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Mentoring Residency January 2026

Mentoring Residency January 2026

An invitation to independent artists, practitioners and artistic directors to develop your choreographic and / or socially engaged creative practice over 3 days in Brighton. Bring a current project, idea, concept or area of creative practice under the guidance of mentor Charlotte Vincent. Where: Brighton, UK When: 12th-14th Jan 2026 Deadline for applications: Sunday 16th […]

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“The Impossible Present. Caleidoscopio” a Milano

Fino al 25 ottobre 2025, BUILDING TERZO PIANO a Milano presenta The Impossible Present. Caleidoscopio, un progetto site-specific di Delphine Valli a cura di Melania Rossi, che raccoglie una serie di opere e fotografie inedite, testi e installazioni, in una molteplicità di linguaggi. L’esposizione si colloca temporalmente a due anni dalla pubblicazione del libro The Impossible Present, edito da Parallelo42 Contemporary Art, in occasione della residenza di ricerca dell’artista a Marrakech, in seguito alla sua vittoria del Grant Italian Council di ricerca nel 2021. Arshake è lieto di pubblicare la conversazione tra Melania Rossi e Delphine Valli che accompagna la mostra.

 Melania Rossi: Questa mostra in BUILDING TERZO PIANO raccoglie opere realizzate nel corso del tempo: prima, durante e dopo la tua residenza artistica a Marrakech, vinta nel 2021 con il progetto The Impossible Present, grazie al bando del Ministero della Cultura Italian Council X. 

Trovo interessante che per l’esposizione tu abbia aggiunto al titolo la parola “caleidoscopio”. In effetti tutti i lavori esposti si sovrappongono e si richiamano in maniera quasi spontanea ma ordinata, come avviene ai ricordi che si accavallano nello spazio siderale della memoria. Tutto si gioca tra materialità e immaterialità, tra cose che si somigliano ad un livello più sottile di quello razionale, tra associazioni che si impongono agli occhi, come intuizioni o presentimenti. Molte delle tue opere ci ricordano che possiamo osservare e sentire in modo diverso anche le strade più battute, proprio come accade nell’attento vagare del viaggio, dove scopriamo il mondo e noi stessi.  Al centro della mostra mi sembra esserci ciò che davvero resta delle esperienze vissute. Essendo tu un’artista – scultrice anche quando lavori in ambito pittorico – forma e colore sono caratteristiche che si imprimono immediatamente nella tua visione e nel tuo ricordo. Per poi sedimentarsi a poco a poco e farsi senso. Mi hai raccontato la tua storia una notte di cinque anni fa, eravamo a Marsiglia per un progetto nell’ambito di Manifesta 13 e tu stavi realizzando un’opera che univa tre luoghi della tua vita: il Maghreb, la Francia e l’Italia. 

Considerando tutti i movimenti emotivi e fisici, tutte le memorie che saranno riaffiorate nel tuo viaggio di ricongiungimento con il Maghreb, lasciato a 16 anni di età e dove non avevi più fatto ritorno fino al 2022: cosa significa per te questa ultima esposizione da BUILDING, sia artisticamente sia personalmente? E che gestazione ha avuto? 

Delphine Valli: Una lunga gestazione, direi. In fondo, da quando il libro The Impossible Present che ha coronato la fine del periodo di ricerca con l’Italian Council è stato pubblicato, l’idea di traslare matericamente e plasticamente l’esperienza vissuta si è imposta. Non ne sentivo l’urgenza, ma la necessità sì. Poi, dall’ottobre 2023, nel momento in cui avrei dovuto proseguire sullo slancio della pubblicazione del libro e del progetto appena concluso, mi è caduta una coltre di asfalto nero addosso e ho provato un intenso senso di scollamento dalla realtà che mi circondava. Mi sembrava di evolvere in un immenso teatro insignificante ma prepotente, dove ogni concetto era svuotato dalla propria sostanza. In quel periodo ho realizzato le tre carte nere presenti in mostra, ricoprendo con inchiostro calcografico nero fumo dei fondi argentati realizzati in precedenza. Per me allora, le scene erano diventate oscene.

Con te, avevamo il desiderio di proseguire il discorso apertosi a Marrakech e nel 2024, BUILDING ci ha offerto questa possibilità, accogliendo la nostra singolare proposta che si è immediatamente sviluppata attorno al libro The Impossible Present edito da Parallelo42, presente in mostra. Nella sua lunga gestazione, il progetto ha trovato la sua forma, sintetizzata nell’immagine del caleidoscopio, in cui gli elementi si rispondono, si ripetono ed evolvono in modo speculare. In confronto a quello della gestazione, il tempo della realizzazione è stato relativamente breve. Mi sono affidata all’intuizione, ogni elemento sembrava imporsi da sé e cercavo di non interferire. Come dici, la memoria funziona più per sovrapposizione che per giustapposizione e intuitivamente, sia nella realizzazione di opere derivanti dal progetto di ricerca svolto a Marrakech che nell’integrazione di opere precedenti, o contemporanee al periodo di ricerca, ho identificato il senso di ognuna alle fondamenta del mio lavoro in qualche modo rivelate dal periodo di ricerca stesso. La loro co-presenza nella mostra intende metterle in luce più che analizzarle, confidando nell’evidenza della filiazione

 

 I primi tuoi lavori che ho visto e che mi hanno spinta ad approfondire la tua ricerca erano due cementine marocchine in parte nascoste da forme geometriche, esposte in una collettiva a Roma diversi anni fa. Stavano lì, graziose ma misteriose, armoniche nel loro strano disequilibrio. In qualche modo esotiche al contesto. Poi ho iniziato a frequentare il tuo studio e, negli anni, vedevo che la forma del pendolo, del triangolo, del trapezio tornavano a popolare le tue opere, lasciando sospettare che fossero frammenti di una geometria più complessa. Come negli intrecci delle zelliges marocchine, le tessere smaltate di mosaico onnipresenti nelle case, nei giardini interni dei riad, negli edifici religiosi e nei palazzi. La tradizione secolare delle arti applicate nel mondo arabo deriva dalla teoria dell’ordine aristotelico, che connette i movimenti delle sfere celesti alle minime scosse delle forme. Non potendo rappresentare la figura divina, invisibile per natura, l’arte tradizionale islamica ha interiorizzato il dato spirituale. Ecco che un’immagine apparentemente semplice, decorativa, sottende un pensiero estremamente complesso. 

Cito a memoria dal tuo testo Orientarsi: la realtà sfugge ai nostri sensi. Oggi la fisica quantistica ha dimostrato che le cose non sono come appaiono, una verità intuita dalle filosofie orientali secoli fa. C’era in te consapevolezza di una possibile influenza delle arti applicate islamiche nella tua pratica artistica? In che modo la cultura visiva in cui sei stata immersa durante la tua infanzia potrebbe essere entrata nella tua ricerca? 

 Ho vissuto i primi 16 anni della mia vita immersa nella cultura islamica mentre frequentavo la scuola francese ad Algeri. Ho allora viaggiato molto in Algeria, in Marocco e in Tunisia. Sono cresciuta tra due sponde del Mediterraneo. Prima di tornare nel Maghreb nel 2022, non ero affatto consapevole di una sua possibile influenza sulla mia pratica. Nelle mie prime deambulazioni nella medina di Marrakech, sono stata particolarmente colpita dall’architettura islamica, dal suo rapporto allo spazio, interno ed esterno, alla luce ma ancora alle geometrie che la pervadono. Mi sentivo a casa. Era un’esperienza vissuta con tutto il corpo, una memoria sepolta perché non sollecitata riaffiorava. I diagrammi analitici geometrici sono stati concepiti da matematici e astronomi attorno ai IX e X secolo mentre l’arte islamica emerge nel VII secolo, in concomitanza con l’Islam e si diffonde rapidamente, dalla Spagna all’India. È una sua straordinaria peculiarità essere stata assimilata da così tanti tessuti etnici. 

Non ero stata consapevole della sua influenza ma ho realizzato a Marrakech che non avevo visto ciò che avevo interiorizzato: la cultura islamica aveva plasmato la mia sensibilità e in particolare il mio approccio allo spazio e al dato spirituale, anch’esso interiorizzato da essa stessa. Nella mia pratica, ho sempre privilegiato l’intuizione e il linguaggio che si è imposto a me è stato insistentemente astratto sin dall’inizio. Immagino che in modo capillare, quello che ha modellato il mio approccio al mondo si sia rivelato successivamente nella mia pratica artistica. Ho la sensazione che questo viaggio di ricongiungimento con il Maghreb mi abbia permesso di iniziare a integrare consapevolmente le due culture e mi liberi da un’ingiunzione esclusivamente astratta.

 Mi hai detto che i titoli delle tue opere provengono da un generatore automatico di titoli d’arte contemporanea. Qualche esempio: Mechanical Absence, A Lost Information, The Possibility of Orientation, … C’è un po’ di ironia nell’altisonanza dei nomi – ovviamente tutti in inglese – e anche nella scelta di delegare ad un automatismo l’assegnazione del titolo, soprattutto considerando che la scrittura è parte integrante del tuo lavoro. Le tue opere sono spesso accompagnate da tuoi testi originali. Inoltre, tu sei francese quindi pensi in doppia lingua, con tutte le interessanti oscillazioni di senso che avvengono durante le traduzioni. Anche in questa mostra ci sono molti testi, sempre poetici e caratterizzati da un uso sensibile della parola. In alcuni casi ci sono frasi estrapolate come: “Non sai mai di chi sei l’astro più luminoso”. In altri casi sono parole trovate come “Unico Grand Amour”, vista su un muro della Medina di Marrakech. Cito queste due in particolare perché in mostra le vediamo tradotte nella calligrafia geometrica araba. E anche le aste tortili dell’installazione The Literature of War fanno riferimento alla parola, perché ogni torsione corrisponde ad una lettera del nostro alfabeto. Cosa rappresenta per te la scrittura, come si integra nella tua arte visiva e in questa mostra?

 Il generatore ironico di titoli di arte contemporanea che ricordi non esiste più ma infatti, ho scelto di attingere al mio serbatoio di titoli autogenerati anche per le opere recenti, per coerenza con le altre opere in mostra. Mi piace sempre l’avere delegato al caso nonché a una macchina, la cura di avere prodotto il senso ma non delego l’assegnazione stessa, scelgo comunque il titolo in relazione all’opera. 

Quando ero bambina, traducevo mentalmente quanto stessi vivendo, come si farebbe in un racconto. All’osservazione si univa la distanza da quanto vissuto. Poi ho scoperto la letteratura e in particolare la poesia. Lo spazio letterario identifica lo spazio proprio all’opera letteraria ed è uno spazio a tutti gli effetti. Immateriale e intangibile. 

A un certo punto, è stata un’esigenza quella di integrare la scrittura alla mia produzione plastica, un tentativo di avvicinare questi spazi e di osservare quanto il loro incontro potesse generare. Per The Impossible Present, mi ero prefissata di integrare la scrittura alla trama plastica del lavoro, come avviene d’altronde nell’arte tradizionale islamica. Ho così ideato questo alfabeto, in cui ad ogni lettera corrisponde una specifica torsione dell’asta di ferro, ne deriva un messaggio criptico pur se contenuto nella materia stessa. Ho anche stampato due calligrafie geometriche di stile Kufico realizzate da Abdelghani Ouida, noto calligrafo di Marrakech. Questa volta, la scrittura si ricongiunge con la forma astratta, prediletta nell’arte islamica.

 Ci stai raccontando un viaggio di ritorno, dopo migrazioni che nel corso della tua vita ti hanno portata da Parigi ad Algeri e poi di nuovo in Francia per approdare infine a Roma. Ricordo che durante la stesura del progetto per IC ti sei interrogata molto sull’idea del ritorno come eterotopia. Nel pensiero di Michel Foucault, le eterotopie sono luoghi reali ma anomali, che contrastano con tutti gli altri spazi esistenti. Quando si torna in un luogo familiare, si può sperimentare una forma di eterotopia se si riesce a osservarlo con una prospettiva rinnovata. L’esperienza del ritorno può far sì che un luogo “diventi qualcos’altro da sé e non diverso come sconosciuto”. Un reale ritorno è, in effetti, impossibile perché non possiamo tornare i noi stessi di allora, né possiamo ritrovarci in quello stesso tempo o in quello stesso luogo.  Trovo quindi interessante che per ragioni politiche tu non sia potuta tornare ad Algeri, la città della tua infanzia, ma sia approdata a Marrakech. Come giustamente scrive Juan Palao, archivista e filologo, nel libro edito da Parallelo 42: “Andando ad Algeri, Delphine ha trovato Marrakech”. Del resto, “Present” in inglese è anche il dono: da un’impossibilità è nata un’opportunità.

Il confronto culturale è al centro della tua ricerca e le immagini che crei sono una sorta di ponte tra più mondi. Non si tratta solo del rapporto tra Oriente e Occidente, ma di dissolvere i confini oltrepassando definizioni, banalizzazioni, andando oltre le soglie del possibile. Infatti spesso le tue opere si situano in una sorta di spazio intermedio, tra due e tre dimensioni, tra disegno e scultura, dove persino l’antropocentrismo sembra superato. Il tempo e lo spazio giocano un ruolo fondamentale in questo progetto. L’elemento temporale perde qui la sua linearità e quello spaziale diventa evanescente. Tra questi due concetti si fa largo il “vuoto”, come campo di energie, che anche in mostra ha un ruolo dinamico. In qualche modo si torna ad una scoperta della fisica quantistica. Ciò che si rintraccia sempre nel tuo lavoro è la luce, le traiettorie luminose dei colori o dei metalli, che generano ulteriori forme e prospettive. In fondo i tuoi luoghi fanno tutti parte del Bacino del Mediterraneo e in questa mostra c’è moltissima di quella luce. Poi, ci sono anche le ombre che narrano altre storie. Cito dai tuoi appunti, che nel libro hanno l’eloquente titolo Orientarsi: “(…) per me, l’esperienza artistica non è da considerarsi separata da quella esistenziale, non si illustrano l’un l’altra, si generano a vicenda (…)”. 

Sì, questa unicità dell’esperienza, esistenziale e artistica, è la sua complessità. Il “Io sono inseparabile” della scrittrice francese vissuta in Algeria, Hélène Cixious, riassume l’impossibilità di scindersi. 

Ha in fondo contraddistinto molti aspetti del progetto che mi ha portata a vivere l’esperienza del ritorno alla cultura nella quale sono cresciuta in una città, Marrakech, che non conoscevo. Quest’ultimo aspetto è stato, effettivamente, un dono. Ero liberata dall’utopia del ritorno nella quale, come sottolinei, non si ritrova ciò che si ha lasciato e ho potuto dedicarmi totalmente alle reminiscenze che emergevano in me e allo studio comparato delle culture visive orientale e occidentale. Un libro in particolare mi è stato estremamente prezioso, I canoni dello sguardo. Storia della cultura visiva tra Oriente e Occidente di Hans Belting. In sostanza, la cultura visiva occidentale ha definito il suo canone percettivo con la prospettiva e la centralità dello sguardo umano, trasformando il mondo in un’immagine, attingendo alla teoria della visione di Alhazen, matematico e astronomo, scienziato geniale originario dalla Mesopotamia vissuto negli anni 1000. Per la cultura visiva orientale, l’immagine è collaterale (non vediamo la stessa cosa attraverso l’acqua e attraverso l’aria), essa si concentra sui raggi luminosi e ha interiorizzato il dato spirituale. E nel caso delle sue complesse geometrie, esse non sono mere decorazioni ma la rappresentazione di leggi cosmiche. 

Avevamo posto al centro del progetto la convergenza dei saperi, come si evince nel libro, ed è stato essenziale e vitale. Nello scambio, ho potuto misurare quanto la ricerca artistica abbia una sua dignità propria. Non cerca la sua autorevolezza all’esterno del suo campo ma si arricchisce nel confronto con altri campi e vice versa. L’approccio artistico, alla pari degli altri, è un modo per afferrare il mondo e accedere alla conoscenza o alla comprensione. Tre elementi presenti in mostra, intitolati Ode to Chaotic Meditation, realizzati con specchi antichi, evocano l’eterotopia di cui parli. Lo specchio è eterotopia per eccellenza, spazio utopico e riflettente. Permette di interrogarsi sul mondo visibile e sulla sua solidità o sulla sua realtà

Dopo Marrakech, sono effettivamente tornata ad Algeri, con una borsa di ricerca dell’Istituto Francese di Algeri. Ho sperimentato appieno l’impossibilità del ritorno. Aldilà delle considerazioni che possiamo farne, sicuramente giuste – per Foucault il ritorno è alla volta una pratica e uno spazio eterotopico “che ha per regola di giustapporre in un luogo reale più spazi di norma incompatibili” – ho sperimentato uno scompiglio che riguardava più il tempo, via lo spazio, dai quali ero esclusa. 

Per i Gnawa, confraternita mistica presente in Marocco, l’esilio non riguarda tanto lo spazio – la geografia – l’esilio è esilio dal Sé e in questo senso, il ritorno in Marocco si è offerto come chiave di comprensione che non riguardasse solo me naturalmente. Con The Impossible Present. Caleidoscopio, ho cercato di riunire vari spazi in un luogo, di giustapporre, di sovrapporre vari spazi aperti dall’esperienza fondatrice svolta a Marrakech. 

Delphine Valli – The Impossible Present. Caleidoscopio, a cura di Melania Rossi
BUILDING TERZO PIANO, fino al 25.10.2025

immagini: (copertina 1) Delphine Valli, “The Impossible Present. Caleidoscopio”, BUILDING TERZO PIANO, Milano, foto: Sarah Indriolo (2) Delphine Valli, “A studio The Formation of Joy”, foto: Luis Do Rosario 2025 (3) Delphine Valli, “On Being Superficial”, 2020 2021, The Impossible Present. Caleidoscopio, BUILDING TERZO PIANO, Milano, foto: Sarah Indriolo (4) Delphine Valli, “Progetto per disegno murale”, 2022 2025, The Impossible Present. Caleidoscopio, BUILDING TERZO PIANO, Milano, foto: Sarah Indriolo (5) Delphine Valli, “The Impossible Present. Caleidoscopio”, BUILDING TERZO PIANO, Milano, foto: Sarah Indriolo

 

 

 

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University of Wyoming Theatre & Dance Announces 2026 – 2027 Excellence Artist Fund Residency: Innovation in the Arts

University of Wyoming Theatre & Dance Announces 2026 - 2027 Excellence Artist Fund Residency: Innovation in the Arts

The University of Wyoming Department of Theatre & Dance is now accepting proposals for its prestigious 2026–2027 Excellence Artist Fund Residency – Innovation in the Arts. This competitive residency invites visiting creative artists, writers, and scholars from across disciplines to develop and present groundbreaking new work while engaging deeply with UW students and the greater […]

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Chayah Artistic Residency

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Chayah Artistic Residency is  a two week artist in residence opportunity for dance choreographers and researchers in Southwest Michigan. Where: CPR Dance: Inhale Movement, St. Joseph, MI USA When: May 4 – 7, 2026 Deadline for applications: Dec 1, 2025 Chayah Artistic Residency is  a two week artist in residence opportunity for dance choreographers and researchers. The artist will give life to a new work through their unique research process with […]

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ATTN: BIPOC Dancers & Choreographers in NY, NJ, & CT 2025

ATTN: BIPOC Dancers & Choreographers in NY, NJ, & CT 2025

MODArts Dance Collective’s Move to Change Residency fosters a culture of belonging where all BIPOC dancers are supported. Where: New York City, USA When: October 4, 11, 18, 25; and November 1 12-4pm Deadline for applications: 11:59pm on Wednesday, October 1 The Move to Change Residency is an extension of MADC’s annual Move to Change […]

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Habitat Creativo – International Call For Dancers And Performers

Habitat Creativo - International Call For Dancers And Performers

Perform Dance Factory is launching an open call for international dancers and performers to join Habitat Creativo, a monthly program dedicated to movement research and artistic development. Where: Lurago d’Erba (COMO) – Italy When: From november 2025 to june 2026 (once a month) Each session is led by a guest artist of national and international […]

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BLUEBOX Artist in Residence

BLUEBOX Artist in Residency

Annual Artist-in-Residence Call, offering residencies for studio work, creation, and teaching at blueboxhub in Vienna. Where: blueboxhub – Vienna, Austria When: October / November 2025 Deadline for applications: 05.10.2025 We are pleased to publish our annual Artist-in-Residence Call, inviting artists from outside our network who are interested in bringing their artistic universe to blueboxhub in […]

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Dance Research NRW Scholarship Programme

Dance Research NRW Scholarship Programme

The scholarship programme enables dance artists to undertake residencies lasting several weeks for theme-based, production-independent research. Where: Nordrhein-Westfalen, Germany When: 2026 Deadline for applications: 20.10.2025 By supporting location-specific research, the programme aims to stimulate international artistic practice and mobility that goes beyond the production and touring of works. It addresses professionals in the field of […]

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Performance Research Project – 10 Week Mentorship And Creation Residency

Performance Research Project - 10 Week Mentorship And Creation Residency

Opportunity for early to mid-career dancers out of post-secondary training: Performance Research Project is a 10 week mentorship and creation residency, led by Lesley Telford. Where: The Dance Centre, Vancouver, Canada When: September 8th-November 14th 2025 Deadline for applications: Sept 2, 2025 Performance Research Project (PRP) is a creative residency for early to mid-career dance […]

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RES.ART 25 – 26 International Residency Program

RES.ART 25 - 26 International Residency Program

An international residency program based in Rome, providing six emerging choreographers with the chance to develop and showcase original contemporary dance pieces alongside the Flyout Transition Company. Where: Rome, Italy When: Between October 2025 and June 2026 Deadline for applications: August 31st 2025 The Res.Art Choreographic Call, promoted by VIVO Center, represents a unique opportunity […]

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Uillinn Dance Studio Residency – Open Call

Uillinn Dance Studio Residency - Open Call

Uillinn: West Cork Arts Centre is seeking expressions of interest from dancers, choreographers and dance companies wishing to realise their work from idea to performance at Uillinn Dance Studio. Where: Uillinn: West Cork Arts Centre, Skibbereen, Co.Cork, Ireland When: 2026 Deadline for applications: Monday 18 August 2025 The dance studio provides space for artists to […]

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Open call – V&A East

V&A East offre una importante opportunità: il Design Trust Fellowship, programma della durata di un anno che assegna a un professionista creativo un finanziamento per svolgere attività di ricerca presso il V&A East Storehouse, lavoro sul campo a Hong Kong, nella Greater Bay Area e in Cina, ove opportuno, e per realizzare una nuova opera creativa, che sarà esposta al V&A East per una stagione di sei mesi.

La prima edizione della V&A East Design Trust Fellowship avrà inizio nell’autunno del 2025 e culminerà con un’opera commissionata che sarà esposta dall’autunno del 2026 alla primavera del 2027.

Ai professionisti viene chiesto di rispondere al tema “Le storie dei vestiti”, con una ricerca incentrata su Hong Kong, la Greater Bay Area e la Cina.

Siamo interessati a progetti radicati nella ricerca oggettuale che esplorino il significato dei vestiti, interrogandosi su ciò che il nostro abbigliamento rivela di noi, dal complesso e intricato rapporto che abbiamo con il nostro corpo al modo in cui il loro design, la loro produzione e il loro smaltimento plasmano il nostro mondo.

Ispirati dalla metodologia di Saidiya Hartman nell’approccio agli archivi, siamo interessati a come “le contro-narrazioni che recuperano il terreno ribelle delle vite umane” possano essere trovate attraverso il lavoro sul campo all’interno e all’esterno del museo.

Basato sulla ricerca, il risultato creativo finale potrà essere realizzato con qualsiasi mezzo, ma i professionisti sono invitati a considerare l’idoneità del loro progetto per un’installazione di sei mesi in un edificio pubblico. Si prega di notare che i costi di produzione del lavoro sono inclusi nella borsa di studio.

Il candidato prescelto riceverà 275.000 HKD per finanziare il proprio tempo, le spese di viaggio, l’alloggio e i costi di produzione di un nuovo lavoro da installare al V&A East. I borsisti possono risiedere in qualsiasi parte del mondo, ma ci aspettiamo che almeno tre settimane di ricerca si svolgano presso il V&A East Storehouse.

Il bando è aperto dal 3 luglio fino alla mezzanotte di venerdì 22 agosto 2025. I candidati sono pregati di inviare in inglese: un piano di ricerca e una proposta concettuale per una nuova opera da esporre al V&A East (non più di 500 parole e fino a cinque immagini); un budget di come intendono allocare i 275.000 HKD; e un CV (non più di 500 parole).

Le candidature saranno esaminate collettivamente dai membri del team V&A East e del team Design Trust. Il team potrà selezionare un piccolo gruppo di candidati e procedere a dei colloqui. I finalisti saranno selezionati entro settembre.

Si prega di inviare le candidature entro venerdì 22 agosto 2025 all’indirizzo designtrustfellowship@vam.ac.uk.

Calendario della borsa di studio

Settembre 2025: nomina del borsista / ottobre-dicembre 2025: fase di ricerca / gennaio-marzo 2026: sviluppo del concept / aprile-settembre 2026: produzione e installazione del nuovo lavoro / ottobre 2026-marzo 2027: esposizione dell’opera commissionata.

Maggiori informazioni su V&A East

V&A East comprende due nuovi siti gemelli nel Queen Elizabeth Olympic Park di Londra. Il V&A East Storehouse offre un accesso completo alla collezione del V&A. Entra dietro le quinte e segui il tuo percorso attraverso il mondo dell’arte, del design, dello spettacolo, della moda e molto altro ancora. Con gallerie, mostre ed eventi che mettono in luce le persone, le idee e la creatività che stanno plasmando la cultura globale in questo momento, il V&A East Museum è il luogo ideale per incontrare persone, trovare ispirazione e nuove idee. Apertura nella zona est di Londra nella primavera del 2026.

Maggiori informazioni su Design Trust

Design Trust è stata fondata nel 2014 da Hong Kong Ambassadors of Design, un ente di beneficenza registrato a Hong Kong dal 2007, come piattaforma di finanziamento e comunità. Design Trust sostiene progetti creativi che sviluppano competenze, iniziative di ricerca e contenuti relativi a Hong Kong e alla Greater Bay Area. Operando in una molteplicità di discipline del design, dalla grafica, ai media, all’architettura, all’ambiente costruito, Design Trust mira ad accelerare attivamente la ricerca creativa, il design e lo sviluppo di progetti significativi che promuovono il ruolo positivo del design.

Design Trust Fellowship 2025

 

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In dialogo con Roberto Ghezzi

Il progetto artistico “Iceland still”, ideato da Roberto Ghezzi e dedito a una nuova spedizione di ricerca in Islanda, si è concentrato nei mesi di giugno e luglio, nella parte meno civilizzata dell’isola, quella orientale, tra Egilsstaðir, Höfn e Landmannalaugar. La realizzazione si è svolta in collaborazione con fotografo Antonio Manta e il pilota di droni Leonardo Vianello Mizar, gli sponsor tecnici Light Adventures, BAM di Antonio Manta, e il supporto di Phoresta ETS.
La mia riflessione sul lavoro di Roberto Ghezzi mi porta inequivocabilmente a parlare in termini critici di un termine che oggi sta felicemente subendo un riesame da parte del settore: il tempo. È indubbio che i progressi informatici e tecnologici hanno, anzitutto, un impatto sulla vita umana e sul tempo naturale dell’individuo. Una scansione delle ore che non trova la sua corrispondenza nemmeno nello scorrimento del tempo circoscritto dallo strumento di misurazione, l’orologio, invenzione artificiale dell’uomo stesso.
Si può far riferimento, con tale connotazione, già ad Aristotele che ne parlava in relazione allo svolgersi di eventi e in rapporto con la metamorfosi. Ed è proprio il mutamento che il nostro indaga, ricercando la possibilità di una sussistenza simultanea di quello scorrere naturale del tempo in una latitudine ove tutto sembra fluire più lentamente, quasi fermandosi, in un paesaggio che “non ha alberi, né persone, è immobile” – sostiene Ghezzi.
Va anche sottolineato che l’artista si distanzia dallo Jeweiligkei, quell’ora naturale che dimora nella determinazione dell’esistenza umana sin da sempre, nell’esserci dell’essere come tempo. Fa riferimento, infatti, come autentico prosieguo di una ricerca in itinere e generatrice di nuovi nessi, a un’inversione di sguardo che vuole la Natura come soggetto principe e agente del suo stesso lavoro. Ne parlo in dialogo con l’artista.

Laura Catini: Il tempo è stato presente, seppur sopito sinora, nel tuo esplorare e restituire la Natura. La ricerca sulla sua scansione prende luogo, in un paesaggio che sembra essere ossimoro per l’indagine, in Islanda. In una latitudine, in cui affermi essere tutto sospeso. Quasi a voler rendere evidente qualcosa che non c’è ma si percepisce. È un esame molto legato alla propria psiche…

Roberto Ghezzi: Ho scelto l’Islanda proprio per questo. In quest’isola gli avvenimenti “evidenti” sono rari, si muovono nuvole, icebergs, si muovono le onde del mare, ma nessun albero e, dove sono io, nessun essere umano o animale tranne rari uccelli a tradire la presenza del tempo. Che “forse” c’è, ma non si vede. Si, si intuisce, dentro di noi. Ma se lasciassimo soltanto parlare ciò che ci circonda?  Lo sentiremmo ancora così bene, questo flusso, questa freccia verso il futuro?

È difficile dichiarare l’attuale spedizione di ricerca come un fondersi tra arte e scienza, come sostiene la Fisica quantistica in relazione al tempo e nonostante le più recenti scoperte…

Per quanto la mia preparazione non mi permetta di essere un cultore della materia, sono affascinato dagli ultimi studi sul tempo affrontati da molti fisici nel corso degli anni. Ancora mi sconvolge la relatività, e sono più di 100 anni che ne abbiamo contezza. Figuriamoci pensare all’ipotesi della “non esistenza” del tempo.

Lavorando da sempre con lunghe esposizioni (naturografie, foto stenopeiche, ecc), si può però dire, in effetti, che io abbia lavorato sempre con un susseguirsi di eventi, con un accumulo di tracce. Ecco, in questo caso lo studio si è approfondito proprio in tal senso, inseguendo la sequenza di queste tracce, focalizzando l’attenzione su ciò che, dato un certo paesaggio, variava rispetto all’attimo precedente in quello stesso paesaggio. E vi assicuro che in 24 ore, anche in un territorio immobile come l’Islanda degli altipiani interni, si muovono molte cose.

In questa occasione hai deciso di abbandonare le “camere oscure” dell’Annapurna in Nepal per far impiego di una tecnologia di ultima generazione…

Sì, mi piace sempre variare l’approccio al paesaggio, pur rimanendo fedele alla mia ricerca. Grazie al supporto del fotografo e stampatore Antonio Manta ho usufruito di attrezzature di ultima generazione: può sembrare banale, ma fotografare ininterrottamente lo stesso paesaggio per 24 ore richiede prestazioni davvero elevate, in termini di macchina, di batterie, di schede di memoria…e se poi ci si mette anche il clima artico.

Nonostante l’utilizzo di una strumentazione sofisticata, si prevede l’ingresso di alcuni compromessi nel processo creativo…
Non so ancora come realizzerò la restituzione finale dell’opera. Non è detto che sia una fotografia digitale (che già di per sé, vi anticipo, sarebbe un lavoro di una complessità estrema perché immaginate cosa può significare sovrapporre 1500 scatti da 300 megabyte ciascuno, in un unico livello, conservando trasparenze e visibilità). Potrebbe comunque essere anche un’installazione analogica. In definitiva, come spesso è accaduto in passato con altre ricerche, è nel processo, nel percorso, nel viaggio, che ho avuto le più grandi soddisfazioni.

ICELAND STILL, progetto di Roberto Ghezzi, Islanda Orientale, Spedizione di ricerca tra arte e scienza
Sedi varie: Egilsstaðir – Höfn – Landmannalaugar, giugno-luglio 2025
In collaborazione con Antonio Manta e Leonardo Vianello Mizar | Sponsor tecnici Light Adventures e BAM di Antonio Manta | Supporto Phoresta ETS | Communication Manager: Amalia Di Lanno

immagini: (cover 1): Roberto Ghezzi, «Iceland Still», 2025, Courtesy the Artist (2) Roberto Ghezzi, «Iceland Still», 2025, Courtesy the Artist (3) Roberto Ghezzi, «Iceland Still», laguna ghiacciata, multipla esposizione 22′, 2025 (4) Roberto Ghezzi, «Iceland Still», Islanda interna, lunga e multipla esposizione 10′, 2025 (5) Roberto Ghezzi, «Iceland Still», i deserti neri, lunga esposizione, 2025

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Open Call: Pavilion Dance South West Visiting Artist (Practice Residency)

Open Call: Pavilion Dance South West Visiting Artist (Practice Residency)

Introduce yourself and your work to Pavilion Dance with this practice-based winter residency. Where: Pavilion Dance South West, Bournemouth, UK When: 15 – 19 December 2025 Deadline for applications: 1 August 2025, 6pm The Pavilion Dance Visiting Artist scheme is open to any UK artist working in a dance or movement-based practice who would benefit […]

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Dance Residency At The Atlantic Forest In Brazil

Dance Residency At The Atlantic Forest In Brazil

Unique residency experience for dancers, actors, and movement professionals in the core of the Atlantic Forest, by the ocean in Brazil. Where: Kaaysá Art Residency, Boiçucanga, Brazil When: Ongoing, all year long Deadline for applications: Accepting applications at any time Kaaysá Art Residency is a space nestled in the heart of the Atlantic Forest, within […]

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Keimling – Art & Democracy Residency

Keimling - Art & Democracy Residency

A 2 weeks Residency in Kärnten | Koroška, where 15 artists and activists will collaborate, co-create, live and research together around the question: How to use creative processes to actively shape and partake in democratic life? Where: A beautiful castle, Wasserhofen, Austria When: 1. – 14. of September 2025 Deadline for applications: 18. July at […]

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Artistic Residency In Mallorca

Artistic Residency In Mallorca

Artistic Residency in Mallorca – Summer 2025. La Esférica invites artists, movers, and creatives to apply for a self-directed artistic residency in Palma de Mallorca during the summer season. Where: Palma de Mallorca, Balearic Islands, Spain When: 15/6 to 15/9, 2025January, February and March 2026 Our cozy and inspiring space is ideal for dance, performance, […]

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Open Call For Residencies RedSapata Kunst-, Kultur- und Tanzinitiative 2026

Open Call For Residencies RedSapata Kunst-, Kultur- und Tanzinitiative 2026

RedSapata Kunst-, Kultur- und Tanzinitiative are looking for innovative, multidisciplinary projects that explore themes of artificial intelligence, though we remain open to other themes related to nature, society, politics, and the body. Where: Sonnenstein Loft, Linz, Austria When: starting from 2026 Deadline for applications: 29th June 2025 Artists of all disciplines, especially those in the […]

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Immersive Residency Richmond Virginia

Immersive Residency Richmond Virginia

A summer program where artists can learn original works by Yusha Sorzano, and Mike Tyus & Luca Francesco Renzi, alongside a professional dance company. Where: Richmond, Virginia, USA When: June 1-6 & June 8-15 Deadline for applications: May 1st, 2025 This opportunity allows pre-professional artists, to immerse themself with renowned artists Yusha Sorzano, and Mike […]

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Towards CI53 Summer Residency – The Heart Plexus

Towards CI53 Summer Residency - The Heart Plexus

The Heart Plexus , 3 week Multidirectional Art-Action Residency for Mutual Support and  Empowerment. Where: Chiang Dao, Thailand When: 7 – 27 August 2025 Deadline for applications: 1st July 2025 This residency is designed as an inspiring and supportive environment for Mutual Support Initiatives. It is a space and time for the participants to develop […]

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Open Call For Play Practice Artists Residency: India

Open Call For Play Practice Artists Residency: India

Play Practice Artists Residency welcomes artists from around the world for a month-long immersive experience, offering a peaceful and supportive space for deep research, creative exploration, and personal renewal. Where: Play Practice Artists Residency , Bangalore , India When: 1st to 31st May 2025 Deadline for applications: 31st March 2025 Play Practice Artists Residency warmly […]

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PASOS DOS: Artistic Residencies For Choreographers In Madrid

PASOS DOS: Artistic Residencies For Choreographers In Madrid

PASOS DOS is a public call for artistic residencies for research and/or choreographic creation projects, open to a maximum of five professional dance creators who require an appropriate space to develop and rehearse their work. Where: Fundación Antonio Gades, Getafe, Madrid, Spain When: March to October 2025 Deadline for applications: March 31, 2025 With the […]

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Citofonare PimOff 2025/26

Citofonare PimOff 2025/26

Call for Residencies in Support of Contemporary Dance. Citofonare PimOff supports dance projects at their creation phase that have never debuted and have never been presented in front of a public in their final form. Where: Milan, Italy When: The open calls open on the 15th March 2025 Deadline for applications: 30th April 2025 PimOff […]

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ATOPEMONOS BAILANDO Artistic And Research Residencies

ATOPEMONOS BAILANDO Artistic And Research Residencies

Dance and movement arts professionals based in Spain and/or Portugal are invited to submit their projects for the selection of 11 artistic and/or research residencies (technical residencies are excluded) to be carried out between April and November 2025 (six of them in Lugo of which three will be for applicants aged 30 and under and five on an exchange basis with […]

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Territori-di-Ricerca! – A Development Project For Dance Artists In Vienna

Territori-di-Ricerca! – A Development Project For Dance Artists In Vienna

Tanz Company Gervasi is looking for dance artists who wish to develop, explore, and bring a performative concept to life, guided in the fields of choreography, dramaturgy, and music, while integrating into the project and utilizing the infrastructure of Tanz Company Gervasi. Where: Vienna, Austria When: from April to December 2025 Deadline for applications: 13th […]

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Pushing Boundaries – Residency For Experienced Dancers Aged 50+

Pushing Boundaries - Residency For Experienced Dancers Aged 50+

Open call for this first intensive residency in the UK by world renowned choreographer and teacher Galit Liss. Where: University of Chichester Campus, Chichester, UK When: 20-24/5/25 Deadline for applications: 31/03/25 EncoreEast are thrilled to announce we have been awarded Arts Council England funding for Pushing Boundaries. The project aims to challenge expectations, raise ambitions, and […]

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2025 IDFNOLA Summer Residency Program

2025 IDFNOLA Summer Residency Program

IDFNOLA invites applications for independent movement artists for a choreographic residency in New Orleans. Where: Tulane University, New Orleans, United States When: July 27, 2025-August 8, 2025 Deadline for applications: March 15 The resident choreographers receive a $500 honorarium, housing, and studio access at Tulane University. Artists may apply as a collective for one week […]

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Listening To A Permanent Culture Of Dance: Dance, Permaculture, And Sustainability

We are excited to announce the open call for the highly anticipated residency, “Listening to a Permanent Culture of Dance” focusing on the intersection of dance, permaculture, and sustainability. Where: Paleohori art-space, Neohori, Lefkada, Ionian islands, Greece When: April 14th – May 4th, 2025 Deadline for applications: February 15th, 2025 This residency aims to explore how we can share a dance of equal bodies, not […]

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Call For Entries: Drupa Centre Residency Program

Call For Entries: Drupa Centre Residency Program

Project Selection for the Drupa Centre Residency Program, 2025 Season.The selection process is open to individual artists and emerging, independent professional collectives working in the fields of visual and performing arts. Where: Drupa Centre, Treviso, Italy When: From April to November 2025 Deadline for applications: March 16, 2025 CALL FOR ENTRIES We are looking for […]

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Merging Into Matter Body Weather / Butoh Research

Merging Into Matter Body Weather / Butoh Research

Merging Into Matter Body Weather / Butoh Research in Potsdam, Germany. Where: Studiohaus: Studio 1 Schiffbauergasse 4G, 14467 Potsdam, Germany When: Fr. 28.03.2025 17.00 – 20.00 Uhr Sa. 29.03.2025 10.00 – 17.00 Uhr So. 30.03.2025 10.00 – 17.00 Uhr Early bird deadline till 24.2 PROCESS//Let us consider dance as an act of listening : one’s […]

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Residency in French Countryside at Moulin/Belle

Residency in French Countryside at Moulin/Belle

5 nights free at Moulin/Belle, french countryside residency open to dancers, writers and all artists. Where: Mareuil, France When: March 17-March 31 (free), Open March- Dec (subsidized) Deadline for applications: Dec 31 for March, other rolling deadline Spring Residencies in France Moulin/Belle is an in-process art residency founded in 2020 in Mareuil en Perigord in […]

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Woodworks Residency Open Call

Woodworks Residency Open Call

Woodworks invites professional dancers and choreographers who are passionate about collaborative, multidisciplinary performance to apply to a paid, three-week creative residency in Northern Michigan. Where: Traverse City, Michigan, USA When: June 9 – June 30, 2025 Deadline for applications: January 30, 2025 The Woodworks Performance Residency invites professional choreographers, dancers, and composers who are passionate […]

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Divadlo Studio Tanca Residency program 2025

Divadlo Studio Tanca Residency program 2025

Divadlo Štúdio Tanca offers an appropriate space for the creation of artists in the field of contemporary dance. Where: Divadlo Štúdio tanca, Banská Bystrica, Slovakia When: 2025 Deadline for applications: 11.12.2024 Divadlo Štúdio Tanca announces the 3rd year of the residency program.  We offer an appropriate space for the creation of artists in the field […]

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Funded Opportunity For Circus Artists Based In New York – Hupstate Residency 2025

Funded Opportunity For Circus Artists Based In New York - Hupstate Residency 2025

The Saltonstall x Circus Culture residency is designed to provide a generous and spacious environment for the development of the circus arts in NY State and/or Native Nations based therein. It does this by giving individual circus artists from the region time and space with an idea or project of their choosing that they want […]

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In-House Workshop-Lab 21-23 November Amsterdam Arsenal Repertory: Scores, Choreography & Tango

3-day dance intensive, blending Tango, contemporary choreography, and innovative movement techniques. Where: Dance Studios. Cultural Centre Amsterdam University, Nieuwe Achtergracht 170, 1018WV Amsterdam, Netherlands When: 21-23 November 2024 Deadline for applications: 19 November 2024 – Work on Gabriela Zuarez’s hybrid dance-movement language through hands-on repertory exploration and creative collaboration, choreographic, devices and scores.– Join an exclusive […]

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About Time – Artistic Residency And Coworking At Studio Burdag

About Time – Artistic Residency And Coworking At Studio Burdag

January residency in a beautiful Polish countryside house, built specifically for dancers and bodyworkers. Where: Studio Burdąg, Poland When: 5 – 12 of January 2025 Deadline for applications: 30.11.2024 In January, Studio Burdąg will transform into a vibrant space for creative work. We invite you to join the artistic residency and coworking program “About Time” […]

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Open Call For Residency Artists 2025

Open Call For Residency Artists 2025

RedSapata Kunst-, Kultur- und Tanzinitiative invite professional artists from the field of movement art to apply for residencies at our artistic venues in Linz, Upper Austria. 2025 we highlight the topics climate justice and gender equality. Where: Linz, Austria When: from now on Deadline for applications: 07.10.2024 RedSapata Kunst-, Kultur- und Tanzinitiative is excited to announce the second open call for artist […]

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Kennesaw State University Choreographic Residency 2025

Kennesaw State University Choreographic Residency 2025

The KSU Choreographic Residency program invites two nationally-emerging or mid-career choreographers to the Department of Dance each summer for a four-week residency to create two world premieres with the KSU Dance Company. Where: Kennesaw, GA, USA When: July 2025 Deadline for applications: 10/31/2024 Invited choreographers will audition and select dancers, preferably for ten students, for which they will create an […]

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Listening To A Permanent Culture Of Dance: Dance, Permaculture, And Sustainability

Listening To A Permanent Culture Of Dance: Dance, Permaculture, And Sustainability

A nurturing environment fostering creativity, collaboration, and self-reflection for 12-16 participants. Where: Paleochori, Neochori village, Lefkada, Ionian islands, Greece When: October 7th – 28th, 2024 Deadline for applications: August 31st, 2024 For dance artists or dance enthusiasts that are interested in the principles of permaculture, dance communities and micro politics. For those that want to explore strategies, practices and rituals of regulation, […]

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Makers Space Experience Choreographic Residency Opportunity

Makers Space Experience Choreographic Residency Opportunity

A choreographic residency opportunity in Albuquerque, NM. Where: Keshet Dance and Center for the Arts, Albuquerque, New Mexico, USA When: Jan 16-26, Feb 6-16, 2025 Deadline for applications: 10/15/24 5:00pm MT Keshet Makers Space Experience (Albuquerque, New Mexico, USA)10-day choreographic residency providing studio rehearsal space, daily peer-led movement classes, business workshops specific to performing arts […]

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Artist In Residence bluebox

Artist In Residence bluebox

Call for bluebox artists in residency format, living in Austria or abroad.  Where: Vienna, Austria When: 19 – 23.11.2024 or 08 – 12.04.2025 or 10.12 – 14.12.2024 Deadline for applications: August 30th, 2024 bluebox artist in residency program invites up-and-coming artists that we believe will be future stars in the dance field. We have one remaining spot available […]

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2024 Residency Call: “Abitare, Residency Projects For Site Specific Performing Arts” in Puglia

2024 Residency Call: "Abitare, Residency Projects For Site Specific Performing Arts" in Puglia

“Abitare, Residency Projects For Site Specific Performing Arts” residency program. This 15-day residency supports emerging artists by offering financial assistance, accommodation, and a unique space to nurture and develop their artistic proposals. Where: Andria (BAT), Italy When: from July 1 to July 15, 2024 Deadline for applications: Applications are open until June 23, 2024 Abitare, from the Latin “habitare,” meaning “to inhabit,” figuratively […]

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Uillinn: West Cork Arts Centre Dance Residency Open Call 2025

Uillinn: West Cork Arts Centre Dance Residency Open Call 2025

Uillinn: West Cork Arts Centre accepts expressions of interest from dancers, choreographers and dance companies wishing to realise their work from idea to performance at Uillinn Dance Studio. Where: Uillinn: West Cork Arts Centre, Skibbereen, Co.Cork, Ireland When: 2025 Deadline for applications: Monday 22 July at 5pm The Dance Studio (UCC and Bollinger Family Space)Uillinn: […]

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Artistic Residency RedSapata Kulturinitiative 2025

Artistic Residency RedSapata Kulturinitiative 2025

RedSapata Kulturinitiative is offering residencies for the year 2025 at the Sonnenstein Loft; the call out is focused on the field of dance; exceptions are made on multidisciplinary projects including the body as a medium. Where: Sonnenstein Loft, Linz, Austria When: 2025 Deadline for applications: 17.06.2024 What to expect: The selected artist will be supported […]

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MODINA: Open Call for Europe-based Dance Artist and Creative Technologist Duos

MODINA: Open Call for Europe-based Dance Artist and Creative Technologist Duos

As part of the MODINA project, we’re opening a new call for five 8-week artist residencies in dance & technology, for multidisciplinary duos, between January and May 2025 (DE,EE,HU,RO,SI). Co-funded by the EU. Deadline for applying: 4/August. Where: Romania, Slovenia, Estonia, Germany, Hungary When: January to May, 2025 Deadline for applications: 4 August 2024 MODINA […]

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Do You Love Improvisation

Do You Love Improvisation

Theo Canham-Spence is looking for participants to share their experiences and perspectives on improvisation. Where: Worldwide When: June 2024 Deadline for applications: 28th June I am looking for support in my research process  in a project celebrating improvisation as a holistic practice. I am seeking multiple voices to share what improvisation means to them. A […]

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Open Call: 6 Week Residency For 3 Emerging European Artists

Open Call: 6 Week Residency For 3 Emerging European Artists

Open call for a 6-week residency in Freiburg (DE) for 3 emerging European artists coming from outside Germany. Where: Studio Pro Arte, Germany When: August, 5th until September, 15th Deadline for applications: May, 28th – midnight The Studio Pro Arte has been selected by the Goethe-Institut as a residency host in the program Culture Moves […]

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Open Call: Dance Creation As A Reflective Practice Residency In Greece

Open Call: Dance Creation As A Reflective Practice Residency In Greece

Are you a choreographer, dancer, or other artist working with dance, and want to explore the creative process of dance as a reflective practice? Paleochori invites you to apply for an immersive Residency in Lefkada Island. Where: Paleochori, Neochori, Lefkada, Ionian islands, Greece When: 2 – 29 September 2024 Deadline for applications: May 28, 2024 About the Residency:After the great response of our first Residency on dance improvisation […]

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TWAIN_direzioniAltre 2024 AWARD

TWAIN_direzioniAltre 2024 AWARD

TWAIN Centro di Produzione Danza and leader structure of PERIFERIE ARTISTICHE Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio announces, under the direction of Loredana Parrella, the Call for the 8th edition of the “Premio Twain_direzioniAltre”, with support for production, artistic residence and circulation for Under35 artists. Where: Supercinema Tuscania, Via della Scrofa, Tuscania, VT, Italy […]

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