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Concours International de danse Reims Millesime

31 octobre 2025 à 15:53
Concours International de danse Reims Millesime

The Reims Millésime International Dance Competition is an artistic event in Reims for amateur, pre-professional, and professional dancers, highlighting choreographic creativity and professional networking in a spirit of sharing and passion. Where: Reims France When: 7 and 8 February 2026 Deadline for applications: 31/12/2025 The Reims Millésime International Dance Competition is an artistic event in […]

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MArteLive Connect a Roma

Par : Arshake
13 octobre 2025 à 16:49

Arshake segnala il festival MarteLive, quest’anno con un’edizione speciale dal titolo MArteLive Connect, che il 14 e 15 ottobre si muove su 10 palchi tra il Lanificio (Via di Pietralata, 159A), cuore pulsante del Festival, l’Atelier Montez (Via di Pietralata, 147/A-B) e il MONK (Via Giuseppe Mirri, 35) di Roma dove si esibiranno artisti da tutta Europa, come Inghilterra, Australia e anche Iran. Così il festival festeggia i suoi primi 25 anni, in attesa della Biennale MArteLive 2026.

Cuore pulsante del festival, lo storico Concorso MArteLive diretto da Nadia Di Mastropietro rappresenta da sempre il più grande motore di scoperta e valorizzazione di nuovi talenti in Italia. Nato per offrire una vetrina a giovani artisti emergenti, negli anni ha dato spazio a migliaia di creativi che hanno potuto esibirsi accanto a nomi affermati della scena nazionale e internazionale. La formula multidisciplinare – che abbraccia 16 diverse categorie artistiche tra musica, teatro, danza, circo, arti visive, cinema, moda, letteratura e molto altro – trasforma ogni edizione in un laboratorio di sperimentazione e contaminazione, offrendo ai vincitori l’opportunità di accedere a percorsi professionali, residenze e network di collaborazioni. Con oltre 25 anni di storia, il concorso si conferma come un punto di riferimento unico nel panorama culturale europeo, capace di coniugare ricerca, innovazione e crescita artistica.

MarteLive è pensato quindi come evento e come progetto culturale che, oltre alla scoperta di giovani talenti accanto ad artisti affermati, opera anche sulla rete urbana e su un’idea di connessione tra persone nell’ottica di “irrompere, connettere e trasformare”. Quest’anno allo spazio del Lanificio si aggiungono anche Atelerier Montez e Monk.

«MArteLive Connect non celebra il passato: lo piega e lo trasforma, generando un presente che si apre al futuro…» – spiega lo storico ideatore e direttore artistico del MArteLive Giuseppe Casa – …«perché mai più nella storia quegli artisti si incontreranno negli stessi spazi, sugli stessi palchi, creeranno le stesse alchimie, sotto le stesse luci: quello che accade a MArteLive Connect è qui ed ora, è irripetibile, uno scenario composto e vivo che trascina oltre le convenzioni culturali e sociali».

Lo sguardo al futuro è affidato invece ai vincitori e finalisti della Biennale MArteLive 2024: Rusty Brass (Musica), Marta Bulgherini (Teatro), Collettivo Neo (Danza), Noemi Agosta (Moda), Chiara Mastrangelo (Scultura), Angela Norelli (Cinema), Jacqueline Lentini (Fotografia), Giovanni Mariani (Illustrazione), Flaminia Colella (Letteratura) e Claudio Dinicoli (Circo). Giovani talenti che rappresentano la nuova linfa creativa e confermano la vocazione del festival a essere un luogo di visibilità e crescita per i giovani emergenti.

Il programma, come sempre, è multidisciplinare: musica e DJ set, teatro e letteratura, danza, arti visive, fotografia, videoarte, grafica, pittura, cinema, moda e artigianato, fumetto, circo contemporaneo, street art e installazioni site specific.

MarteLive, Lanificio (Via di Pietralata, 159A), cuore pulsante del Festival, l’Atelier Montez (Via di Pietralata, 147/A-B) e il MONK (Via Giuseppe Mirri, 35), Roma, 14-14.10.2025.
Il progetto, ideato e curato da Giuseppe Casa, è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura ed è vincitore dell’Avviso Pubblico “Roma Creativa 365. Cultura tutto l’anno”, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. Dal 2022, il progetto MArteLive Europe è stato co-finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Europa Creativa.
Prevendite del 14 ottobre
Prevendite 15 ottobre
PROGRAMMA
Martedì 14 ottobre: LANIFICIO 159 – ore 20.00
Neoprimitivi, MEMORIALS, Fujiya & Miyagi, Cecco e Cipo, Davide Cocozza (pittura), Collettivo Ada (teatro)
Vincitori MArteLive 2024: Flaminia Colella, Claudio Dinicoli, Angela Morelli, William Rochira, Noemi Agosta
Chiara Mastrangelo, Jaqueline Lentini, Giovanni Mariani, Ludovica Cirillo
ATELIER MONTEZ – ore 20.00
The Silent Beat, Damon ArabSolgar (Mombao), Antonio Raia, Laura Agnusdei, Plaid, IKE, Francesco Santalucia
 Mercoledì 15 ottobre: LANIFICIO 159 – ore 20.00
Orange Combutta, Fitness Forever, Frenetik, Pellegrino
Vincitori MArteLive 2024: Rusty Brass, Marta Bulgherini, Collettivo Neo, Angela Morelli, William Rochira, Noemi Agosta, Chiara Mastrangelo, Jaqueline Lentini, Giovanni Mariani, Ludovica Cirillo
ATELIER MONTEZ – ore 20.00
Daniele Timpano, Francesco Santalucia, Concerto al buio con Valerio Vigliar, Angelo Trabace
The Delay in the Universal Loop, Kety Fusco
MONK
Hugo Race & Gianni Maroccolo, Jaqueline Lentini, Giovanni Mariani, Ludovica Cirillo

immagini: (COVER 1) Collettivo ADA, Mirage (2) Chiara Mastrangelo, vincitrice, scultura Inefficient self-portrait, scultura, dettaglio (3) Fujiya&Miyagi, ph.Olly Hearsay-hires (4) Marta Bulgherini, vincitrice nella sezione teatro

 

 

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FLESH AR(T) ATTACK al Mattatoio di Roma

Par : Arshake
11 octobre 2025 à 09:48
Abbiamo incontrato Chiara Passa, pioniera delle arti multimediali con base a Roma e le abbiamo chiesto di raccontarci di FLESH AR(T) ATTACK, evento performativo di realtà aumentata, presentato nell’ambito ULTRA REF, sezione del Romaeuropa Festival realizzato in collaborazione con gli studenti del triennio di Arti Multimediali e Tecnologiche dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Venticinque progetti in realtà aumentata hanno orchestrato una mappatura dei particolari spazi dell’ex Mattatoio di Roma, affascinante spazio di archeologia industriale, ora destinato ad essere integrato in uno dei più ambiziosi progetti di riqualificazione urbana con la creazione di un polo di ricerca e produzione artistica, progetto che gode già della presenza di diverse realtà dedicate alla cultura, tra queste gli spazi adiacenti dell’Accademia di Roma, dell’Università di Architettura Roma Tre, e della storica scuola di musica popolare di Testaccio, e ormai anche tutte quelle attività che negli ultimi anni il Romaeuropa Festival ha portato nel suo configurarsi come polo di aggregazione della città e in un contesto internazionale. Per chi ha avuto esperienza del progetto, partecipare a FLESH AR(T) ATTACK ha significato attraversare questo grande spazio in una camminata tra presente e passato, fermando l’attenzione sulla magia di questa particolare porzione di area urbana, sulla sua storia e sull’energia che è in grado di sprigionare. A Chiara Passa abbiamo chiesto cosa ha significato lavorare nella specificità del luogo e in un progetto corale e inter-generazionale.  

Arshake: FLESH AR(T) ATTACK è un evento performativo? Puoi spiegarci con che modalità e come si struttura all’interno dello spazio (pubblico) e come ponte tra Festival e Accademia di Belle Arti?

Chiara Passa: Il progetto è articolato come un tour guidato attraverso 25 hotspot AR, ciascuno dei quali attiva un’interazione tra spazio fisico e contenuto digitale. Le installazioni aumentate non si limitano a decorare l’ambiente, ma lo rimodellano concettualmente, trasformando l’intera area in un centro d’arte immersivo e reattivo.

I lavori di FLESH AR(T) ATTACK sovrascrivono la memoria storica dell’ex Mattatoio con una nuova narrativa artistica digitale, ridefinendo il rapporto tra spazio, corpo e tecnologia. La carne – evocata nel titolo -diventa metafora di presenza, vulnerabilità e trasformazione, mentre la realtà aumentata si fa strumento di resistenza poetica e riflessione critica. In questo contesto, l’AR non è solo medium, ma linguaggio artistico che interroga il reale e ne espande i confini.

Attraverso smartphone e tablet, i visitatori sono invitati a esplorare una costellazione di opere multimediali che vanno dalla scultura digitale alla narrazione spaziale, fino alla critica post-umana. Ogni intervento in realtà aumentata è il risultato di un lavoro corale. Gli studenti hanno agito in direzioni diverse ma sempre complementari, perché legati dal tema della trasformazione poetica e critica dello spazio dell’ex Mattatoio. 

Il tema centrale delle opere AR è la metamorfosi del corpo architettonico e sociale, dove la carne – evocata nel titolo – diventa metafora di presenza, memoria e resistenza.

Alcuni hanno indagato l’idea di archivio, realizzando video tridimensionali che stratificano ricordi e immaginazione.  Altri, hanno lavorato direttamente sull’architettura del luogo, trasformandola in superficie sensibile e reattiva. Altri ancora (me compresa proponendo uno degli Object Oriented Stones, i sassi interattivi orientati agli oggetti) hanno generato sculture post-organiche, forme astratte che sembrano emergere dal sottosuolo di quell’archeologia post-industriale, come linfa visiva che nutre nuove visioni.

Cosa hai portato in questa occasione della tua esperienza con la Widget Art Gallery, nata nel 2008 come galleria digitale tascabile dove hai collaborato con artisti giovani e affermati?

Sicuramente l’esperienza curatoriale di spazi liminali e tascabili, ovvero ambienti non convenzionali che sfidano le logiche espositive tradizionali e invitano a ripensare il rapporto tra opera, contesto e fruizione è stata una base importante per questo lavoro. Con la Widget Art Gallery ho imparato a costruire narrazioni che si adattano a formati mobili, effimeri, decentralizzati, e questa sensibilità ha influenzato anche la progettazione di FLESH AR(T) ATTACK.
Per questo progetto ho portato con me una pratica curatoriale già sperimentata nella Widget che valorizza la coesistenza tra artisti emergenti e affermati, promuovendo un dialogo orizzontale e generativo. Lavorando con gli studenti, ho cercato di trasmettere l’importanza di concepire lo spazio espositivo come un organismo vivo, un dispositivo artistico e critico capace di accogliere visioni plurali e di attivare il pubblico in modo diretto. In questo senso, FLESH AR(T) ATTACK è stato anche un’estensione concettuale della Widget Art Gallery: un ambiente aumentato e situato, dove l’arte si manifesta in forma fluida, accessibile e radicalmente contestuale.

Cosa ha significato per te lavorare con gli studenti ad un progetto artistico corale? 

Il progetto nasce come esito dell’esame finale di Realtà Virtuale e Aumentata, un momento culminante del percorso formativo in cui gli studenti sono chiamati a confrontarsi con la progettazione e la realizzazione di opere digitali site-specific

Alla fine del semestre, abbiamo esplorato lo spazio dell’ex Mattatoio, discutendone insieme affinché ciascuno potesse scegliere un’area su cui lavorare. Ogni studente ha poi immaginato un intervento in realtà aumentata, reso accessibile tramite le matrici AR.

FLESH AR(T) ATTACK è anche un manifesto pedagogico: un esempio concreto di come la didattica possa generare pratiche artistiche contemporanee, valorizzando il lavoro degli studenti e promuovendo una visione collettiva e trasformativa dell’arte digitale.

Quale e’ stata la risposta del pubblico? 

La risposta del pubblico all’evento FLESH AR(T) ATTACK è stata estremamente positiva e calorosa, con un forte coinvolgimento e un sincero apprezzamento per l’esperienza immersiva e collettiva. Abbiamo accolto un pubblico variegato: anziani curiosi di scoprire le opere, famiglie con bambini, e naturalmente anche professionisti e appassionati del mondo dell’arte. Questo mix ha confermato l’efficacia della realtà aumentata come linguaggio artistico e pedagogico inclusivo. È importante ricordare che gli artisti creano opere principalmente per il pubblico, e non c’è soddisfazione più grande di vederlo partecipe, sorpreso, attento, ed emotivamente coinvolto. 

FLESH AR(T) ATTACK, 23-28.09.2025, ex Mattatoio, luoghi vari, 23-28 settembre 2025
Concepito da Chiara Passa come collaborazione tra Accademia di Belle Arti (Arti Multimediali, coordinamento Maria Cristina Reggio) e Romaeuropa Festival, nell’ambito della rassegna Ultra REF.
Con Chiara Passa, hanno esposto gli studenti del suo corso triennale di Arti Multimediali e Tecnologiche dell’Accademia di Belle Arti di Roma: Annamaria De Paris, Anton Tkalenko, Aurora Tittarelli, Caterina Pitrola, Chiara Stella Landi, Davide Solarino, Enea Tomassi, Federica Santoro, Francesca De Rosa, Giovanni Pio Appoloni, John Javier Zuniga Perez, Katharina Faller, Lanyi Zhang, Laura Molino, Lidia De Nuzzo, Martina Panico, Mirko De Paolis, Olimpia Paldi, Pietro Guerrini, Sophia Rossetto, Tiziano Orlandi, Wei Jia Deng, Yueqi Tu, Yuting Hu, Zihang Fu

immagini: (cover 1) mappa (2) FLESH AR(T) ATTACK, Mattatoio di Roma, 23-28.09.2025, foto: Monkeys VideoLab (3-4) FLESH AR(T) ATTACK, Mattatoio di Roma, 23-28.09.2025, foto: Federica De Pari 

 

 

 

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Flammenwerfer al Ref 2025

7 octobre 2025 à 16:43

Tra le proposte più potenti del Romaeuropa Festival 2025 spicca Flammenwerfer, spettacolo nato dalla collaborazione fra la compagnia danese Hotel Pro Forma, Blixa Bargeld e l’ensemble vocale femminile IKI. Si è di fronte ad un ibrido, sperimentale e soprattutto multimediale “music theatre” che non si limita a intrecciare linguaggi, ma li spinge a collidere, dissolversi e ricomporsi in una forma ibrida dove il suono diventa visione e la visione si fa materia acustica. Al centro del lavoro c’è la figura del pittore svedese Carl Fredrik Hill (1849-1911), artista visionario segnato dalla schizofrenia, che negli anni del ritiro forzato, a seguito del suo disagio sociale e relazionale,  produsse centinaia di schizzi e disegni, mappe di un mondo interiore in bilico tra genio e delirio. Lo spettacolo non racconta la sua biografia in modo lineare, ma la evoca attraverso i suoi molteplici e stratificati lavori, stati percettivi, attraversamenti sensoriali, squilibri che chiamano in causa direttamente il pubblico.

Blixa Bargeld, che firma parte della musica e dei testi, porta in scena la sua voce come materia performativa estrema: dalle inflessioni sussurrate fino al grido, il suo registro e la sua presenza mutante diventano corpo sonoro che agisce più del corpo fisico. «C’è un brano composto solo di urla», ha dichiarato in un’intervista a Lucrezia Ercolani, «un pezzo crudele che scuote le ossicine dell’orecchio» (Blixa Bargeld: Sono un poeta, non chiamatemi profeta, «Il Manifesto», 26.09.2025). Incursioni sceniche talvolta disturbanti, talvolta disorientanti, che squarciano i confini della percezione e dell’identificazione emotiva.
È in questa sospensione tra parola e rumore che si innesta il coro femminile di IKI, capace di costruire paesaggi vocali stratificati, dal canto corale alla frammentazione, dalle armonie sospese alle dissonanze. La loro presenza moltiplica la voce, la disperde e la ricompone, restituendo la sensazione di una mente attraversata da echi e presenze multiple.

La presenza sonora che generano culla in un letto di parole strazianti, che restituiscono la rottura fra la rappresentazione, la forma, ed il contenuto. Sono voci pienamente umane, pienamente in grado di creare scenografie emotive e riflessive. 
Accanto alla scrittura musicale di Bargeld, nello spettacolo emergono i brani di Nils Frahm, selezionati per la loro dimensione atmosferica, sospesa tra pianoforte, elettronica e droni.
La sua musica si intreccia con testi e voci in una partitura che privilegia la ripetizione, la tensione ipnotica, i salti improvvisi di intensità. Nuovamente il risultato è un paesaggio sonoro che non accompagna l’azione scenica, ma la determina: non c’è recitazione in senso classico, perché qui la musica è la drammaturgia, e la drammaturgia è la musica totale.
La parte visiva, affidata a Magnus Pind per il video, Henrik Vibskov per i costumi e Jesper Kongshaug per le luci, trasforma la scena in un campo di interferenze. Le proiezioni dei disegni di Hill invadono lo spazio e i corpi, i costumi diventano superfici luminose, vive,riflettenti, e rigonfie, anche loro con una storia intima, privata e parallela.

La luce crea apparizioni e sparizioni come un’entità che modella la materia e riscrive la dimensione di spazi e corpi. In questo dispositivo la scena non è uno sfondo: è uno schermo vivo, instabile, in cui immagine, visione e segni si fondono e si plasmano a vicenda. La forza di Flammenwerfer è proprio nel modo in cui audio e multimedialità non restano linguaggi paralleli ma si intrecciano fino a perdere i propri confini. Talvolta suono e immagine procedono all’unisono, molte altre volte si disallineano deliberatamente, creando cortocircuiti sensoriali che producono spaesamento. Nei momenti di silenzio il vuoto acustico si riempie di immagine, nei blackout visivi è il suono a dominare, e in entrambi i casi lo spettatore si trova immerso in uno spazio percettivo instabile. Più che uno spettacolo, Flammenwerfer è un’esperienza che chiede di essere abitata. L’arte visiva di Hill, le sonorità di Bargeld e Frahm, le voci di IKI e l’impianto scenico di Hotel Pro Forma si fondono in un unico organismo, un congegno che non racconta ma mette in condizione di percepire. È un teatro che non cerca il conforto della narrazione, ma l’impatto fisico dell’immagine e del suono, un luogo in cui il pubblico diventa parte attiva del delirio poetico messo in scena.

Flammenwerfer, collaborazione tra Hotel Pro Forma, Blixa Bargeld e l’ensemble vocale femminile IKI
Romaeuropa Festival – Teatro Argentina, 26-28.09.2025

immagini: (cover 1 -2-4) Flammenwerfer, Teatro Argentina, Romaeuropa Festival, foto: Emma Larsson (3) Blixa Bargeld, Flammenwerfer, Teatro Argentina, Romaeuropa Festival, Roma, foto: Emma Larsson

 

 

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Budapest Ballet Grand Prix 2025

26 septembre 2025 à 17:20
Budapest Ballet Grand Prix 2025

The Budapest Ballet Grand Prix (BBGP) is an international ballet competition for young dancers, organized by the Hungarian Dance University. Where: Hungary When: 17-21 November 2025 Deadline for applications: 17.10.2025 It offers young dancers exposure, scholarships, and career opportunities while promoting ballet in Hungary. The event includes professional competition rounds, masterclasses, and aims to establish […]

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Kinissis International Dance Festival

17 septembre 2025 à 17:50
Kinissis International Dance Festival

Kinissis International Festival will celebrate its 4th edition from January 10–18, 2026 in Santiago, Chile. Where: Santiago de Chile, Chile When: 10th to 18th of January 2026 Deadline for applications: 20th of December 2025 Kinissis is a Latin American platform for contemporary dance that combines training, artistic exchange, and performance. The festival brings together artists […]

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Ibrida. In dialogo con Francesca Leoni e Davide Mastrangelo

8 septembre 2025 à 16:40
Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, duo di artisti direttori di Ibrida, il festival che ogni anno porta a Forlì le forme più radicali e autorevoli della ricerca artistica multidisciplinare, racconta dell’edizione 2025 che si svolgerà dal 25 al 28 settembre 2025 nei suggestivi spazi della Fabrica delle Candele.
Questa edizione, dedicata al tema della Moltitudine, conferma il suo taglio interdisciplinare e intermediale con lavori di videoarte, performance art, installazioni, dialoghi, workshop e musica e un ospite speciale: l’americano Gary Hill, Leone d’oro alla Biennale di Venezia e pioniere della videoarte. Una grande mostra internazionale precede il festival nelle veci di prologo dedicata alle Anatomie Digitali e aperta al pubblico fino al ottobre negli spazi della Fondazione Zoli. Francesca Leoni e Davide Mastrangelo ripercorrono tutto il lavoro e le scelte che li hanno portati a questa decima edizione, nello spirito di ponte tra passato e futuro e nel nome di una pluralità di voci che ogni anno si rafforza in un network sempre in espansione.

Elena Giulia Rossi: Da dieci anni a questa parte Ibrida si è ogni volta arricchita ed evoluta per numero e varietà di eventi e opere. Quest’anno, celebrando la decima edizione, la proiezione al futuro proviene anche da uno sguardo a ritroso, al corpus di opere presentate nel tempo riletto come “un grande organismo in divenire”. In che modo avete restituito questo sguardo?

Francesca Leoni e Davide Mastrangelo: Abbiamo scelto di considerare il nostro archivio non come un insieme di memorie statiche, ma come una materia viva, capace di dialogare con il presente e di indicare nuove direzioni. Riguardando dieci anni di opere, si percepisce chiaramente come la videoarte e l’arte performativa abbiano reagito ai mutamenti sociali, politici e tecnologici. In questo senso, l’archivio diventa un vero “organismo in divenire” che respira con le trasformazioni del mondo, proprio come accade nei grandi musei internazionali che, negli ultimi anni, hanno iniziato a considerare la media art non solo come documento, ma come presenza viva e necessaria per rappresentare il presente.

Il tema di questa edizione è “Moltitudine”. In relazione alla pluralità dei linguaggi, quanto è importante per voi oggi riconoscere (e che sia riconosciuta) la specificità della videoarte?

La videoarte oggi si muove in uno spazio complesso: da un lato il linguaggio video è diventato quotidiano, pervasivo, parte integrante del nostro modo di comunicare; dall’altro rischia di essere confuso con la produzione di immagini effimere e di consumo. Per noi, riconoscerne la specificità significa sottolineare la sua forza poetica, politica e percettiva: la capacità di generare esperienze trasformative.

In un contesto di “moltitudine”, il video è una vera lingua madre della contemporaneità ed è l’uso consapevole e radicale a trasformarlo in arte. Proprio perché siamo oberati di contenuti audiovisivi, sentiamo la responsabilità di tracciare traiettorie chiare, evitando che tutto finisca nello stesso calderone indistinto. Il nostro compito è presentare allo spettatore il fenomeno per quello che è, ma al tempo stesso offrirgli strumenti utili per analizzare e comprendere l’opera.

Come si sono trasformati tecnologia e linguaggio video in questi ultimi dieci anni?

Dieci anni fa parlavamo ancora di “digitale” come di una frontiera necessaria; oggi siamo immersi in un ecosistema visivo in cui AI, realtà aumentata, streaming in tempo reale e linguaggi interattivi sono parte integrante della produzione artistica. Il linguaggio video ha assorbito contaminazioni dalla game art, dalla computer graphics e dall’arte generativa, creando un terreno ibrido in cui l’artista è spesso al tempo stesso programmatore, performer e regista. Oggi il sistema produttivo sta cambiando in maniera esponenziale: con l’avvento dell’AI, la distinzione tra produzione e post-produzione tende a dissolversi. Non c’è più un “dopo” in cui si interviene a montare o correggere, ma un processo circolare in cui l’opera nasce già all’interno di un flusso continuo di generazione, modifica e rielaborazione. Questo significa che l’atto creativo non si conclude, ma rimane aperto, in trasformazione permanente. Questa fluidità riflette l’andamento dell’arte contemporanea internazionale, dove le categorie tradizionali vengono costantemente messe in discussione.

Cosa ci aspetta quest’anno nella sezione dedicata alle installazioni inaugurata nel 2022?

Quest’anno la sezione installativa affronta un tema cruciale della nostra contemporaneità: l’universo dei social network, spazio in cui la “Moltitudine” ha trovato una voce amplificata, ma non sempre armoniosa. Ci troviamo in un’arena dove la parola si moltiplica fino a diventare rumore e il dialogo viene spesso sostituito dall’eco delle emozioni più immediate.

In questo contesto, Max Magaldi con Vainglory trasforma lo spazio in un paesaggio immersivo di dispositivi e voci digitali, riflettendo sul bisogno compulsivo di apparire. Igor Imhoff con Portable Insult Machine mette in scena la violenza verbale online, ribaltando i ruoli e ponendo lo spettatore davanti a un algoritmo che lo osserva e lo offende. Sara Koppel con The Garden of Water Lilies propone invece un’opera poetica in realtà aumentata che riattiva il legame tra uomo e natura. Tre prospettive diverse che illuminano la moltitudine digitale e le sue contraddizioni.

Quali considerazioni sono emerse dalla valutazione con la giuria delle opere ricevute per la open call?

Abbiamo registrato una forte presenza di opere sulla memoria e sulla stratificazione delle immagini, spesso intrecciando archivi familiari, documenti storici e materiali generati con AI. La geografia artistica si è ampliata: accanto a paesi già attenti come Belgio e Brasile, emergono nuove scene dall’Asia e dall’Africa, segno di un linguaggio ormai globale.

La Cina si è distinta per la qualità dei lavori e per l’uso di media diversi, come i videogame, per analizzare e rielaborare il reale. Un esempio è A Camera and an Engine di Yuting Chen, che segue la vita sospesa di una giovane live streamer tra digitale e fisico, alternando glitch e bug a metafore di precarietà e ansia sociale. L’opera riflette la fragilità dell’identità in una società ipercompetitiva, dove l’immersione digitale amplifica e al tempo stesso frattura l’esperienza vissuta.

Tutto questo conferma come la videoarte, pur nella sua specificità, sia oggi una piattaforma di dialogo interculturale e uno strumento prezioso per leggere le complessità del presente.

Quest’anno prologo al Festival sarà la collettiva “Anatomie Digitali”. Potete raccontarci di questo progetto e delle 5 aree tematiche?

Anatomie Digitali è il prologo con cui celebriamo i dieci anni di Ibrida Festival. Non è una semplice retrospettiva, ma un’indagine poetica e curatoriale sul corpo audiovisivo e sulle sue metamorfosi nell’ultimo decennio. Seguendo l’etimologia di “anatomia” abbiamo aperto il nostro archivio come farebbe un anatomista: per guardare dentro, scomporre, dissezionare. È anche uno sguardo critico, vicino a quello foucaultiano, che osserva come il potere e il sapere si inscrivano sul corpo.

Il percorso attraversa oltre quindici paesi, intrecciando linguaggi ed estetiche globali senza perdere il legame con il territorio, e si articola in cinque aree tematiche, come organi vitali di un corpo in divenire:

  • Genesi, che omaggia le origini della videoarte e le tensioni tra corpo e tecnologia, inaugurata da Self ( ) di Gary Hill (2016), anno di nascita del festival, opera che dialoga emblematicamente con il nostro percorso;
  • Corpi Elettronici, dove il corpo diventa interfaccia sensibile, identità fluida e dispositivo performativo;
  • Anatomia del Segno, dedicata a sperimentazioni visive e animazioni come materia simbolica;
  • Ibrida Prize, che riunisce le opere vincitrici capaci di coniugare ricerca estetica e urgenza espressiva;
  • Segnali, in cui glitch, intelligenza artificiale e nuove forme visive trasformano l’errore e il codice digitale in materia poetica.

Anatomie Digitali si configura così come una mappa fluida e multicentrica delle estetiche contemporanee, un atto d’amore verso la ricerca e l’ibridazione, ma anche una riflessione critica sulla condizione phygital in cui viviamo, sospesi tra biologico e artificiale, tra presenza e traduzione algoritmica.

Anche quest’anno ci sono novità importanti sul fronte dei riconoscimenti e delle residenze…

Quest’anno inauguriamo per la prima volta una residenza artistica interamente ideata e voluta da Ibrida: un passo che sognavamo da tempo e che segna un’evoluzione importante nel nostro rapporto con il territorio.

Per noi, residenze e riconoscimenti non sono solo premi, ma occasioni per creare legami e lasciare tracce concrete. Lo scorso anno, ad esempio, il vincitore del Premio Fabrica ha visitato Forlì durante il festival, realizzando riprese che entreranno nel suo prossimo lavoro.

Quest’anno facciamo un ulteriore salto in avanti grazie alla collaborazione con Atrium, associazione europea con sede a Forlì. L’artista selezionato da Ibrida vivrà la città e realizzerà un’opera di videoarte dedicata alle sue architetture dissonanti. L’opera sarà presentata in anteprima alla prossima edizione del festival e resterà nella collezione di Atrium, diventando una memoria visiva condivisa.

Considerazioni finali e augurio per il futuro.

Venendo a Forlì, il pubblico troverà non solo un festival, ma un’esperienza collettiva. Ci piacerebbe che Ibrida fosse percepito come un luogo dove l’arte non si limita a essere vista, ma vissuta e condivisa.

Dopo dieci anni ci guardiamo indietro con stupore: non avremmo mai immaginato di arrivare fin qui. Abbiamo attraversato momenti difficili e gioie inattese, e ogni edizione ha lasciato tracce profonde in chi vi ha preso parte. Il nostro augurio è che questa moltitudine continui a crescere, intrecciando esperienze locali e traiettorie internazionali, come un mosaico in continua espansione capace di restituire il senso di un tempo che cambia e, insieme, di una comunità che evolve e si trasforma.

IBRIDA Festival 2025. Moltitudini, a cura di Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, Fabrica delle Candele, Forlì, 25-28.09.2025. Potete consultare qui il sito per il programma aggiornato degli eventi. 
Anatomie Digitali, a cura di Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, Fondazione Dino Zoli, 01.09.09.10.2025
Artisti in mostra: Gianluca Abbate, Alessandro Amaducci, Karin Andersen, Apotropia, Elena Bellantoni, Filippo Berta, Sara Bonaventura, Robert Cahen, Matteo Campulla, Rita Casdia, Carlos Casas, Georgios Cherouvim, Citron/Lunardi, Zlatko Ćosić, Martín Córdoba, Brecht De Cock, Iginio De Luca, Silvia De Gennaro, Sandrine Deumier, Michele Di Pirro, Elisabetta Di Sopra, Ilaria Di Carlo, Felix Dierich, Francesca Fini, Laura Focarazzo, Regina José Galindo, Daniele Grosso, Marcia Beatriz Granero, Gary Hill, Igor Imhoff, Salvatore Insana, Jacopo Jenna, Yoshihisa Kitamura, Fenia Kotsopoulou, Francesca Lolli, Marcantonio Lunardi, Eleonora Manca, Antonello Matarazzo, Sofia Melikova, Albert Merino, Ethann Néon, Donato Piccolo, Luis Carlos Rodriguez, Miguel Rozas, Hiroya Sakurai, Ursula San Cristobal, Guli Silberstein, Valentin Sismann, Lino Strangis, Rino Stefano Tagliafierro, Cosimo Terlizzi, Devis Venturelli, Virgilio Villoresi, Debora Vrizzi, Hernando Urrutia, Shon Kim.

Immagini: (cover 1) Albert Merino, «Le Monde Sublunaire», 2022, frame da video (2) Debora Vrizzi, «Family Portrait», 2012, frame da video (3) Ibrida Staff 2025, © Vertov Project, photo by Andrea Bardi  (4-7) GARY HILL, !SELF series», Courtesy dell’artista e Galleria Lia Rumma Milano- Napoli (5) Yuting Chen, «A Camera and an Engine», 2024 (6) Georgios Cherouvim, «Geophone», 2016, frame da video (7) Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, © Vertov Project, photo by Andrea Bardi

 

 

 

 

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22nd International Performing Arts Conference

11 septembre 2025 à 18:08
22nd International Performing Arts Conference

For: Theatre artists and directors, dancers and choreographers, circus artists, movement and drama teachers, researchers, producers. Where: Berlin, Germany When: December 18-22, 2025 Deadline for applications: December 6, 2025 22nd International Conference “Performing Arts Between Tradition & Contemporaneity”December 18-22, 2025 | Schloss Laubegg (Laubegg Castle), Austria For: Theatre artists and directors, dancers and choreographers, circus […]

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Open Call: Dance Bridges Festival 2026 (Kolkata, India)

4 septembre 2025 à 07:06
Open Call: Dance Bridges Festival 2026 (Kolkata, India)

Dance Bridges is delighted to invite artists to apply to the next edition of Dance Bridges Festival from 20th-24th August 2026, in Kolkata India. Where: Kolkata, India When: 20th – 24th August 2026 Deadline for applications: 10th October 2025 for category A/B/C and 9th January 2026 for category D/E Dance Bridges Festival is an international […]

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Site – Specific Performance Festival

3 septembre 2025 à 09:25
Site - Specific Performance Festival

An intensive weekend festival that brings together the fields of movement research, contact improvisation, experimental choreography, acroyoga and Thai massage. Where: ReMo studio, Amsterdam, the Netherlands When: 27 and 28 September Deadline for applications: Till completed, 40 places available This gathering aims to offer participants a global understanding of the creative processes around the performing […]

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Frei Art Festival 2025

29 août 2025 à 21:44
Frei Art Festival 2025

Intensives, workshops, and performances by internationally acclaimed dance artists including Ultima Vez, Alleyne Dance, Thusnelda Mercy, Rakesh Sukesh, Victor Rottier and many more. Where: Studio Pro Arte, Freiburg, Germany When: 15. – 21. Sept 2025 The Frei Art Festival brings together artists from around the world for a full week of workshops, performances, residencies, and […]

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Open Registration: SOLOCOREOGRAFICO Youth Program – Frankfurt & Torino 2025

24 août 2025 à 08:58
Open Registration: SOLOCOREOGRAFICO Youth Program - Frankfurt & Torino 2025

The call is open to young solo dancers (ages 12–17 and over 18 for dance students). A weekend dance program and audition, designed for young dancers, dedicated to solo choreography. Where: Frankfurt / Torino When: 11-12 October / 29-30 November 2025 Deadline for applications: 5 October/ 23 Novembre 2025 Artistic Director Raffaele Irace invites emerging […]

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CfP: University of Malta SPA Conference 2026

22 août 2025 à 20:30
CfP: University of Malta SPA Conference 2026

CfP: Announcing the 12th Annual Conference of the School of Performing Arts in collaboration with the Department of AI, University of Malta: Vanishing Acts: Artificial Intelligence (AI), Performative Knowledge, and Sustainable Memory. Where: Valletta, Malta When: March 25, 26, 27, 28, 2026 Deadline for applications: November 7, 2025 Call for Proposals for upcoming annual School […]

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DanceXchange 2025 – Dance Performances in Amsterdam

21 août 2025 à 06:55
DanceXchange 2025 - Dance Performances in Amsterdam

We have the pleasure of inviting you to DanceXchange 2025, our first edition with dance performances from Italy, France and the Netherlands. Where: Polanentheater, Polanenstraat 174, Amsterdam, the Netherlands When: Saturday 13 September 2025 20:00 Deadline for applications: Saturday 13 September 2025 DanceXchange performance program aims to connect artists, encouraging collaborations, foster artistic exchange and […]

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Quayola a Videcittà 2025

16 juillet 2025 à 19:25

In occasione dell’ottava edizione di Videocittà, il festival dell’audiovisivo e della cultura digitale che si tiene a Roma dal 2018, Quayola (Roma, 1982) ha presentato in anteprima SOLAR, un’installazione site-specific concepita per l’iconica struttura del Gazometro.  

L’opera sfrutta la struttura ferrea del monumento industriale — articolata in pieni e vuoti — per offrire una doppia modalità di visione, sia dall’interno che dall’esterno.

L’installazione propone un’effimera rappresentazione del sole attraverso una coreografia di luci calde e fredde che, accompagnata da una traccia audio alternante momenti distesi e trilli serrati, amplifica la percezione del suo moto apparente e delle diverse fasi della giornata. Lo spettacolo di Solar  inizia con una densa effusione di fumo artificiale che inonda l’intero spazio per intensificare gli effetti della luce e creare un’atmosfera rarefatta, quasi cosmica, in cui il pubblico è immerso fisicamente. 

Le proiezioni luminose derivano da un braccio robotico – elemento ricorrente nei lavori dell’artista – collocato al centro dell’installazione, e da altri faretti motorizzati ancorati al perimetro circolare della struttura. Il Gazometro, infatti, funge da scheletro dell’installazione e da superficie di proiezione; i fari che colpiscono il reticolo metallico riflettono immagini stroboscopiche di astri luminosi che circondano la stella madre del sistema solare.

SOLAR si inserisce nel percorso di ricerca di Quayola che da tempo osserva e rielabora la natura attraverso l’impiego di nuove tecnologie. Con una durata di circa dieci minuti, l’installazione condensa un’esperienza immersiva che intreccia luce, suono e il genere paesaggistico. 

Dopo la prima romana, l’opera prosegue in un tour internazionale, portando con sé la visione di un Sole sintetico capace di reinterpretare il rapporto tra natura, tecnologia e monumentalità urbana.

Davide Quayola, SOLAR, Videocittà 2025
Presentata in prima mondiale dal 3 al 6 luglio 2025, SOLAR inaugurerà un tour internazionale che proseguirà
ad agosto a Toronto. SOLAR è un’installazione site-specific di Quayola, realizzata da Eni, curata da Videocittà in collaborazione con The Bentway Toronto, con la produzione esecutiva di Eventi Italiani.
immagini (tutte): Quayola, «SOLAR», Videocittà 2025, Roma

 

 

 

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Frei Art Festival 

28 juillet 2025 à 15:27
Frei Art Festival 

Frei Art Festival is back! Intensives, workshops, and performances by internationally acclaimed dance artists including Ultima Vez, Alleyne Dance, Edward Clug, RubberLegz and more. Where: Frei Art Festival at Studio Pro Arte, Freiburg, Germany When: 15. – 21. Sept 2025 Deadline for applications: open The Frei Art Festival brings together artists from around the world for a full week of workshops, performances, residencies, and exchange. It’s a space for […]

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Zelte in der Brandung Festival

25 juillet 2025 à 21:42
Zelte in der Brandung Festival

Das Zelte in der Brandung Festival is an multidisciplinary Dance- and Performance festival from the open scene for the open scene with a focus on community and encounter. Where: Theaterhaus Graz, Austria When: 06.09.2025 – 28.09.2025 Deadline for applications: 28.09.2025 The Festival offers the opportunity to network, connect and learn with and from each other.The […]

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Ars Electronica 2025

Par : Arshake
12 juillet 2025 à 18:00

Torna a settembre Ars Electronica, festival dal 1979 dedicato all’intreccio tra arte, tecnologia e società, che esplora lo status quo del nostro tempo, oggi un’epoca piena di contraddizioni e incertezze e quest’anno dedicato al tema del Panico e delle sue conseguenze politiche. 

Panico, sì o no? Non dovremmo essere già da tempo in uno stato di panico assoluto? Perché non lo siamo? Sembrano esserci innumerevoli motivi per farsi prendere dal panico. O è solo allarmismo? Quanto può durare la speranza e cosa succederà dopo?

Quando non riusciamo più a capire il mondo che ci circonda, quando le cose cambiano più velocemente di quanto riusciamo a comprenderle, noi esseri umani tendiamo apparentemente a diventare irrazionali, prestando più attenzione al volume di una voce che al suo contenuto, e preferendo credere che ciò che vogliamo sentire sia la verità. Ci ritroviamo nella caverna di Platone, adorando gli interpreti delle ombre.

Niente sembra più inquietante del cambiamento, eppure niente è più urgente del cambiamento. Ma siamo sempre meno capaci di concordare su cosa o chi debba cambiare e su come farlo….

e cosa intendiamo quando parliamo di cambiamenti radicali?

Venite, radunatevi, gente

Ovunque voi siate

E ammettete che le acque

Intorno a voi sono cresciute

E accettate che presto

Sarete bagnati fino alle ossa

Se il vostro tempo vi è caro

E fareste meglio a cominciare a nuotare

O affonderete come un sasso

Perché i tempi stanno cambiando

Quando Bob Dylan scrisse queste righe nel 1963, così attuali ai nostri giorni, non da ultimo in considerazione del fatto che il livello delle acque sta letteralmente salendo, il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti aveva raggiunto il suo apice: la Marcia su Washington e il discorso di Martin Luther King “I have a dream” di Martin Luther King sono diventati iconici nella storia – ed era chiaro a tutti di quale tipo di sconvolgimento si parlasse: nuovi inizi, progresso, libertà, codificati come ideali del mondo occidentale, sembravano così irresistibilmente convincenti e inarrestabili che sarebbe stata solo una questione di tempo prima che prevalessero a livello globale.

 

Era anche il momento in cui gli Stati Uniti erano finalmente riusciti a posizionarsi come potenza egemonica globale: militarmente, economicamente e forse soprattutto culturalmente, l’“American Way of Life” prevaleva nel mondo libero. A livello politico, il “Ich bin ein Berliner” (Io sono un berlinese) di John F. Kennedy, pronunciato pochi mesi prima del suo assassinio, divenne il simbolo leggendario di una concezione egemonica di un sovrano protettivo che non soggioga, ma motiva la fedeltà volontaria attraverso i vantaggi e le promesse del suo stile di vita. Almeno così veniva interpretato, poiché altrove non si facevano scrupoli a ricorrere alla forza militare e alla deterrenza nucleare come strumenti di potere. (La guerra del Vietnam, durata vent’anni, dal 1955 al 1975, non fu combattuta per conquistare il Paese, ma piuttosto per affermare la propria leadership).

Mancava solo il crollo dell’URSS dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 e l’accordo sembrava concluso. Tuttavia, si era trascurato il fatto che le interdipendenze e le dipendenze economiche derivanti dalla globalizzazione e dalla liberalizzazione dei mercati, insieme all’infrastruttura digitale globale, avrebbero portato anche a un decentramento delle strutture di potere. Non una dissoluzione, ma una frammentazione in cui il potere non è più esercitato esclusivamente attraverso il controllo diretto o strutture gerarchiche, ma dipende sempre più dalla costruzione di consensi e dal bilanciamento degli interessi.

Nel conseguente interregno egemonico, non solo si sono posizionati gli attori geopolitici emergenti, in particolare la Cina, ma si è anche assistito a un massiccio spostamento verso le società tecnologiche che, con le loro sfere di potere feudali, eludono la regolamentazione statale in molti settori. Sebbene gli Stati Uniti rimangano il sistema nervoso centrale dei mercati finanziari globali, questo simbolo di potere ha anche subito segni visibili di erosione a causa delle dinamiche della globalizzazione e, più recentemente, dell’ascesa delle criptovalute.

Il panico non nasce dalla semplice paura del pericolo, ma dalla consapevolezza della sua inevitabilità, dalla sensazione di essere esposti ad esso senza alcuna possibilità di fuga o controllo.

In questo contesto, il ricorso irrazionale (perché non basato su fatti e strategie realistiche) a ideologie fasciste oligarchiche, come quello che vediamo attualmente negli Stati Uniti, può certamente essere visto come una reazione di panico di una potenza globale che deve affrontare il fatto di aver perso, o di stare per perdere, la propria egemonia. La frustrazione per il “declino americano” è quindi una delle motivazioni più forti alla base della narrativa MAGA. Cercare di spiegare l’ampio sostegno solo con l’insoddisfazione per i prezzi elevati delle uova è riduttivo e trascura la psicologia più profonda che sta dietro.

Il comportamento aggressivo e irregolare di Trump, dei suoi seguaci e dei suoi agitatori – questi castelli in aria di rabbia e presunzione – nella loro forza e tenacia recano chiari tratti di una ribellione finale, un rifiuto provocatorio della realtà. Sappiamo quanto siano pericolosi e distruttivi questi sintomi di agonia, non solo da molti esempi storici, ma anche dall’attuale restaurazione bellicosa di Vladimir Putin e dall’ampio consenso di cui godono le sue politiche in Russia.

Lo stesso si può dire del nuovo estremismo di destra in Europa, dove l’unica novità è la sua preoccupante espansione e la noiosa insensibilità con cui affrontiamo questi eccessi.

In un mondo senza precedenti, interconnesso e senza confini digitali, le persone cercano improvvisamente di nuovo confini e limiti territoriali; i problemi dei flussi migratori sono solo una parte della ragione di questo fenomeno. L’improvviso risveglio dell’interesse per la proprietà della terra e il territorio fisico, che si riflette nella retorica di coloro che lasciano l’UE e nelle fantasie di Trump di annettere la Groenlandia e il Canada, è una reazione alla perdita di controllo che si prova nelle alleanze internazionali e globali. Chi non riesce ad affermarsi nell’ampio spazio della negoziazione e della costruzione del consenso preferisce tornare al tavolo piccolo e batterci i pugni.

Cosa dovremmo temere.

Si sta diffondendo un clima di paura, che va dal rifiuto vago all’odio profondo, diretto contro tutto ciò che sa di cambiamento.

Contro l’immigrazione, contro gli attivisti per il clima, contro la diversità, contro le persone transgender, contro la consapevolezza che il mondo è molto più complesso di quanto vorremmo che fosse. Il buon senso viene dichiarato superiore alla scienza e alla conoscenza, e la verità non è più definita come la concordanza di un’affermazione con il suo oggetto, ma piuttosto come il minimo comune denominatore delle affermazioni che corrispondono più da vicino a ciò che desideriamo piuttosto che a ciò che sta realmente accadendo. 

Indipendentemente dal fatto che il 2024 sia stato l’anno più caldo mai registrato, indipendentemente dal fatto che la vaccinazione contro il coronavirus abbia salvato innumerevoli persone da malattie gravi, dal COVID a lungo termine e persino dalla morte… ecc. ecc.

Questa erosione della verità, guidata dagli algoritmi dei social media orientati al profitto, è seguita dall’erosione della fiducia, forse l’elemento più importante per la coesione di una società.

Ciò che sta trasformando la paura in panico, ancora più dell’imprevedibilità e dell’incoscienza dell’amministrazione Trump, è il disorientamento emergente ora che Trump ha rinunciato alla lealtà e alla solidarietà – pietre miliari dell’ordine egemonico dalla fine della seconda guerra mondiale 80 anni fa – all’interno dell’intero mondo libero (compresi gli Stati Uniti). Un disorientamento a seguito del quale l’Europa si sta ora impegnando, a una velocità vertiginosa, in un’economia di guerra e si sta armando con armi che saranno in gran parte inutili nella battaglia davvero decisiva dei prossimi decenni: la lotta contro gli effetti del cambiamento climatico.

Quando la paura non può più essere attribuita a pericoli e rischi specifici, si trasforma in panico; viene rilasciato l’ormone dello stress, l’adrenalina, il battito cardiaco accelera, più sangue viene pompato nelle vene e i muscoli si irrigidiscono.

Reagiamo in modo sconsiderato o concentriamo le nostre forze?

La paura ci rende piccoli e scoraggiati. Come possiamo mantenere e rafforzare il nostro slancio per il futuro?

Come evitare di rimanere bloccati nella paura dell’incertezza e dimenticare che solo attraverso il cambiamento costante possiamo andare avanti? Insistendo sullo status quo, ci priviamo del potere dell’immaginazione e del coraggio di vedere il futuro come una prospettiva realizzabile che dobbiamo plasmare.

Ed è proprio questo il compito dell’opera artistica e del suo impatto in questo periodo di profondi sconvolgimenti.

Ars Electronica 2025. Panico si, panico no?, 03-07.09.2025, Linz, Austria

immagini: (cover 1) Ars Electronica (2) Deep Space 8K – Ars Electronica Center, Photo- Ars Electronica _ Magdalena Sick-Leitner (3) Neural Latency / Elena Pedroche-Sánchez (ES) artist, Pablo Galindo Serrano (ES) artist, Rosa Blanca Anguita (ES) engineer; Inspiring scientist- Jorge Tirado Caballero (ES) neurosurgeon and researcher, Photo- Miguel Mendonza-Malpartida (4) Prix Ars Electronica Award Ceremony, Photo- tom mesic (5) ars_electronica2 (6) Dystopia Land _ Etsuko Ichihara (JP), Civic Creative Base Tokyo [CCBT] (JP), Photo- Ayami Kawashima (7) Bacteria cloud of clouds _ Natalia Rivera (CO), Photo- Natalia Rivera (8) Organism + Excitable Chaos, Navid Navab, Garnet Willis, Photo- vog.photo

 

 

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Stills of PEACE

Par : Arshake
4 juillet 2025 à 13:24

Presentata a Pescara in anteprima per la stampa e i partner, il programma della Edizione XII della storica Rassegna Internazionale di Arte e Cultura contemporanea Stills of PEACE, promossa dalla Fondazione Aria. Dal 5 luglio al 7 settembre Stills of PEACE, in collaborazione con i Comuni di Atri e Pescara, promuove un dialogo fra Italia e Colombia, grazie al linguaggio dell’arte contemporanea. Dopo i saluti di benvenuto del Presidente La Rocca, il neo Presidente della Fondazione Aria, l’imprenditore Giulio Caso, ha confermato la volontà di conoscere e valorizzare l’insieme di tradizioni di un Paese ricco di influenze indigene e coloniali, geograficamente molto distante da noi, ma fortemente in accordo rispetto a valori essenziali quali famiglia, casa e amicizia. La pluralità di popoli che abita la Colombia costituisce un esempio significativo di complessità, in una condivisione e coesistenza sociale e antropologica.

Quest’anno abbiamo scelto di rivolgere lo sguardo alla Colombia, Paese simbolo mondiale di biodiversità, per indagare un tema urgente e universale: il Futuro – ha dichiarato la Direttrice Artistica e Head of Curator di Stills of Peace, Giovanna Dello Iacono. Global Future è un manifesto che sancisce il diritto di tutti di pensare con rinnovata fiducia al proprio avvenire e si lega idealmente allo slogan Paz con la Naturaleza (Pace con la Natura), coniato in occasione della XVI Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità (COP16), ospitata proprio a Cali in Colombia, cuore di una delle regioni più ricche di biodiversità al mondo.

I curatori hanno poi introdotto il lavoro svolto per ciascuna delle quattro mostre previste in questa Edizione, che sarà inaugurata con una tre giorni di eventi fra Atri e Pescara: la ‘Ma.Co. / Maratona del Contemporaneo’, in programma dal 5 al 7 luglio.

Le Cisterne e le Sale di Palazzo Acquaviva di Atri ospiteranno la mostra “Global Future” curata da Giovanna Dello Iacono e Maria Letizia Paiato, con protagonisti Lorenzo Aceto, Aycoobo, Chiara Calore, Rudy Cremonini, Federica Giulianini, Pietro Moretti, Matteo Montani, Mariangela Levita, Luz Lizarazo, Giovanni Paolo Randazzo Mora, Alejandro Sánchez Suárez, María Alejandra Torres, artisti di generazioni diverse ma con una grande spiritualità, che si rapportano attraverso il mezzo pittorico per arrivare alle persone.

Sempre nelle Cisterne Romane di Palazzo Acquaviva, la mostra “Generazione dalla luce” di Juan Eugenio Ochoa, il duo Mozzarella Light (Giulia Ciappi – Marco Frassinelli), Paolo Scirpa, Natalia Triviño Lozano, curata da Marta Michelacci e Antonio Zimarino, che sottolinea quanto sia la luce a definire la struttura architettonica della sede espositiva, in cui si distribuisce in modo particolare e articolato, scoprendo angoli strutturali sempre diversi. Gli artisti lavorano proprio su questo binomio spazio/luce, con sensibilità diverse dell’elemento luminoso che permette di cambiare prospettiva nella percezione.

A Pescara invece la mostra “Forgotten People” della fotografa Luz Elena Castro, ospitata presso lo spazio zerozerosullivellodelmare, e curata da Paolo Dell’Elce, che la racconta come un percorso di conoscenza e incontro dell’umano che forse incontriamo meno, la rappresentazione di un individuo debole, che cerca un riscatto per la propria necessità di esistere e di trovare una sua dignità.

YAG/Garage ospita poi la collettiva Stills of Peace for Young con le opere di Daniele Di Girolamo McManu Espinosa, Martina Marini Misterioso e Lalula Vivenzi Carrasco, curata da Cecilia Buccioni, Giovanna Dello Iacono e Maria Letizia Paiato. Le ricerche dei quattro giovani protagonisti sono legate al tema della Rassegna attraverso soggetti politici, sociali e introspettivi, resi attraverso linguaggi concettuali.

Il Cortile di Palazzo Acquaviva di Atri ospiterà la consueta rassegna cinematografica Cine Colombia a cura di P. Federico Ibargüen Ruiz, con 6 appuntamenti dal 7 luglio al 1 settembre con proiezioni in lingua originale sottotitolate in italiano. Altra novità del 2025, Stills Story, un ciclo di 4 incontri dedicate alla letteratura colombiana contemporanea a cura di Giuliana De Petris, che si terranno nello stesso Cortile il 7 luglio alle 18.30 mentre il 17 luglio, il 28 agosto e il 4 settembre alle 21.

Quest’anno Stills of Peace riflette la sua pluralità molteplice anche nell’immagine-manifesto, concepita ad hoc dall’artista, designer e direttore creativo, Stefano Chiassai: cuori, farfalle, fiori e simboli cartografici si intrecciano con i riferimenti testuali, frammenti visivi che evocano la biodiversità, l’incontro tra mondi, l’estetica quotidiana come gesto politico. Il manifesto diventa così sia rappresentazione visiva, sia azione simbolica: un richiamo collettivo a “fermarsi per osservare”, “immaginare per costruire”, “incontrarsi per trasformare”.

(dal comunicato stampa)

Stills of Peace and Everyday Life, direzione artistica a cura di Giovanna dello Iacono,  Atri-Te, Pescara, 05.07 – 07.09.2025
Anche per l’edizione 2025, il progetto gode del Patrocinio dell’Ambasciata della Colombia in Italia, dell’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo, del Consiglio Regionale, dei Comuni di Atri e Pescara, dell’Instituto Cervantes di Roma, del Centro per il Libro e la Lettura (CEPELL), della Società Dante Alighieri e dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.

 

immagini: (cover-1) Luz Lizarazo, «Mi cuerpo dice la verdad (My Body Speaks the Truth)», 2023 (presentato nell’ambito della mostra «Global Future», photo credit Niko Jacob (2) Paolo Scirpa, Espansione e traslazione, 1984, photo credit Archivio Paolo Scirpa, presentato  nella mostra «Per una generazione della luce» (3) Luz Elena Castro, «Desalojos en Guayaquil, Medellin», photo credit Luz Elena Castro, presentato nell’ambito della mostra «Forgotten People» (4) Lalula Vivenzi, «Woman Power | Maria Lai», 2025, photo credit © Marianne Sin-Pfaltzer, Archivio Ilisso, presentato nell’ambito della mostra «Stills of Peace for young».

Programma

MA.CO. / Marathon of the Contemporary, July 5, 6 p.m. / Atri (TE)
Courtyard of Palazzo Acquaviva – Opening of Stills of Peace
Cisterns and Halls of Palazzo Acquaviva – Opening of the exhibitions Global FUTURE, curated by Giovanna Dello Iacono and Maria Letizia Paiato, and Generation from the Light, curated by Marta Michelacci and Anton Giulio Zimarino
July 6, 6 p.m. / Pescara, s.l.m. 00 – zerozerosullivellodelmare – Opening of the exhibition Forgotten People, curated by Paolo Dell’Elce
YAG/Garage – Opening of Stills of Peace for Young, curated by Cecilia Buccioni, Giovanna Dello Iacono, and Maria Letizia Paiato
July 7, 6 p.m. / Atri (TE), Courtyard of Palazzo Acquaviva / Atri (TE)
6:00 PM – First event of Stills Story, curated by Giuliana De Petris – A conversation with writer Alberto Bile Spadaccini and presentation of the book In Colombia with Gabriel García Márquez. Without Gravity and the book “The Risks of the Body” of María Ospina Pizano, edited by Edicola Ediciones.
9:00 PM – First event of Cine Colombia, curated by Fr. Federico Ibargüen Ruiz – Screening of the short film La Sixtina (2022) by Juan Camilo Fonnegra and the feature film Cuando las Aguas se Juntan (2023) by Margarita Martínez

 

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Videocittà 2025

Par : Arshake
30 juin 2025 à 17:57

Dal 3 al 6 luglio, negli spazi del Gazometro, torna per la sua VIII edizione Videocittà, il Festival della Visione e della Cultura Digitale, ideato da Francesco Rutelli e la direzione creativa di Francesco Dobrovich. 

Per l’opening di giovedì 3 luglio, in scena l’anteprima italiana di Onirica () live dei fuse*, che tornano al festival dopo l’installazione site specific luna somnium del 2022. In questa occasione, presentano una performance che esplora la percezione del corpo nel regno dei sogni, generata in tempo reale tramite l’interazione tra performer e intelligenza artificiale.

Con un giorno in più di programmazione rispetto alle edizioni precedenti, l’area di archeologia industriale più estesa d’Europa, il Gazometro di Roma, diventa ancora una volta un polo di innovazione culturale e si prepara ad accogliere quattro giorni di maestose installazioni, videoarte, video mapping, esperienze immersive, music audiovisual shows, talk e AV experiences, guardando già ai linguaggi di domani.

Videocittà è un osservatorio aperto che promuove l’eccellenza dell’audiovisivo e della comunicazione digitale, dando visibilità alle forme più avanzate di produzione e creatività. Dal 2018, il festival ha ampliato la sua portata internazionale, accogliendo oltre 550 artisti, tra cui Premi Oscar e vincitori del Leone d’Oro e d’Argento alla Biennale di Venezia. Videocittà è anche un laboratorio per talenti emergenti, molti dei quali, partendo da prime italiane, hanno raggiunto una fama internazionale. L’edizione 2025 celebra l’800° anniversario del Cantico delle Creature di San Francesco e si concentra sul Sole come simbolo di vita, luce, energia. Un tema che si riflette nel lavoro degli artisti coinvolti che esplorano il rapporto tra sostenibilità, ambiente e innovazione digitale.

Con oltre 22.000 presenze nel 2024 e un aumento del 150% nelle vendite dei biglietti nelle ultime edizioni, l’edizione 2025 ha già registrato il sold out dei full pass early bird. L’evento accoglierà un pubblico sempre più vasto, senza limiti d’età.

Con Eni come Main Partner, il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e con il supporto della Regione Lazio e la media partnership di Rai, l’edizione 2025 conclude la quadrilogia sul rapporto tra uomo e natura, dopo l’elemento lunare (2022), la Terra (2023) e la Galassia (2024).

L’attrazione di principale del Festival sarà, come di consueto, la grande installazione site specific che avvolgerà il Gazometro G4. Per l’edizione 2025, l’intervento sul monumento simbolo della Roma Contemporanea avrà come titolo Solar e sarà affidata all’artista romano, di fama internazionale, Quayola. Con Solar, il Gazometro si accende di una luce nuova e potente, celebrando il Sole come fonte primaria di vita, energia e trasformazione. Realizzata da Eni, curata da Videocittà in collaborazione con The Bentway Toronto, con la produzione esecutiva di Eventi Italiani, Solar è ispirata al fenomeno ottico dei raggi crepuscolari, e riproduce un ciclo infinito di albe e tramonti digitali: la luce diventa materia viva, scolpisce il buio e modella lo spazio.

Eni, anche quest’anno, aprirà dunque le porte del Complesso del Gazometro Ostiense, sede del Distretto di Innovazione Tecnologica ROAD e della Scuola di Impresa Joule. La lunga collaborazione con Videocittà si fonda sulla condivisione dei valori e temi proposti dalla manifestazione, che rispecchiano la strategia dell’Azienda. All’interno di questa location, l’innovazione e la cultura diventano quindi una narrazione congiunta tra Eni e il festival. Ed è proprio questa condivisione che consente ad Eni, attraverso Solar, di raccontare come energie diverse diventino un’energia unica in un processo di trasformazione continua: le sue società, infatti, lavorano insieme per creare un ecosistema integrato di soluzioni complementari, con l’obiettivo di generare un impatto positivo e duraturo e ridisegnare il futuro dell’energia. 

Tra le novità, quest’anno i visitatori potranno scegliere una fascia oraria per visitare l’installazione con l’obbligo di presentarsi 15 minuti prima. I biglietti Plus e Plus Backstage offrono accesso illimitato e salta fila. (Per dettagli su biglietti e abbonamenti su Videocittà.com)

I MUSIC AUDIO VISUAL SHOWS, curati da Michele Lotti, coinvolgono artisti il cui linguaggio è strettamente legato all’audiovisivo: un’alternanza di ospiti affermati e nuove promesse internazionali e nazionali, confermano anche nel 2025 la visione innovativa di Videocittà.

(dal comunicato stampa)

Vedi il programma completo e aggiornato sul sito di Videocittà. Festival della Visione e della Cultura Digitale, Gazometro, 3-6 luglio, 2025, Roma. Clicca qui per info e biglietti
Crediti: Francesco Rutelli (Presidente); Walter Ventura (Amministratore Delegato); Francesca Medolago Albani (Consigliere di Amministrazione); Francesco Dobrovich (Direttore Creativo); Fabio Iorfida (Direttore Amministrativo); Giulia Funari (Organizzazione Generale); Vincenzo Donnamaria (Consulente Strategico); Elena Giacomin (Relazioni Istituzionali); Lucia Leoni (Segreteria di Presidenza); Guido Pietro Airoldi (International Development and Partnerships); Michele Lotti (Curatore); Anna Lea Antolini (Curatrice); Damiana Leoni (Curatrice Videoarte); Rä di Martino (Curatrice Videoarte); Cristina Spinelli (Head of Marketing); Elena Seno (Communication Manager); Marine Leriche (Art Director) Arch. Filippo Mattia Dobrovich (Design Manager); Daniele Davino (Direzione Tecnica); Enrico Ceccarelli (Responsabile Tecnico) Arch. Antonia Caramanica (Progettazione Tecnico-amministrativa); Francesca Sulis (Hospitality); Maria Sarracino (Legal). 

immagini: (cover -1), Videcittà, Gazometro, Roma (2) Fuse (3) Quayola (4) Touchy Toy

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Volcanic Attitude 2025

Par : Arshake
24 juin 2025 à 09:19

Dal 24 al 28 giugno 2025, prende vita la quarta edizione di Volcanic Attitude, festival di cultura contemporanea, arte e scienza che ospita artistə e scienziatə in un programma di ricerca, esplorazioni, conferenze e performance tra Napoli e le Isole Eolie. Il Festival itinerante curato e diretto da Helga Franza, Susanna Ravelli e Giulia Restifo, rinnoverà il percorso da Napoli a Vulcano, comprendendo per la prima volta anche l’isola di Stromboli.

Un viaggio attraverso quei luoghi e territori dove la materia si trasforma, l’energia si sprigiona e forze invisibili plasmano la realtà. Dalla leggerezza porosa della pomice alla densità specchiante dell’ossidiana, fino ai cicli di espansione e contrazione della crosta terrestre e le teorie cosmologiche sulla pulsazione dell’universo, il paesaggio vulcanico permette infatti di mettere in relazione le ricerche di artisti e esperti provenienti da varie discipline scientifiche.

Il festival intende così riflettere sulle forze invisibili che governano la materia: il calore che si espande, la pressione che comprime, l’energia che trasforma e genera nuovi equilibri. Il magma che pulsa nelle viscere del pianeta, tramite i vulcani, attraversa la crosta terrestre e si intreccia con le nostre idee, intuizioni e visioni. Volcanic Attitude 2025 invita in questo modo a percepire la trasformazione per sintonizzarsi con le frequenze della Terra e lasciarsi attraversare dall’energia magmatica del cambiamento.

L’edizione 2025 si apre il 24 giugno nel centro della città di Napoli, con  la visita al Real Museo Mineralogico a cura delle direttrice tecnica del museo Carmela Petti, per poi raggiungere a piedi la sede di CASA (Centro delle Arti della Scena e dell’Audiovisivo) e assistere alla proiezione del film Shaken Grounds Shifting Skies, del collettivo artistico Shaken Grounds e al talk di Valerio Acocella, Vulcanologo di UniRoma3. Segue poi l’imbarco verso le Eolie a bordo del traghetto Laurana su cui sarà possibile assistere all’installazione Inviolability of Female Body, Gran Pavese dell’artista Margherita Morgantin e allo screening del film Stromboli (1992) di Roman Signer e Stefan Rohner.

Il 25 all’alba vede la performance di Roman Signer Aktion mit Stiefel – Action with Boots sull’isola di Stromboli. L’arrivo a Vulcano è previsto in mattinata, mentre la sera avviene il talk MagneticaMagmatica con le artiste Federica Di Carlo e Margherita Morgantin, insieme al vulcanologo Francesco Sortino.

La giornata del 26 sarà scandita la mattina dalla performance Aktion mit Pfanne – Action with Pan di Roman Signer e dal talk Rocks, Stones and Sea inhabits nel pomeriggio con gli artisti Francesco Cavaliere e Luca Trevisani, assieme al naturalista Pietro Lo Cascio. Seguono poi le performance Subaquea Sleep di Francesco Cavaliere e l’azione Fender Bender di Luca Trevisani.

La mattina del 27 comprende la visita al centro INGV, ente patrocinatore del festival, con il vulcanologo Francesco Sortino e il talk Wandering Volcanoes, con gli artisti e artista Rachele Maestrello, Luca Trevisani e Alessandro Manfrin. Il pomeriggio verrà attivata la meditazione Anemoscopio (variabili 3, sul vulcano) di Margherita Morgantin e la performance Heat and Solitude tra l’artista Federica Di Carlo e il vulcanologo Francesco Sortino.

Il festival si chiude con la serata Volcanic dancing il 27, con festeggiamenti e danze sulla spiaggia e con il coffe table la mattina del 28 assieme ad artistə, scienziatə e partecipanti al festival.

(dal comunicato stampa)

 Volcanic Attitude 2025, Vesuvio – Stromboli – Vulcano, 24 – 18.06.2025
Volcanic Attitude 2025 è organizzato e curato da Helga Franza, Susanna Ravelli, Giulia Restifo. E’ realizzato da Fondazione Arthur Cravan, Centro Itard Lombardia e That’s Contemporary. Volcanic Attitude è realizzato grazie al sostegno di Regione Siciliana Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo e Pro Helvetia. Main sponsor Siremar – Caronte & Tourist. Partner: Les Sables Noirs Hotel & Spa. Sponsor: Therasia Resort. Con il patrocinio del Comune di Lipari e dell’INGV.  Tra i partner culturali e territoriali che cooperano alla realizzazione del Festival: il Museo Mineralogico e CASA Centro delle Arti della Scena e dell’Audiovisivo a Napoli, Il Malandrino a Stromboli, Nesos Trecking&Natura, Hotel I Mari del Sud, Hotel Garden e  Hotel Orsa Maggiore a Vulcano. 

immagini (cover 1) Volcanic Attitude, Festival di Arte Contemporanea, Poster (2) Federica Di Carlo, «Heat & Solitude», 2025

 

 

 

 

 

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TANZ MIT! – Dance Festival

28 juin 2025 à 22:39
TANZ MIT! - Dance Festival

We want to celebrate the world of dance as a representative of Berlin’s cultural diversity with performances, experience workshops, hands-on events and discussion groups for FREE and create an inclusive space. Where: Potsdamer Platz, Berlin, Germany When: 28.08.2025 – 13.09.2025 You wanna try out something new, you created? You wanna inspire, connect or …just enjoy?Register […]

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DOMO Dance Festival 2025, Mexico

22 juin 2025 à 21:44
DOMO Dance Festival 2025, Mexico

DOMO Dance Festival is a one-of-a-kind event that has been celebrating movement since 2017.It offers an inspiring space to expand your artistry, deeply connect with a passionate community, and immerse yourself in an unforgettable cultural experience. Where: Mexico, Hacienda El Tular, Morelos. When: 15-21 December 2025 Deadline for applications: December 5th 2025 2 hours from […]

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Contact Impro Ibiza Festival

26 mai 2025 à 15:50
Contact Impro Ibiza Festival

6 intensive days to deepen your Contact Improvisation practice and share a time in the nature by the sea. On our beloved island of Ibiza, just 5 minutes from Cala Leña with stunning views, we will host 4 intensives, along with spaces for jams, talks, somatic practices, and open sessions for exploration proposals. Where: Ibiza, […]

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CORA Dance Festival

20 mai 2025 à 14:51
CORA Dance Festival

Cora Dance Festival 2025 – Intensive Workshops + Performance Opportunities in Southern Italy. Where: Taranto, Italy When: August 18 to September 3 Deadline for applications: 05.08.2025 Join us for a unique international dance experience by the sea, where high-level training meets creative exchange and artistic visibility. 73 hours of Intensive workshops led by some of […]

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World Dance Movement – The International Festival

19 avril 2025 à 13:59
World Dance Movement - The International Festival

World Dance Movement – The International Festival builds connections between dance and diverse cultures that inspire and transform dancers around the world. Where: Castellana Grotte (BA), Puglia, Italy When: July 3-19, 2025 World Dance Movement – The International Festival builds connections between dance and diverse cultures that inspire and transform dancers around the world. JOIN […]

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International Dance Festival New Orleans

4 avril 2025 à 01:01
International Dance Festival New Orleans

Open call for international contemporary dance performances at the International Dance Festival New Orleans. Where: New Orleans, USA When: Sept 4-7, 2025 Deadline for applications: April 15, 2025 **Open Call for International Dance Artists: Perform at IDFNOLA 2025** The International Dance Festival New Orleans (IDFNOLA.com) is excited to invite international (non-USA) dance artists and performance […]

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onCe Instant Composition Festival Freiburg 2025

31 mars 2025 à 16:37
onCe Instant Composition Festival Freiburg 2025

A rare opportunity to experience the pure creative power of the moment through instant composition! Where: E-Werk and SÜDUFER, Freiburg im Breisgau, Germany When: 20. – 25.05.2025 Deadline for applications: Sunday 11.05.2025 The instant composition Festival Freiburg lets you experience a series of unique moments and works that are unpredictable in their content, atmosphere and […]

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Application for 2025 International Art Exchange – Holland Dance Week

22 mars 2025 à 09:41
Application for 2025 International Art Exchange - Holland Dance Week

“This could be a turning point in your dance career, offering a comprehensive expansion of your dance horizons within just one week.” In order to enable more Chinese dancers to participate in wonderful international events, the “RIDCC (Rotterdam International duet Choreography Competition)” and the “International Art Information Platform (IAIP)” have jointly launched the “International Art Exchange – Holland Dance Week” project. […]

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One Is Not Enough Performance With Nita Little

12 mars 2025 à 21:00
One Is Not Enough Performance With Nita Little

With a focus on practices of physical attention developed from Contact Improv and explored in the Ensemble Dancing setting, this 35 minute dance driven project engages actions of trance in finding, organizing, and creating new modes of physical attention and communication – defining the human by our relational practices of intelligence. Where: WildHeart, Walkill, NY, […]

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Moving Up: Conference For Dance In Early Childhood Cultural Education

11 mars 2025 à 21:29
Moving Up: Conference For Dance In Early Childhood Cultural Education

The conference is dedicated to the artistic dimension of dance for preschool children and offers a multifaceted platform for ideas and inspiration regarding the unique opportunities and challenges in this field. Where: Kümnstler*innenhaus Mousonturm, Frankfurt, Germany When: March 21st and March 22nd, 2025 Deadline for applications: until the day of the conference With lectures, workshops, […]

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Let’s Dance International Frontiers Festival

18 février 2025 à 20:16
Let's Dance International Frontiers Festival

Let’s Dance International Frontiers 2025 (LDIF25) returns for the festival’s fifteenth edition. Where: Leicester, United Kingdom When: 29 April – 17 May 2025 Let’s Dance International Frontiers (LDIF) is a vibrant and dynamic annual dance festival that launches each year on 29 April, coinciding with International Dance Day.  At its core, LDIF is dedicated to celebrating the art of dance while also pushing the boundaries of artistic expression and cultural discourse.  The festival offers […]

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Solo & Contact Improvisation Tyrol Festival

6 février 2025 à 10:34
Solo & Contact Improvisation Tyrol Festival

Our Solo & Contact Improvisation Festival, set in the breathtaking Alpine region, offers dance classes, lectures on history, open talks, teacher performances, live music jams, and a vibrant platform to connect with inspiring people. Where: Künstlerhaus-Bühsenhausen, Innsbruck, Austria When: August 6 – 14, 2025 Early bird – April 30; Second phase – July 25 The 7th Edition of the Solo & CI Tyrol Festival.This […]

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VIDEOCITTÀ Awards 2024

Par : Arshake
21 décembre 2024 à 10:15

Da diversi anni a Roma, Il festival VIDEOCITTÀ, ideato da Francesco Rutelli e diretto da Francesco Dobrovich,  si pone come osservatorio audiovisivo, includendo anche nomi della musica elettronica, talk sui new media e installazioni immersive. Ponendosi tra cultura e intrattenimento da qualche anno questo grande evento è ospitato nel suggestivo spazio di archeologia industriale del Gazometro di Roma.

Ora, chiusa a settembre l’edizione 2024 che ha presentato il lavoro di oltre 500 artisti, Videocittà ha proseguito il 14 dicembre con l’assegnazione del Videocittà Awards, al Palazzo dei Congressi di Roma, con la conduzione del giornalista e critico d’arte Nicolas Ballario e della content creator Momoka Banana.

Federica Di Pietrantonio (categoria: video arte), l’artista multimediale e fisico Riccardo Giovinetto (categoria: AV Performance),la content creator Margherita Paiano (categoria: Creator), gli studi new media Onda Studio (categoria: Immersive Experience), e Machine Zero (categoria:Next). Margherita Landi ha ottenuto la menzione speciale.

In una sala gremita, la cerimonia è stata accompagnata dalla performance live audiovisiva “SHIRO” dei Nonotak, duo fondato nel 2011 dall’artista visiva Noemi Schipfer e dall’artista del suono e della luce Takami Nakamoto, gioco di sovrapposizioni di ombre, luci e musica techno attraverso quattro schermi semi-trasparenti e i corpi degli artisti.

All’interno del foyer dell’arte è stato possibile fare esperienza di ODE corporis, la prima esperienza in VR del Teatro dell’Opera di Roma, ideata e curata da Anna Lea Antolini con Giuliano Danieli per la regia di Guido Geminiani. Prodotto dal Teatro dell’ Opera di Roma in collaborazione con Videocittà, si tratta di un viaggio attraverso il corpo, negli spazi noti e meno noti, accessibili e inaccessibili del Teatro Costanzi e del suo laboratorio scenografico, i Cerchi. La serata si è conclusa con il DJ set di Efee

I videocittà Awards sono organizzati da Videocittà, il festival ideato da Francesco Rutelli con la direzione creativa di Francesco Dobrovich, in coproduzione con EUR SpA nell’ambito della rassegna EURCULTURE 2024/25, e grazie allo sponsor partner Ploom.

I premi di questa edizione sono stati consegnati da: Lorenza Lei, Responsabile Cinema Regione Lazio, Silvia Scozzese, Vicesindaco e Assessore al Bilancio Roma Capitale, Dardust, pianista, compositore e produttore, Laura Negrini, Direttrice IED Roma.

Videocittà Awards, 2024

 immagini: (cover 1)  Nonotak (2) Vincitori Premio Videocittà (3) ODE corporis, esperienza in VR 360° (4) Videocittà Awards Cerimony

 

 

 

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Fotonica 2024

Par : Arshake
16 décembre 2024 à 22:05

Con installazioni, performance audio-video live, musica elettronica, video mapping, workshop, residenze artistiche e simposi, Fotonica si divide tra l’Accademia d’Ungheria a Roma e il quartiere Alessandrino in una location avveniristica di ultima generazione: il Chromosphere Dome, un’enorme cupola, solitamente utilizzata in campo astronomico e in particolare nei planetari, che avvolge il pubblico con suoni e immagini da ogni direzione, garantendogli una reale quanto rara esperienza immersiva a 360 gradi.

Fiore all’occhiello di FOTONICA i live audio video di otto artisti di fama internazionale aprono e chiudono il Festival: Lydia Yakonowsky (Canada), VJ Spetto (Brasile), Ployz (Germania) Monocolor (Austria), Damiano Simoncini | Levi & Cristina Angeloro (Italia) Kati Katona (Ungheria), Milian Mori (Svizzera), Touchy Toy Collective (Italia) Konx-om-Pax (Uk).

Dal 13 al 21 dicembre, tutti i giorni dalle 11 alle 17, nel Chromosphere Dome si susseguiranno le opere video dedicate a bambini e bambine. Dalle 17 in poi, l’esterno della cupola ospita i video mapping di artisti come DeRe dal Michigan e i lavori finali delle residenze artistiche e dei workshop per adulti e bambini a cura di Naba, FLxER e Fusolab, mentre all’interno della cupola, parallelamente, saranno proiettate le opere video di artisti internazionali: dal Giappone Yuri Urano e Manami Sakamoto, dalla Cina Te-Hsing Lu e Calvin Sin, dalla Polonia Ari Dykier, dalla Germania Sergey Prokofyev, dalla Grecia e dal Regno Unito Uncharted limbo Collective, e infine dalla Francia Milkorova, Sandrine Deumier, François Vautier, Flore e Sébastien Labrunie.

Fotonica ha inaugurato venerdì 13 dicembre all’Accademia d’Ungheria in Roma con Modulator V3, installazione del celebre artista ungherese Dávid Ariel Szauder, ispirata all’iconico “Light Prop for an Electric Stage” (1930) della figura di spicco della Bauhaus László Moholy-Nagy.

L’opera concepita da László Moholy-Nagy e progettata dall’architetto István Sebők era originariamente intesa come un “dispositivo sperimentale per la pittura della luce”. Attingendo al prototipo originale Szauder ha creato una performance interattiva arricchita da un’esperienza uditiva che risponde all’ambiente di luci e ombre creato dal movimento della scultura.

Il Festival ha proseguito, e prosegue ancora, tra Accademia di Ungheria e il Chromosphere Dome fino al 21 dicembre, 2024 con eventi di live performance, incontri e workshop. Consultate qui il sito per il calendario aggiornato degli eventi e per i biglietti.

Fotonica Festival, Accademia di Ungheria e Chromosphere Dome (quartiere Alessandrino), Roma, 13.12 – 21.12.2024
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2024 – 2025”, realizzato in collaborazione con SIAE e con il sostegno della Comunità Europea – Creative Europe. FOTONICA è prodotto da Flyer srl, che nel 2004 ha dato vita a LPM Live Performers Meeting, il più grande evento del settore, giunto alla sua venticinquesima edizione. Il Festival fa parte del network AVnode, una rete internazionale con oltre 60 membri che promuovono più di 200 progetti tra festival, meeting e workshop.
immagini: (cover 1) MONOCOLOR, Entangled Structures (2) Kati Katona, Continuum (3) Touchy Toy Collective

 

 

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International Contact Improvisation Festival En Provence Spring – 12-18 April 2025 – Rustrel – 12th Edition

16 décembre 2024 à 20:06
International Contact Improvisation Festival En Provence Spring - 12-18 April 2025 - Rustrel - 12th Edition

Contact Improvisation Festival in the French Province – A unique opportunity of immersion for 7 days and for 35 participants, to experience an exploration of dance and movement with quality workshops, jams, live music and many other proposals to share. Where: Rustrel, France When: 12-18 April 2025 Deadline for applications: 12 April 2025 12th edition of the Festival of Contact Improvisation in the […]

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Practice Research Symposium: Bodies, Feminisms, Messiness

16 décembre 2024 à 11:48
Practice Research Symposium: Bodies, Feminisms, Messiness

A two day event bringing together artists and academics to share practice research from multiple disciplines: music, dance, literature, film and sculpture. Where: Goldsmiths University of London & The Lab, Royal Birmingham Conservatoire, UK When: 4th February / 6th February 2025 A two day event bringing together artists and academics to share practice research from […]

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12.ance Festival 2024

17 novembre 2024 à 10:09
12.ance Festival 2024

Dance festival in Singapore held every December. Sharing the knowledge and spirit of dance and movement through contemporary dance. Where: Singapore When: 30 November 2024 – 15 December 2024 Deadline for applications: 30 November 2024 In 12.ance 2024, let us refocus our attention on non-verbal communication through movement as we return to the fundamental motivations that drive us to move—to sense, to connect, […]

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Stretch Dance Conference & Showcase 2024

4 novembre 2024 à 21:50
Stretch Dance Conference & Showcase 2024

Stretch, conference, showcase and networking event for the dance sector is back on 22 November 2024 at Chisenhale Dance Space, London. Where: Chisenhale Dance Space, London, United Kingdom When: Friday, 22 November 2024 Deadline for applications: Friday, 22 November 2024 Stretch Dance Conference & Showcase • 22 November 2024 • London, United Kingdom “Wonderful, enlightening, informative and kind”– Feedback from Stretch 2023 – Welcome […]

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Partner Dance International Festival 2025 Berlin

10 décembre 2024 à 22:22
Partner Dance International Festival 2025 // Berlin

With David Zambrano, Shifu Ash, Aric Master, Abhilash Ningappa, Vega Luukkonen, Hugh Stanier & Narendra Patil. Where: Eden Studios Dock 11, Berlin, Germany When: 17th – 22nd June 2025 Deadline for applications: Super Early Bird is available till 1st Feb’25. (The registration will be opened once this open call is published and until the 45 participants are […]

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Lens Dans – Video Dance and Live Performance Festival

6 septembre 2024 à 09:07
Lens Dans - Video Dance and Live Performance Festival

Lens Dans is a Video Dance Festival aimed at promoting, cultivating, and celebrating video dance projects from various artists, disciplines, and backgrounds! Where: Barcelona, Spain & Brussels, Belgium When: 8th & 9th of November 2024 Deadline for applications: 30th September 2024 Lens Dans offers screenings of pre-selected video dance projects from our competition, live shows, workshops, conferences, open mic…AND MUCH MORE! The first edition took place in  La Vallée, Brussels the […]

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Kinissis International Contemporary Dance Festival | Chile

24 août 2024 à 20:02
Kinissis International Contemporary Dance Festival | Chile

Join us at the Kinissis International Contemporary Dance Festival 2025, an immersive week of technical training, cultural exchange, and international artistic collaboration. Experience 37 hours of seminars by globally renowned artists and 10 hours of complementary activities. Secure your spot and explore contemporary dance in Santiago, Chile this January. Where: Santiago de Chile, Chile When: From Sa 11th untill Sa 18th, January 2025 Deadline for applications: […]

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DOMO Dance Festival 2024

28 juillet 2024 à 08:10
DOMO Dance Festival 2024

DOMO Dance Festival is a unique event that celebrates Movement since 2017. Where: Morelos State, about 2 hours from Mexico City When: From December 16 to December 22, 2024. Deadline for applications: December 6th, 2024. Artists from all over Mexico and the world get together to share one week of Professional Classes, Creative Labs, Community Projects and Performing Arts Festival in an […]

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Belfast International Ballet Festival

6 juillet 2024 à 09:52
Belfast International Ballet Festival

International Ballet Festival in Belfast with Ballet and Contemporary Dance Masterclasses, Galas, and industry events. Where: Belfast, Northern Ireland When: 5th -10th of August 2024 High Points, a leading Northern Ireland Youth Ballet Company based in Belfast will this year host Belfast International Ballet Festival across 6 days in the city.  The Festival, which celebrates local and international dance, will bring masterclasses alongside performances, and welcome guest teachers and dancers from across the world […]

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Dance Days Chania 2024

17 juin 2024 à 17:21
Dance Days Chania 2024

The International Contemporary Dance Festival “Dance Days Chania” continues its dynamic trajectory, celebrating its 14th edition. Where: Chania, Crete, Greece When: 20.07 – 31.07.2024 Dance Days Chania continues its dynamic trajectory, celebrating its 14th edition. In a landmark year and despite the challenges, it remains consistent in its social character, and cultivates ground for creative shifts and fruitful artistic dialogues. In a welcoming […]

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International Contact Improvisation Festival En Provence Summer – 20-26 July 2024 – Rustrel – 10th Edition

International Contact Improvisation Festival En Provence Summer - 20-26 July 2024 - Rustrel - 10th Edition

Contact Improvisation, Axis Syllabus, Workshops, Jams, Underscore, Live music, Nature. 7 days & 35 participants, all in one of the most beautiful villages in France. Where: Rustrel (The French Province) When: 20-26 July 2024 Deadline for applications: 19 July 2024 International Contact Improvisation Festival En Provence Spring – 20-26 July 2024 – Rustrel – 10th Edition 10th edition of the Festival de Danse Contact Improvisation de la Provence, […]

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