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KOR’SIA al Romaeuropa Festival

20 octobre 2025 à 21:36

Nella costellazione della performance contemporanea, Simulacro del collettivo KOR’SIA si impone come una delle esperienze più radicali e ipnotiche degli ultimi anni. Presentato al Romaeuropa Festival e alla Biennale Danza 2025, lo spettacolo, firmato da Antonio de Rosa e Mattia Russo, con la drammaturgia di Agnès López-Río, è un attraversamento dello sguardo, una meditazione reale e virtuale sul corpo, biologico ed espanso, e sull’immagine nell’epoca della simulazione.
Non può definirsi come un racconto ma piuttosto un’esperienza totale, immersiva che avvolge lo spettatore in un campo percettivo dove la materia viva e la materia mediale si confondono, fino a diventare indiscernibili.
In Simulacro, il corpo non è un solo medium della danza: è un’interfaccia, una soglia, un rito dissolto nelle reti e nella loro permanenza volatile.

KOR’SIA costruisce uno spazio in cui luce, proiezioni, video e suono agiscono come membrane sensoriali, attraversando i performer e dissolvendone i contorni. La scena diventa organismo: non rappresenta, ma reagisce. Ogni movimento si propaga nello spazio come dato e come emozione, come codice e come respiro. La multimedialità performativa è il vero linguaggio di programmazione dello spettacolo. L’immagine abita ed invade la danza: la genera, la disturba, la prolunga. Contemporaneamente, in una osmosi sorprendente, la luce  seziona i corpi come un bisturi ottico; il suono prende la forma di architettura invisibile del visibile, struttura effimera della radicalità dei corpi in movimento. In questo equilibrio instabile tra carne e proiezione, Simulacro interroga la presenza e la sua copia, il gesto e la sua traduzione digitale, la realtà e il suo doppio. La tecnologia non è dispositivo freddo, ma materia sensibile, capace di generare flussi di dati, di sensazioni, di percezioni, di movimenti.
L’elettronico diventa epidermico: luce e video aderiscono alla pelle, il movimento diventa pixel, il corpo si fa spazio di proiezione, il suono rete tangibile. La multimedialità svela la fragilità, la sua vocazione all’instabilità e al riflesso. Simulacro mette in scena la crisi della percezione. Gli interpreti emergono e si dissolvono come presenze digitali, apparizioni che scivolano nel flusso visivo di un sogno elettronico. Lo spettatore è immerso in una soglia percettiva dove ogni figura sembra essere insieme viva e artificiale. In questa ambiguità , dove la carne vibra con la luce e la luce sembra sudare, nasce la forza poetica del lavoro: una riflessione fisica sull’irrealtà, sulla liminalità virtuale, sulla finzione come condizione esistenziale. La performance di de Rosa e Russo è anche un gesto politico: un atto di resistenza del corpo dentro l’eccesso visivo e accumulativo della contemporaneità.

Nell’epoca in cui tutto può essere simulato, Simulacro restituisce al corpo la sua potenza originaria: quella di un essere fragile, imperfetto, fallibile, non programmabile.
La danza diventa una forma di sopravvivenza dell’esperienza, un rito per ritrovare dentro la moltiplicazione delle immagini una presenza autentica, una possibilità di respiro.
La multimedialità performativa, per KOR’SIA è una pratica di attraversamento, un modo di interrogare la soglia dove la visione si fa corpo e il corpo diventa immagine.
Là dove l’arte incontra la tecnologia non per descriverla, ma per sentirla, per trasformarla in carne viva.

Antonio de Rosa, Mattia Russo, KOR’SIA, Romaeuropa Festival, 07-08.10.2025
Produzione: Gabriel Blanco, Paola Villegas, Andrea Mendez (Spectare) | Direzione Tecnica: Meritxell Cabanas | Coproduzione: Centro de Cultura Contemporánea Conde Duque (Madrid, Spagna), La Biennale di Venezia, Centro Nazionale di Produzione della Danza ResExtensa | Porta d’Oriente (Bari, Italia), Montpellier Danse – Agora Montpellier (Francia), Theater Freiburg (Germania) | Con il supporto di: Ministero dell’Educazione, Cultura e Sport – Governo di Spagna Comunità di Madrid, Comune di Madrid

immagini: (tutte) KOR’SIA, «Simulacro», Romaeuropa Festival

 

L'articolo KOR’SIA al Romaeuropa Festival proviene da Arshake.

Critical Fashion al Museo MACRO

Par : Arshake
28 mai 2024 à 22:53

Arshake segnala la serie di incontri su arte e moda che si svolgerà dal 5 al 7 giugno presso il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, a cura di Dobrila Denegri, con ospiti da tutto il mondo tra i più importanti curatori, designer, artisti, accademici e ricercatori nel campo della moda sperimentale.

Si parte da Linda Loppa, una delle voci più influenti nel campo della fashion education, si continua con Iris Ruisch e José Teunissen la cui attività curatoriale si è distinta attraverso l’unica biennale di moda sostenibile e inclusiva, appena inaugurata ad Arnheim. Si arriva a Yuima Nakazato, uno tra i più innovativi fashion designers del momento; per finire con teorici e fashion curators di nuova generazione come Jeppe Ugelvig e Matteo Augello. Questi sono solo alcuni dei nomi di punta di questo palinsesto che riunisce alcune delle voci più interessanti del momento.

Che cos’è la “moda critica”? Come si possono definire le sperimentazioni e le interazioni che mettono assieme moda, arte e altre discipline creative? Spesso sono stati usati diversi aggettivi come moda critica, indisciplinata, anomala; termini come “moda in senso espanso” o “transfashional”, che volevano indicare diverse relazioni concettuali e materiali che collegano la moda con diversi campi di ricerca e conoscenza.

Con questa inedita serie di conversazioni, incontri e conferenze che coinvolgono un eterogeneo gruppo di figure di spicco che, in qualità di curatori, stilisti, artisti, ricercatori o accademici si sono occupati dei fenomeni di “critical fashion”, si vuole aprire un dibattito sul futuro della moda partendo da diverse prospettive. La prima è quella che coinvolge le istituzioni educative che stanno trasformando gli approcci didattici per poter formare i creativi in grado di trasformare l’industria della moda e renderla più inclusiva, sostenibile e soprattutto più incentrata sulla figura del designer.

La seconda è quella che fornisce un approfondimento sulle esperienze curatoriali e artistiche basate sull’intersezione tra il sistema dell’arte e quello della moda.

E infine quella che si interroga sulle possibilità di maggiore interazione tra il mondo accademico, il mondo dell’arte e l’industria della moda per assicurare la maggiore visibilità, articolazione critica e una più ampia affermazione di pratiche creative che si relazionano con la moda e si definiscono “critical fashion”.

Attraverso il titolo Critical fashion: Come insegnarla? Perché comprarla?  questa serie di incontri mira ad affrontare controversie e paradossi legati a una pratica chiamata “moda critica” e al suo rapporto con le logiche di produzione e del consumo della moda. Le pratiche sperimentali, orientate verso la ricerca producono contenuti, significati e indagano le modalità alternative di concepire, creare e produrre moda. Eppure rimangono quasi sempre ai margini o al di fuori del sistema moda. A volte vengono esposti nei musei e nelle gallerie d’arte, a volte in altri ambiti “indipendenti”, e principalmente all’interno di contesti accademici ed educativi, ma non trovano quasi mai sostegno sistemico all’interno del mondo dell’arte. Quelli indipendenti sono comunque precari e i contesti educativi stanno diventando sempre più corporativi, quindi anche in quelle situazioni il sostegno è limitato.

Da dove si può partire per ripensare questi squilibri e dare più enfasi alle pratiche sperimentali, concettuali e capaci di produrre contenuti critici che mirano a dare alla moda una maggiore rilevanza culturale oltre a quella commerciale?
Questi sono i punti di partenza per tre giorni di conversazioni, dibattiti e presentazioni, per la prima volta organizzati a Roma, in un contesto museale, con una numerosa partecipazione di speakers internazionali di alto livello.

(dal comunicato stampa)

CRITICAL FASHION. Come insegnarla? Perché comprarla?, a cura di Dobrila Denegri 5 – 7 giugno 2024, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Auditorium, Via Nizza 138, 00198 Roma (gli incontri si terranno in inglese. Ingresso gratuito)
Il programma è realizzato in collaborazione con il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma e promosso da Azienda Speciale Palaexpo e Assessorato alla Cultura di Roma Capitale. In collaborazione con il Dipartimento di Studi sulla Moda, Università La Sapienza, Roma, NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, Dipartimento di Moda, Roma; Università della California, Santa Cruz e Facoltà di Design, Università di Tecnologia, Bydgoszcz, Polonia. Con il sostegno di: Ministero Federale per le Arti, la Cultura, la Funzione Pubblica e lo Sport della Repubblica d’Austria e il Forum Austriaco di Cultura Roma; Ambasciata del Belgio, Rappresentazione Generale delle Fiandre; Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi; Ambasciata di Svezia e Swedish Institute; Ambasciata Reale Norvegese a Roma; Accademia di Danimarca a Roma; Accademia Tedesca Roma Villa Massimo; e Istituto Polacco di Roma.

immagine cover: “Excuse My Dust Extended”, 2017, Christina Dörfler in Zusammenarbeit mit Mirjam Papouschek. © Mirjam Papouschek, 2019. Models: Luise Böcker, Lola Fuchs, image via

Programma (gli incontri si svolgono in inglese):
5 – 7 Giugno 2024
15:00 – 15:30 Introduzione di Dobrila Denegri e presentazione del convegno
Auditorium
15:30 – 16:30 Sessione 1: La moda critica: come insegnarla?
Auditorium
  • Linda Loppa, curatrice, opinion leader
  • Clemens Thornquist, Capo del dipartimento, Fashion Design, The Swedish School of Textiles, Università di Borås
  • Moderatore: Dobrila Denegri
17.00 – 18.00 Sessione 2: L’attivismo della moda e le sue piattaforme
Auditorium
  • Iris Ruisch, direttrice della State of Fashion
  • José Teunissen, direttrice dell’AMFI – Amsterdam Fashion Institute dell’Università di Scienze Applicate
  • Moderatore: Dobrila Denegri
18:30 – 19:00 Sessione 3: Presentazione degli interventi espositivi
Foyer
  • Unsettled Matter, Manora Auersperg in collaborazione con Natascha Unkart, Vienna
  • Excuse My Dust Series, Christina Dörfler, Vienna
19:00 – 20:00
Sala Cinema
  • Prima proiezione a Roma del video Duel di Anna-Sophie Berger, Vienna
 6 giugno 2024
12.00 – 13.00 Sessione 4 (solo su invito)Brainstorming e conversazioni sul futuro dell’educazione di moda
Tetto dell’Auditorium
  • Romana Andò, professore associato, “Sociologia della Comunicazione e della Moda” e di “Teoria e Analisi del Pubblico” alla Sapienza Università di Roma
  • Ivana Conte, Direttore, ILA – International Luxury Academy, Roma/Londra
  • Christina Dörfler, docente, Kunst-Mode-Design, Herbststrasse, Scuola Superiore Federale della Moda, Vienna
  • Linda Loppa, curatrice, opinion leader e advisor, Polimoda, Firenze
  • Diego Manfreda, Course Leader del Triennio in Fashion Design del Campus di Roma di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
  • Szymon Owsiański, docente, Dipartimento di Design, Facoltà di Design, Università di Tecnologia, Bydgoszcz
  • Karisia Paponi, docente, Dipartimento Moda, Accademia di Belle Arti, Catanzaro
  • Clemens Thornquist, Capo del dipartimento, Fashion Design, The Swedish School of Textiles, Università di Borås
  • José Teunissen, Director, AMFI – Amsterdam Fashion Institute dell’Università di Scienze Applicate
15:00 – 15:30 Introduzione di Luca Lo Pinto, direttore del MACRO, e presentazione delle mostre e dei programmi legati alla moda allestiti nel Museo
Auditorium
15.30 – 17:00 Sessione 5: Critical fashion e curatela. 1/2
Auditorium
  • Conferenza + Q&A: Matthew Linde, curatore, ricercatore e scrittore
  • Anna Sophie Berger in conversazione con Matthew Linde e Luca Lo Pinto
17:30-19:00 Sessione 5: Critical fashion e curatela. 2/2
Auditorium
  • Conferenza + Q&A: Jeppe Ugelvig, curatore, storico di moda e critico culturale
  • Tenant of Culture in conversazione con Dobrila Denegri e Jeppe Ugelvig
 19:00-19:30 Presentazione del nuovo numero di VISCOSE Magazine
Auditorium
7 giugno 2024
15:00 – 16:00 Sessione online 6: Sostenere la moda sperimentale: perché e come?
Auditorium
Yuima Nakazato, stilista e fondatore del Fashion Frontier Program, Tokyo
in conversazione con Dobrila Denegri, Linda Loppa, Arisa Kamada e Yoshihiro Oshima del programma Fashion Frontiers gestito dall’atelier Yuima Nakazato
16:15 – 17:00 Sessione 7: Nuove piattaforme di ricerca sulla moda
Auditorium
Elise By Olsen, direttrice della Biblioteca Internazionale di Ricerca sulla Moda, Oslo
17.30 – 18.30 Sessione 8: Insegnare la moda sperimentale
Auditorium
Presentazione della pubblicazione Radical Fashion Exercises: A Workbook of Modes and Methods e discussione
  • Laura Gardner, docente School of Fashion and Textiles, RMIT University di Melbourne
  • Daphne Mohajer va Pesaran, docente, School of Fashion and Textiles della RMIT University di Melbourne
  • Capo del dipartimento, Fashion Design, The Swedish School of Textiles, Università di Borås
  • Jeppe Ugelvig, curatore, storico di moda e critico culturale
  • Alessandra Vaccari, professoressa IUAV, Venezia
 19.00 – 20.00 Sessione 9: Come fare la storia: vanità e piacere nella ricerca sulla moda
Auditorium
Performative lecture: Dr. Matteo Augello, teorico della moda

 

 

 

 

 

 

L'articolo Critical Fashion al Museo MACRO proviene da Arshake.

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