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Serpentine Pavillon 2025

Par : Arshake
16 août 2025 à 11:07

Celebrata per il suo lavoro nella creazione di un linguaggio architettonico contemporaneo e profondamente legato a un luogo, un clima, un contesto, una cultura e una storia specifici, Marina Tabassum porta la sua visione distintiva al Serpentine Pavilion 2025. Il suo progetto evoca un dialogo significativo tra la natura permanente e quella effimera della commissione.

Lungo l’asse nord-sud del parco, A Capsule in Time presenta una forma allungata simile a una capsula con un cortile centrale allineato al campanile della Serpentine South. Ispirata alle passeggiate estive nei parchi e alle tettoie ad arco dei giardini che filtrano la luce soffusa del giorno attraverso il fogliame verde, la struttura è composta da quattro forme scultoree in legno con una facciata traslucida che diffonde e filtra la luce quando entra nello spazio. Parte integrante del progetto di Tabassum è un elemento cinetico che consente a una delle capsule di muoversi, collegarsi e trasformare il padiglione in un nuovo spazio.

Enfatizzando le possibilità sensoriali e spirituali dell’architettura attraverso la scala e il gioco di luci e ombre, il progetto di Tabassum si ispira alla storia e alla tradizione architettonica delle tende Shamiyana o dei tendoni dell’Asia meridionale. Simili nella loro funzione cinetica, queste strutture sono realizzate in tessuto sostenuto da pali di bambù e sono comunemente utilizzate per riunioni e celebrazioni all’aperto. L’apertura del padiglione di Tabassum accoglie le possibilità di unire i visitatori attraverso conversazioni, connessioni, programmi dal vivo e incontri pubblici.

(dal comunicato stampa)

Serpentine Pavilion 2025 di Marina Tabassum
La selezione per il Serpentine Pavilion 2025 è stata effettuata da Bettina Korek, amministratore delegato, e Hans Ulrich Obrist, direttore artistico, insieme a Julie Burnell, direttore dei lavori e dei progetti speciali, Chris Bayley, curatore delle mostre, Natalia Grabowska, curatrice generale, architettura e progetti site-specific, e Alexa Chow, assistente curatrice delle mostre, insieme ai consulenti Sou Fujimoto e David Glover.
Marina Tabassum (nata nel 1969 a Dhaka, Bangladesh) è un’acclamata architetta e docente che ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per il suo contributo nel campo dell’architettura. Si è laureata nel 1995 presso la Bangladesh University of Engineering and Technology. Prima di fondare Marina Tabassum Architects (MTA) nel 2005, Tabassum è stata socia fondatrice dello studio URBANA con sede a Dhaka tra il 1995 e il 2005 insieme a Kashef Chowdhury. Nel 1997, URBANA ha vinto il concorso nazionale per la progettazione del Monumento all’Indipendenza del Bangladesh e del Museo dell’Indipendenza sotto l’egida del Dipartimento dei Lavori Pubblici e del Ministero degli Affari della Guerra di Liberazione. Lo studio di Tabassum mantiene volutamente dimensioni contenute, dando priorità al clima, al contesto, alla cultura e alla storia, e intraprendendo un numero limitato di progetti all’anno.

 

 

 

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Benoit Lachambre – Body, flow, And Relational Architecture – June 30 – July 4

26 juin 2025 à 19:05
Benoit Lachambre - Body, flow, And Relational Architecture - June 30 - July 4

Through the workshop Benoit Lachambre proposes multiple ways of recognizing flow and multidimensional polymorphic experiences. Where: Tictac Art Centre, Brussels, Belgium When: June 30 – July 4 from 14:30 – 18:30 Energy is the link between bodies and awareness of flow, relational moving and presence. Through the workshop Benoit Lachambre proposes multiple ways of recognizing […]

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Mise en Place. Nordine Sajot

25 juin 2024 à 10:55

La showroom dello studio di architettura Substratum, un piccolo gioiello che si apre su strada nel quartiere romano Monti, ospita i lavori di Nordine Sajot, artista che, nelle forme più diverse, come video, scultura, disegno, depone tutto il suo interesse antropologico.

“Mise en Place” è il quarto progetto quadrimestrale tra arte contemporanea e design ideato dai fondatori dello studio, Giorgia Castellani e Giovanni Tamburro, in collaborazione con Amalia Di Lanno, comunicatrice e consulente artistica. Nello spazio della Galleria il disegno allestitivo ricrea una stanza della casa che entra in dialogo con gli artisti invitati, attraverso il loro lavoro e la serie di incontri ed eventi dedicati al tema concepiti come processo relazionale e di condivisione.

Questa volta protagonista è la cucina, spazio di aggregazione per eccellenza, teatro di gestualità e rituali che sono stati al centro di molti lavori di Sajot e che quindi ben si sono prestati a questa sinergia. Gestualità della tavola come fattore distintivo di uno status, specchio di socialità che oggi prende forma nella ritualità accelerata di informazioni ingerite, ingurgitate, mai metabolizzate.

L’interesse antropologico è messo a fuoco attraverso l’adozione di forme diverse ma anche di diversi approcci creativi che sottendono un lavoro molto profondo sulla percezione. La sottrazione di alcuni particolari da una serie di fotografie che ritraggono gestualità tipiche della tavola (i.e. braccia con in mano posate o bicchieri) non toglie, anzi rafforza, quella stessa gestualità. La ri-materializzazione di queste parti in sculture ex-voto allestite sul muro, le riporta in vita per costruire un dialogo a sé stante.

Così con questo spazio di architettura di interni così elegante e minimale, le opere-operazioni scultura di Nordine Sajot, fotografie, sculture in ceramica e porcellana smaltata, lasciano tracce dell’uomo e della sua socialità in tutta la sua vitalità.

La ricerca dei materiali è centrale nel design. E l’allestimento della showroom ruota infatti attorno al modello GOLD di Situazione Architettura, monolite nero centrale rivestito di materiale fenix nero ingo, materiale particolarmente innovativo, opaco, morbido al tatto e anti-impronta.

La materia, come il vetro resistente della Duralex, ritratta in una serie di fotografie con un sottile gioco di pieno e vuoto, ha uno spazio di primo piano anche nel lavoro dell’artista. Questo vetro resistente inventato in Francia nel 1945 è associato ad un design di stoviglie e posate che sono parte della memoria collettiva, particolarmente diffuse nelle mense delle scuole.Il rapporto di forma e funzione alla base del design, nei lavori di Sajot è come rovesciato nel tempo, proiettato al passato, piuttosto che al futuro, in un lavoro di ricostruzione, dal gesto al rituale e dal rituale allo stato sociale. Il quadro si ricostituisce attorno al design nel suo momento di stasi, prima di entrare nella vitalità sociale delle case.

“L’artista– come leggiamo nel comunicato, “compone un tableau vivant che aziona differenti appetiti per entrare, riflettere e metabolizzare la profondità sensibile del corpo gestuale. Quella dell’artista è una pratica rituale e performativa di consapevolezza esistenziale della propria presenza, di acquisizione di ‘sapore’ e sapere cosa si è e si vuole”.

MISE EN PLACE. Nordine Sajot, SUBSTRATUM Galleria, Roma, finissage giovedi 27 giugno (dalle 18.30)

immagini (tutte) Nordine Sajot, MISE EN PLACE, SUBSTRATUM, installation view, 2024

 

 

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FRAME > Sino-french Science Park Church

Par : Arshake
8 avril 2024 à 23:11

FRAME cattura Sino-french Science Park Church realizzata da Shanghai Dachuan Architects a Chengdu, progetto che rompe tutte le convenzioni di materiali, strutture e modalità di costruzione e poggia letteralmente sull’intreccio del telaio in acciaio bianco con luci e ombre naturali. La chiesa ed il parco scientifico, tecnologico, agricolo sorge a suggello delle relazioni diplomatiche tra Francia e Cina.

Shanghai Dachuan Architects, Sino-french Science Park Church, 2019, immagine via, ph. Archexist

 

 

 

 

 

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Body Matters

Par : Noema Staff
9 mars 2024 à 00:27
Body Matters aims to investigate notions of Body in contemporary architectural discourses. Always a fundamental in architecture, the body needs to be reconsidered on its own terms, as a creative, material and philosophical concern. Beyond historical materialism and phenomenological approaches in architecture, recent new materialism thought has proposed a cross-disciplinary endeavour to confront long-held assumptions about the relationship between humans, nonhumans and the world.

TRANSFER Architecture Video Award 

20 novembre 2023 à 15:00

The TRANSFER Architecture Video Award is an independent award, launched in 2019, to recognise the most creative and innovative short films in the field of architecture, city or landscape worldwide.

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Vienna Architecture Summer School (VAS²) – call for applications

14 juillet 2023 à 12:00

Vienna Architecture Summer School (VAS²) ha lo scopo di fornire uno spazio di apprendimento aperto e un’infrastruttura prototipica per lo scambio e la negoziazione di conoscenze architettoniche, andando oltre le istituzioni dominanti e i discorsi mainstream. VAS² invita i partecipanti, locali e internazionali, a confrontarsi con giovani architetti ed esperti affermati che lavorano a Vienna e altrove.

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