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Identità oltre confine

Par : Arshake
8 juillet 2025 à 22:33

Per festeggiare i 25 anni della sua Collezione d’arte contemporanea – che raccoglie opere di tutto rilievo dell’arte italiana dagli anni Cinquanta ad oggi – la Farnesina promuove una grande mostra itinerante per l’Europa. 

Il progetto espositivo Identità oltre confine, a cura di Benedetta Carpi De Resmini, esplora il rapporto tra essere umano e natura, indagando i concetti di identità, conflitto e coesistenza in un contesto segnato da crisi ambientali, globalizzazione e trasformazioni sociali. Promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si articola in tre mostre realizzate in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura di Berlino, Vilnius e La Valletta.

Identità oltre confine racchiude molti degli elementi essenziali della diplomazia culturale: la circuitazione in luoghi importanti dello scenario internazionale, il valore delle sinergie con i partner del comparto culturale, la promozione all’estero di artisti italiani anche emergenti, che si concretizza grazie alla rete diplomatico-culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale” commenta Marco Maria Cerbo, Capo dell’Unità per il coordinamento degli Istituti italiani di cultura. 

La scelta curatoriale si concentra sulle artiste presenti nella Collezione Farnesina. La curatrice spiega: “Le opere presenti in mostra non sono state selezionate in base al genere, bensì individuate a seguito di un’analisi approfondita della Collezione Farnesina, condotta nel quadro della tematica che avevo scelto di affrontare inizialmente. Da tale analisi è emerso come questi argomenti siano affrontati prevalentemente da artiste donne. Il focus nasce dalla consapevolezza del legame profondo e simbolico che storicamente unisce le donne alla natura. Tradizionalmente associate alla fertilità, alla cura e alla Madre Terra, le donne offrono una prospettiva sensibile e critica sui temi della sostenibilità, della crisi ecologica e dell’identità.”

Le opere selezionate riflettono quindi non solo la relazione tra essere umano e ambiente, ma anche la posizione della donna nel discorso contemporaneo su rigenerazione, ecologia e giustizia sociale. In un momento di una crescente urgenza planetaria, Identità oltre confine propone l’arte come strumento di consapevolezza e cambiamento. 

Le opere in mostra offrono prospettive molteplici: da visioni intime e personali del rapporto con la natura, a potenti critiche delle politiche estrattive e delle dinamiche di potere globali. In questo dialogo tra arte, natura e società, si apre la possibilità di una nuova narrazione, fondata non più sul dominio, ma su una coesistenza armoniosa e rispettosa dei cicli vitali del pianeta. 

Il percorso espositivo riflette il rapporto dell’essere umano con l’“altrove”, spesso percepito come ignoto o minaccioso. La mostra diventa così anche un momento di riflessione sull’evoluzione della Collezione Farnesina, valorizzando il contributo di artiste di diverse generazioni, con un focus sulle voci emergenti. Il dialogo intergenerazionale che ne scaturisce arricchisce la riflessione culturale, offrendo nuove chiavi di lettura per interpretare le grandi trasformazioni del nostro tempo.

Il progetto si articola in tre sezioni tematiche:

  1. Geografie del distacco

Esplora come la globalizzazione abbia trasformato il senso di identità e il legame con la natura, generando crisi di appartenenza e distacco dall’ambiente. Le opere offrono visioni alternative di identità in trasformazione tra radici e adattamenti globali.


  1. Ecologie instabili

Analizza le connessioni tra crisi ambientali e disuguaglianze sociali, ponendo l’accento sulle conseguenze della globalizzazione, dei conflitti geopolitici e delle nuove forme di protesta.


  1. Radici di resistenza

Affronta il tema della natura come luogo di resistenza e rinascita per l’identità femminile. Le opere denunciano la mercificazione della natura e del corpo femminile, in un confronto con la cultura patriarcale.


Al di fuori del percorso espositivo, sarà esposta l’opera Fibonacci (1975) di Mario Merz, recentemente acquisita nella Collezione Farnesina. La sequenza di Fibonacci, metafora della crescita naturale, rappresenta l’intersezione tra ordine matematico e processi organici, diventando simbolo di un sapere che supera i confini identitari per abbracciare una prospettiva universale e interculturale.

(dal comunicato stampa)

“Identità oltre confine”, a cura di Benedetta Carpi De Resmini a celebrazione dei 25 anni della Collezione Farnesina, mostra itinerante (Berlino, Vilnius, Malta), giugno 2025 – giugno 2026
Il progetto prevede tre mostre internazionali, ospitate presso gli Istituti Italiani di Cultura in tre capitali europee:
Berlino – Istituto Italiano di Cultura
19 giugno – 21 luglio 2025
Berlino, simbolo dell’Europa Centrale, è crocevia di riconciliazione e innovazione culturale, e contesto ideale per riflettere sulle trasformazioni identitarie post-globalizzazione.

  • Vilnius – Istituto Italiano di Cultura
19 settembre – 26 ottobre 2025
Capitale della Lituania e laboratorio per il dialogo tra memoria storica e nuove identità culturali, Vilnius rappresenta l’Europa dell’Est in mutamento.
  • La Valletta (Malta) – Istituto Italiano di Cultura
giugno 2026
Rappresenta l’Europa del Sud, punto nevralgico delle questioni ambientali e migratorie. Luogo di forte impronta mediterranea, la città stimola riflessioni urgenti su cultura e crisi ecologica.
Le artiste presenti in mostra: Carla Accardi, Letizia Battaglia, Elena Bellantoni, Tomaso Binga, Silvia Camporesi, Gea Casolaro, Sarah Ciracì, Martina della Valle, Loredana Di Lillo, Paola Gandolfi, Silvia Giambrone, Ketty La Rocca, Maria Lai, Elena Mazzi, Rä di Martino, Elisa Montessori, Laura Pugno, Agnese Purgatorio, Marta Roberti, Marinella Senatore.

immagini: (cover 1) Identità senza confine, Poster (2 ) Elena Bellantoni, «The Fox and The Wolf Struggle for Power», 2014. Video e 6 fotografie cm. 58 x 16 cm © Elena Bellantoni. Courtesy dell’artista. Collezione Farnesina, Roma (3) Silvia Camporesi, «Le tre chiese (Quando comincia l’acqua, #2, #3, #7)», 2011. Stampa inkjet. 3 elementi, 63 x 73 cm ciascuna © Silvia Camporesi. Courtesy l’artista. Collezione Farnesina, Roma (4) Martina della Valle, «Under the sun of Onomichi», 2011. Stampa fotografica su alluminio 66 x 100 cm  © Martina Della Valle Courtesy l’artista. Collezione Farnesina, Roma (5)  Sarah Ciracì, «Trebbiatori Celesti», 2001. Stampa fotografica 56 x 80 cm, Courtesy l’artista. Collezione Farnesina, Roma (6) Tomaso Binga, «AlphaSymbol», 2021. Stampa digitale 100 x 100 cm. Foto ©Giorgio Benni. Courtesy Archivio Tomaso Binga. Collezione Farnesina, Roma (7) Agnese Purgatorio, «Nella clandestinità», 2014. Collage digitale, 79,5 x 113 cm © Agnese Purgatorio. Courtesy l’artista. Collezione Farnesina, Roma

 

 

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Outreach And Engagement Coordinator Malta

28 avril 2025 à 10:08
Outreach And Engagement Coordinator Malta

Moveo is looking for an Outreach and Engagement coordinator for the season 25/26. Where: Malta When: Online meeting Deadline for applications: 25th May, 2025 Moveo Dance Company is dedicated to promoting the arts and enhancing community engagement through dance education. We are seeking a passionate and dynamic Outreach and Engagement Coordinator to join our team and […]

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Summer Dance Intensive For Young Dancers | Malta

18 avril 2025 à 10:25
Summer Dance Intensive For Young Dancers | Malta

An Unmissable Opportunity for Young Dancers, a summer Dance Intensive for young dancers age 7 + in Malta. Where: Malta, Europe When: 25th-27th August, 2025  & 1st-3rd September,2025 Deadline for applications: 1st June (or until applications close) We are beyond thrilled to welcome world-class teachers to Malta for an exclusive training experience. Week 1: Alexei […]

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ZfinMalta x DanceHive Summer Intensive

25 mars 2025 à 20:45
ZfinMalta x DanceHive Summer Intensive

In collaboration with DanceHive, the ŻfinMalta Summer Intensive is a six-day programme designed for (pre-)professional dancers eager to push their artistic boundaries through an immersive contemporary dance experience. Where: ŻfinMalta National Company Studios – Valletta, Malta When: July 7th-12th, 2025 Deadline for applications: Sunday, April 27th at 11:59PM Each day begins with a dynamic warm-up […]

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Dance Audition Call for the Bachelor in Dance Studies at the University of Malta

22 mai 2024 à 16:49
Dance Audition Call for the Bachelor in Dance Studies at the University of Malta

The University of Malta Department of Dance Studies is now accepting video dance auditions for the Bachelor in Dance Studies Honours 2024-2025 academic year. Where: Malta Deadline for video auditions: Thursday 27th of June, 12noon. Deadline for applications: Application portal deadline is 24th of July, 2pm (ECT). The Department of Dance Studies at the University of Malta is a progressive and dynamic department offering an integrated programme in both dance practice and theory. […]

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Il Padiglione Malta alla Biennale di Venezia 2024

26 avril 2024 à 14:56

Il Padiglione Malta, allestito all’interno del lungo percorso dell’Arsenale veneziano per la Biennale di Venezia Arti Visive 2024 dedica la sua prima personale al giovane artista Matthew Attard. Nel suo lavoro la ‘meraviglia’ del tecnologico è porta che si affaccia sulla ricchezza della tradizione in un gioco stratificato di contaminazione, viaggio attraversa il rapporto tra uomo e macchina, tra tradizione e modernità, tra scienza e religione.

Si tratta di I WILL FOLLOW THE SHIP progetto di Attard che porta assieme le tecnologie più avanzate con la tradizione, quella dei graffiti della cultura marinara delle isole maltesi che hanno scritto la storia di incontri multiculturali, di speranza e di fede. La tradizione del disegno, dell’incisione dei graffiti su pietra, e la religione di cui sono intrisi, sono ‘ri-disegnati’ attraverso la simbiosi tra occhio umano e tecnologico, glorificati con le tecnologie più all’avanguardia in un gesto tanto delicato quanto potente.

Gli ship graffiti, incisioni su pietra raffiguranti barche, sono iconografie vernacolari, racconti di fede e di salvezza attorno al Mediterraneo, tracce impresse dai marinai sulle facciate degli edifici più vari, da sedi amministrative, a fortificazioni, casa private, a cappelle, luoghi, questi ultimi, che hanno non solo significato religioso ma anche di immunità politica.

I graffiti raccontano delle culture che si sono avvicendate sin dalla preistoria in queste isole, al crocevia del Mediterraneo centrale. Questa storia stratificata è ora trasposta in un altro capitolo della Malta moderna dove le culture si incontrano anche ‘nel’ e ‘con’ il mare delle informazioni, luogo dove spesso radici culturali, confronto e contaminazione perdono le loro tracce nell’omogeneizzazione incalzante.

I graffiti sono ‘ridisegnati’ dicevamo. Ed è nel ‘come’ Attard ridisegna questi graffiti, dove il progetto affonda le sue radici. Attard si avvale infatti dell’eye tracking, quel processo di misurazione dei movimenti oculari che determina cosa sta guardando un soggetto. Così Attard ‘ridisegna’ gli ex voto maltesi. Le tecnologie più sofisticate sono accompagnate dall’uomo in un gesto simbiotico, performativo.

Razionalità e irrazionalità sono entrambe ‘inscritte’ nel gesto dell’eyetracking; alcune tracce non intenzionali sembrano ‘calcare’ le stesse che si incontrano nel processo di incisione dei graffiti. La più antica delle tradizioni prosegue nel progresso tecnologico. Scienza, fede, speranza sono strette da un legame inscindibile. Parole come ‘trust’ e ‘hope’, sono sempre ricorrenti in ambiti scientifici e tecnologici. Sono anche temi e titoli delle ultime edizioni del Festival Ars Electronica a Linz, uno dei più importanti festival che dagli anni ’70 indaga le relazioni tra cultura, tecnologia e società.

Con la stessa magia di un’isola che emerge dai mari, nel Padiglione Malta emergono culture, consapevolezze e riflessioni. Il fortissimo senso di appartenenza alle radici locali e alla tradizione che l’artista trasmette nel suo lavoro si irradia con un fare caleidoscopico che tocca tutte le culture a cui i visitatori appartengono entrano. Sono in fondo le stesse che hanno attraversato e abitato le isole maltesi nel tempo. In queste è possibile trovare una parte di noi.

Matthew Attard. WILL FOLLOW THE SHIP, co-curatori: Elyse Tonna, Sara Dolfi Agostinim, Project Managers: Maria Galea e Michela Rizzo, Padiglione Malta, Arsenale, 60th International Art Exhibition of La Biennale di Venezia, 20 April – 24 Novembre

 

immagini: (cover 1) Matthew Attard, «studio Eye-tracking study (I WILL FOLLOW THE SHIP)», 2023, disegno eye-tracking drawing, 3D scan, disegno a penna, 29x42cm Matthew Attard e Galleria Michela Rizzo (2) Matthew Attard, «Study 1 (I WILL FOLLOW THE SHIP)», 2023. Disegno eye-tracking, 3D scan. Immagine digitale, dimensioni variabili, © Matthew Attard e Galleria Michela Rizzo (3) Matthew Attard, «Stone wall study (I WILL FOLLOW THE SHIP)», 2023 – Disegno Eye-tracking, Globigerina Limestone, 56x24x3cm © Matthew Attard e Galleria Michela Rizzo (4) Matthew Attard, «Studio generative (I WILL FOLLOW THE SHIP)», 2023. Disegno eye-tracking,. Algoritmo generativo. Immagine digitale, dimensioni variabili, © Matthew Attard e Galleria Michela Rizzo (5) Malta Pavillion- Margaret Press Images, Space.jpg (6) Matthew Attard,«Generative study (I WILL FOLLOW THE SHIP)», 2023, disegno Eye-tracking, Algoritmo generativo, immagine digitale, dimensioni variabili © Matthew Attard e Galleria Michela Rizzo

 

Matthew Attard,  Elyse Tonna, Sara Dolfi Agostinim, Maria Galea, Michela Rizzo, Padiglione Malta, Arsenale, Venice Biennale, eye-tracking, drawings, grafiti, ars, arshake

 

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