Partitura sonora di Berio per corpo e colori
Il 3 ottobre scorso, la voce sconvolgente di Cathy Berberian su partitura sonora Visage di Luciano Berio ha attraversato lo spazio del teatro alla Pelanda – Mattatoio, dando l’incipit ad un lavoro multimediale che ha celebrato in prima assoluta al Romaeuropa Festival i cento anni dalla nascita del compositore italiano. Quattro partiture del maestro si sono quindi susseguite senza soluzione di continuità: a Visage, lavoro su nastro magnetico per suoni elettronici e voce con video di Lelli e Roberto Masotti, ha fatto seguito Les mots sont allés…, “recitativo” per violoncello del1976-78, quindi Sequenza XIV per violoncello del 2002, ambedue intrepretate dal violoncellista Claudio Pasceri con azioni coreografiche di Simona Bertozzi e infine l’opera sonora-video del 1963 I colori della luce con le coloratissime immagini video in movimento di Bruno Munari e Marcello Piccardo.
Fin dal primo accendersi delle ipnotiche immagini video che Silvia Lelli e Roberto Masotti hanno creato per la voce di Cathy Berberian in Visage, le pareti del teatro sono sembrate diventare un enorme impianto uditivo, che consentiva agli spettatori di proiettarsi all’interno del corpo – bocca della Berberian, come in una cassa di risonanza che, deprivata delle parole, amplificasse emotivamente i suoni della sua lingua, delle sue labbra e della sua gola, colorandosi della comica e ironica sensualità della cantante.
Successivamente le luci di Luisa Giusti hanno illuminato rarefatte il corpo esile e plastico di Simona Bartozzi che, sulle note del violoncellista Claudio Pasceri, sembrava smontarsi come un meccanismo articolato, seguendo la geometria sonora che ne diversificava i movimenti mentre scivolava in orizzontale e verticale nello spazio del teatro.
Il gesto sonoro della voce elettroacustica prima e quello sonoro dello strumento a corde poi- talvolta percosso dalle abili mani del musicista – si stratificavano nella coreografia della danzatrice: le parole, femmine anch’esse, se ne erano andate, come recitava il titolo del pezzo, abbandonando il linguaggio per lasciare posto a frammenti sonori che evocavano la presenza del corpo, i suoi rumori e i suoi colori. Questi ultimi hanno risuonato insieme con l’ultima opera, I colori della Luce, con musica elettroacustica di Berio e con l’allegria cromatica della proiezione video di Bruno Munari e Marcello Piccardo che ha illuminato ancora, i movimenti di Simona Bertozzi mediante la materia intangibile del video. Sono passati più di sessant’anni da quando le apparecchiature elettroacustiche degli studi sorti a Parigi, Colonia e Milano hanno consentito a Luciano Berio e ad altri compositori come Luigi Nono e Bruno Maderna di indagare le formanti fonologiche della voce e del suono e di ricomporle come materiali di cui si sono serviti per i loro progetti sonori.
Le nuove tecnologie di diffusione sonora oggi permettono oggi di applicare alla componente sonora quella dinamica che essi avevano sperimentato fin dall’inizio delle loro ricerche e il lavoro compiuto in questo spettacolo dalla sapiente regia del suono di Francesco Canavese e Francesco Giomi – quest’ultimo attuale direttore artistico di “Tempo reale”, gruppo e, al tempo stesso centro di ricerca, produzione e didattica musicale fondato a Firenze da Luciano Berio nel 1987 – hanno consentito di dilatare lo spazio del teatro della Pelanda, allestito per l’occasione con una gestione multicanale degli amplificatori che hanno distribuito e fatto dialogare nello spazio le diverse, innumerevoli componenti sonore delle partiture del maestro Berio.
Berio a Colori, Romaeuropa Festival, 03.10.2025
Musica: Luciano Berio | Coreografia e danza: Simona Bertozzi | Violoncello: Claudio Pasceri | Regia del suono: Tempo Reale (Francesco Canavese e Francesco Giomi) | Luci: Luisa Giusti
Produzione: Nexus Factory, Tempo Reale, EstOvest Festival | Luciano Berio, Visage, per suoni elettronici e la voce di Cathy Berberian su nastro magnetico (1961)* | Visioni su “Visage”, Lelli e Masotti interpretano visualmente Visage | Montaggio di Gianluca Lo Presti / Mammafotogramma | Luciano Berio, Les mots sont allés…, “recitativo” per violoncello (1976-78)* | Luciano Berio, Sequenza XIV, per violoncello (2002)* | Luciano Berio, I colori della luce (1963). Video di Bruno Munari e Marcello Piccardo | Esecuzioni esclusive autorizzate dagli aventi diritto per il centenario di Luciano Berio
immagini: (cover 1) Simona Bertozzi, «Berio a Colori», Romaeuropa Festival 2025, foto: Piero Tauro (2) Claudio Pasceri, «Berio a Colori», Romaeuropa Festival 2025, foto: Piero Tauro (3) Bertozzi –Pasceri, «Berio a Colori», Romaeuropa Festival 2025, foto: Piero Tauro (4) Bertozzi-Pasceri, foto: Luigi De Palma
L'articolo Partitura sonora di Berio per corpo e colori proviene da Arshake.


