultation sont librement téléchargeables sur la plateforme mutualisée des marchés publics :
https://grandlyon.marches-publics.info/venissieux

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