Il valore delle residenze d’artista
La presente riflessione nasce a distanza di alcune settimane dal convegno Ripopolare, Rigenerare, Risiedere. Il ruolo delle residenze artistiche: un incontro durato due giorni, 9-10 novembre scorsi, presso lo Spazio Pertini del Comune lucano di Latronico (PZ) e promosso, oltre che dalla stessa Amministrazione Comunale, dall’Associazione delle residenze artistiche italiane STARE, e dall’Associazione Culturale Vincenzo De Luca-APS.
Il convegno è stato importante occasione di discussione del valore sociale, politico, oltre che artistico, delle residenze d’artista nelle aree interne e rurali: qual è il ruolo che queste strutture rivestono nelle dinamiche di valorizzazione dei territori fragili e nelle relazioni tra arte, comunità e sviluppo economico-sociale?
Sebbene le residenze artistiche siano state inizialmente concepite come spazi di riflessione e ricerca per gli artisti, il loro impatto va ben oltre la produzione culturale: esse sono anche momento durante il quale la comunità si riappropria di spazi fisici e simbolici, generando forme nuove di coesione sociale e di riattivazione dei territori.
Le residenze artistiche, dunque, non sono solo momento di sperimentazione e ricerca, ma contribuiscono anche alla creazione di legami tra le comunità locali e gli artisti, trasformando e arricchendo l’intero sistema sociale ed economico.
L’arte, pur nella sua autonomia espressiva, può essere un potente strumento per stimolare la partecipazione civica. In questo senso, il concetto di “risiedere” non si limita a una mera presenza fisica, ma diventa una metafora di una residenza attiva, impegnata nel connettere individui e collettività, promuovendo un’idea di “abitare” che trascende la semplice permanenza.
Occorre, però, sottolineare il fatto che, nonostante le residenze artistiche siano riconosciute come potente strumento per favorire l’incontro tra ricerca artistica e territorio, esse da sole non possono assolvere all’azione rigenerativa dei territori, troppo spesso associata ad una mera opera di maquillage urbano. Sebbene il termine “rigenerazione” sia, infatti, ormai abusato, e non solo nei proclami politici, il vero significato di questa parola, quando applicato alle residenze artistiche, si radica in un’azione di sensibilizzazione e educazione al “bello”, un processo che nasce dalle comunità stesse, nella consapevolezza che la cultura e l’arte possono stimolare una nuova visione del territorio. La vera azione di rigenerazione non può non partire da un’azione di sensibilizzazione delle collettività, trovando la sua vera forza nell’azione culturale ed educativa.
La vera rigenerazione territoriale è il frutto di un impegno condiviso, che va oltre la logica dell’evento e investe la capacità delle persone di riscoprire e rivitalizzare il proprio territorio.
Il valore della bellezza, in questo contesto, non è solo un valore estetico, ma un principio educativo che sollecita nuove forme di relazione con lo spazio e con gli altri. L’arte ha il potere di trasformare non solo il paesaggio fisico, ma anche la percezione che una comunità ha di sé stessa e del proprio futuro. In questo modo, le residenze artistiche si configurano come attori fondamentali nella creazione di una cittadinanza attiva, consapevole e capace di immaginare e realizzare un futuro più aperto e dinamico.
“Stare” e “residenza” sono due termini meravigliosi: presuppongono un’azione di stato in luogo, di stanziamento, di occupazione fisica di uno spazio, perché, come sosteneva Benjamin, l’abitante è colui che lascia una traccia del suo passaggio e della propria esperienza. Ecco dunque STARE.
Ripopolare, rigenerare, risiedere Il ruolo delle residenze artistiche 9 – 10 novembre 2024 Latronico
Promosso da STARE Associazione delle residenze artistiche italiane,Associazione Culturale Vincenzo De Luca-APS, Amministrazione Comunale di Latronico
immagini (tutte): “Ripopolare, rigenerare, risiedere Il ruolo delle residenze artistiche”, November, 9 – 10, 2024 Latronico
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