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Open call: Agora, tra arte e filosofia

Par : Arshake
28 octobre 2025 à 15:52

Il Centre d’Art Contemporain Genève lancia Agora: A Gathering of Art and Philosophy, programma online interamente finanziato, ideato per affrontare le sfide del nostro tempo combinando due discipline capaci di re-immaginare il futuro in modo unico: l’arte e la filosofia. Il bando per la presentazione delle candidature è aperto fino al 1° novembre 2025.

Ideato da Andrea Bellini e Federico Campagna, Agora offrirà programmi gratuiti della durata di un semestre con lezioni in lingua inglese, seminari e mentoring individuale a un gruppo di otto artisti e filosofi attivi da gennaio ad aprile. Le lezioni saranno successivamente rese disponibili gratuitamente sulla piattaforma digitale del Centre d’Art Contemporain Genève, the 5th floor, e troveranno riscontro anche sui canali digitali di Mousse Magazine, aprendo il dialogo a un pubblico più ampio.

Ogni partecipante riceverà una borsa di studio, al fine di garantire pari accesso. Tutte le lezioni si terranno online, in modo che possano partecipare studenti da tutto il mondo. Oltre alle lezioni e alle discussioni in stile seminario, gli studenti svilupperanno anche il proprio lavoro personale in incontri privati con i docenti.

“ Con Agora, il Centre d’Art Contemporain Genève introduce una nuova idea di museo come spazio pubblico: lezioni gratuite tenute da pensatori e professionisti di fama mondiale, borse di studio per gli studenti partecipanti e un colloquio di un anno con filosofi, curatori e artisti“, ha dichiarato il co-fondatore e direttore di Agora, il filosofo Federico Campagna. ”Siamo lieti di creare una nuova casa per la prossima generazione di costruttori del mondo”, ha affermato.

Tra i relatori figurano Elizabeth A. Povinelli, Franco “Bifo” Berardi, Nicolas Jaar, Jota Mombaça, Nora N. Khan, Hans Ulrich Obrist, Laura U. Marks, Hito Steyerl e John Tresch. Questi pensatori e professionisti dell’arte di fama internazionale accompagneranno gli studenti anche in seminari e sessioni individuali, incoraggiandoli a sondare le visioni del mondo contemporaneo prevalenti e a forgiare nuove vie per l’immaginazione.

Le lezioni saranno raggruppate in tre principali aree di indagine: Tecnologie della coscienza, Materialità e Immaginazione sociale. L’obiettivo di Agora è quello di combinare le indagini filosofiche con le prospettive dei gruppi emarginati, l’urgenza di sviluppare una nuova coscienza ambientale e le sfide tecniche poste dalla pratica artistica. Fortemente impegnati ad aprire il discorso artistico a visioni pluralistiche del mondo, i colloqui e i tutorial degli esperti esploreranno visioni “post-contemporanee” del futuro, un futuro in cui l’arte assume un ruolo di primo piano nel rimodellare il regno di ciò che è immaginabile, possibile o necessario.

“Il Centre d’Art Contemporain Genève è entusiasta di lanciare questo programma culturale online gratuito, che si basa sulle centinaia di video, interviste ad artisti e podcast su arte, filosofia, musica e letteratura che abbiamo già condiviso con il pubblico attraverso la nostra piattaforma digitale, il 5° piano”, afferma il direttore del Centro e co-fondatore di Agora, Andrea Bellini. “Aperto agli artisti e agli amanti dell’arte di tutto il mondo, Agora sarà un nuovo spazio vivace per immaginare, condividere e creare cultura e arte contemporanea”.

Una volta che gli studenti avranno completato il programma, l’archivio delle lezioni di Agora sarà reso disponibile al pubblico gratuitamente tramite la piattaforma digitale del Centre d’Art Contemporain Genève, il 5° piano.

L’orizzonte iniziale di Agora sarà di tre anni, con nuovi gruppi di studenti selezionati ogni inverno. Agora incoraggia i candidati con un curriculum artistico e filosofico interessante a presentare la propria candidatura al programma, in particolare quelli con una comprovata esperienza nelle arti visive, nel cinema, nella danza, nella performance art, nel teatro, nella musica, nell’architettura e nel design o con un’esperienza di ricerca in filosofia. Le candidature saranno valutate sulla base dei lavori precedenti del candidato e della lettera di motivazione. Non sono richiesti titoli accademici.

I partecipanti selezionati saranno annunciati a metà dicembre 2025, con lezioni e tutorial che si terranno dall’inizio di gennaio alla metà di aprile 2026.

I candidati hanno tempo fino al 1° novembre 2025 per presentare la domanda.
Apply here.

 

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L'articolo Open call: Agora, tra arte e filosofia proviene da Arshake.

Critical Fashion al Museo MACRO

Par : Arshake
28 mai 2024 à 22:53

Arshake segnala la serie di incontri su arte e moda che si svolgerà dal 5 al 7 giugno presso il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, a cura di Dobrila Denegri, con ospiti da tutto il mondo tra i più importanti curatori, designer, artisti, accademici e ricercatori nel campo della moda sperimentale.

Si parte da Linda Loppa, una delle voci più influenti nel campo della fashion education, si continua con Iris Ruisch e José Teunissen la cui attività curatoriale si è distinta attraverso l’unica biennale di moda sostenibile e inclusiva, appena inaugurata ad Arnheim. Si arriva a Yuima Nakazato, uno tra i più innovativi fashion designers del momento; per finire con teorici e fashion curators di nuova generazione come Jeppe Ugelvig e Matteo Augello. Questi sono solo alcuni dei nomi di punta di questo palinsesto che riunisce alcune delle voci più interessanti del momento.

Che cos’è la “moda critica”? Come si possono definire le sperimentazioni e le interazioni che mettono assieme moda, arte e altre discipline creative? Spesso sono stati usati diversi aggettivi come moda critica, indisciplinata, anomala; termini come “moda in senso espanso” o “transfashional”, che volevano indicare diverse relazioni concettuali e materiali che collegano la moda con diversi campi di ricerca e conoscenza.

Con questa inedita serie di conversazioni, incontri e conferenze che coinvolgono un eterogeneo gruppo di figure di spicco che, in qualità di curatori, stilisti, artisti, ricercatori o accademici si sono occupati dei fenomeni di “critical fashion”, si vuole aprire un dibattito sul futuro della moda partendo da diverse prospettive. La prima è quella che coinvolge le istituzioni educative che stanno trasformando gli approcci didattici per poter formare i creativi in grado di trasformare l’industria della moda e renderla più inclusiva, sostenibile e soprattutto più incentrata sulla figura del designer.

La seconda è quella che fornisce un approfondimento sulle esperienze curatoriali e artistiche basate sull’intersezione tra il sistema dell’arte e quello della moda.

E infine quella che si interroga sulle possibilità di maggiore interazione tra il mondo accademico, il mondo dell’arte e l’industria della moda per assicurare la maggiore visibilità, articolazione critica e una più ampia affermazione di pratiche creative che si relazionano con la moda e si definiscono “critical fashion”.

Attraverso il titolo Critical fashion: Come insegnarla? Perché comprarla?  questa serie di incontri mira ad affrontare controversie e paradossi legati a una pratica chiamata “moda critica” e al suo rapporto con le logiche di produzione e del consumo della moda. Le pratiche sperimentali, orientate verso la ricerca producono contenuti, significati e indagano le modalità alternative di concepire, creare e produrre moda. Eppure rimangono quasi sempre ai margini o al di fuori del sistema moda. A volte vengono esposti nei musei e nelle gallerie d’arte, a volte in altri ambiti “indipendenti”, e principalmente all’interno di contesti accademici ed educativi, ma non trovano quasi mai sostegno sistemico all’interno del mondo dell’arte. Quelli indipendenti sono comunque precari e i contesti educativi stanno diventando sempre più corporativi, quindi anche in quelle situazioni il sostegno è limitato.

Da dove si può partire per ripensare questi squilibri e dare più enfasi alle pratiche sperimentali, concettuali e capaci di produrre contenuti critici che mirano a dare alla moda una maggiore rilevanza culturale oltre a quella commerciale?
Questi sono i punti di partenza per tre giorni di conversazioni, dibattiti e presentazioni, per la prima volta organizzati a Roma, in un contesto museale, con una numerosa partecipazione di speakers internazionali di alto livello.

(dal comunicato stampa)

CRITICAL FASHION. Come insegnarla? Perché comprarla?, a cura di Dobrila Denegri 5 – 7 giugno 2024, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Auditorium, Via Nizza 138, 00198 Roma (gli incontri si terranno in inglese. Ingresso gratuito)
Il programma è realizzato in collaborazione con il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma e promosso da Azienda Speciale Palaexpo e Assessorato alla Cultura di Roma Capitale. In collaborazione con il Dipartimento di Studi sulla Moda, Università La Sapienza, Roma, NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, Dipartimento di Moda, Roma; Università della California, Santa Cruz e Facoltà di Design, Università di Tecnologia, Bydgoszcz, Polonia. Con il sostegno di: Ministero Federale per le Arti, la Cultura, la Funzione Pubblica e lo Sport della Repubblica d’Austria e il Forum Austriaco di Cultura Roma; Ambasciata del Belgio, Rappresentazione Generale delle Fiandre; Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi; Ambasciata di Svezia e Swedish Institute; Ambasciata Reale Norvegese a Roma; Accademia di Danimarca a Roma; Accademia Tedesca Roma Villa Massimo; e Istituto Polacco di Roma.

immagine cover: “Excuse My Dust Extended”, 2017, Christina Dörfler in Zusammenarbeit mit Mirjam Papouschek. © Mirjam Papouschek, 2019. Models: Luise Böcker, Lola Fuchs, image via

Programma (gli incontri si svolgono in inglese):
5 – 7 Giugno 2024
15:00 – 15:30 Introduzione di Dobrila Denegri e presentazione del convegno
Auditorium
15:30 – 16:30 Sessione 1: La moda critica: come insegnarla?
Auditorium
  • Linda Loppa, curatrice, opinion leader
  • Clemens Thornquist, Capo del dipartimento, Fashion Design, The Swedish School of Textiles, Università di Borås
  • Moderatore: Dobrila Denegri
17.00 – 18.00 Sessione 2: L’attivismo della moda e le sue piattaforme
Auditorium
  • Iris Ruisch, direttrice della State of Fashion
  • José Teunissen, direttrice dell’AMFI – Amsterdam Fashion Institute dell’Università di Scienze Applicate
  • Moderatore: Dobrila Denegri
18:30 – 19:00 Sessione 3: Presentazione degli interventi espositivi
Foyer
  • Unsettled Matter, Manora Auersperg in collaborazione con Natascha Unkart, Vienna
  • Excuse My Dust Series, Christina Dörfler, Vienna
19:00 – 20:00
Sala Cinema
  • Prima proiezione a Roma del video Duel di Anna-Sophie Berger, Vienna
 6 giugno 2024
12.00 – 13.00 Sessione 4 (solo su invito)Brainstorming e conversazioni sul futuro dell’educazione di moda
Tetto dell’Auditorium
  • Romana Andò, professore associato, “Sociologia della Comunicazione e della Moda” e di “Teoria e Analisi del Pubblico” alla Sapienza Università di Roma
  • Ivana Conte, Direttore, ILA – International Luxury Academy, Roma/Londra
  • Christina Dörfler, docente, Kunst-Mode-Design, Herbststrasse, Scuola Superiore Federale della Moda, Vienna
  • Linda Loppa, curatrice, opinion leader e advisor, Polimoda, Firenze
  • Diego Manfreda, Course Leader del Triennio in Fashion Design del Campus di Roma di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
  • Szymon Owsiański, docente, Dipartimento di Design, Facoltà di Design, Università di Tecnologia, Bydgoszcz
  • Karisia Paponi, docente, Dipartimento Moda, Accademia di Belle Arti, Catanzaro
  • Clemens Thornquist, Capo del dipartimento, Fashion Design, The Swedish School of Textiles, Università di Borås
  • José Teunissen, Director, AMFI – Amsterdam Fashion Institute dell’Università di Scienze Applicate
15:00 – 15:30 Introduzione di Luca Lo Pinto, direttore del MACRO, e presentazione delle mostre e dei programmi legati alla moda allestiti nel Museo
Auditorium
15.30 – 17:00 Sessione 5: Critical fashion e curatela. 1/2
Auditorium
  • Conferenza + Q&A: Matthew Linde, curatore, ricercatore e scrittore
  • Anna Sophie Berger in conversazione con Matthew Linde e Luca Lo Pinto
17:30-19:00 Sessione 5: Critical fashion e curatela. 2/2
Auditorium
  • Conferenza + Q&A: Jeppe Ugelvig, curatore, storico di moda e critico culturale
  • Tenant of Culture in conversazione con Dobrila Denegri e Jeppe Ugelvig
 19:00-19:30 Presentazione del nuovo numero di VISCOSE Magazine
Auditorium
7 giugno 2024
15:00 – 16:00 Sessione online 6: Sostenere la moda sperimentale: perché e come?
Auditorium
Yuima Nakazato, stilista e fondatore del Fashion Frontier Program, Tokyo
in conversazione con Dobrila Denegri, Linda Loppa, Arisa Kamada e Yoshihiro Oshima del programma Fashion Frontiers gestito dall’atelier Yuima Nakazato
16:15 – 17:00 Sessione 7: Nuove piattaforme di ricerca sulla moda
Auditorium
Elise By Olsen, direttrice della Biblioteca Internazionale di Ricerca sulla Moda, Oslo
17.30 – 18.30 Sessione 8: Insegnare la moda sperimentale
Auditorium
Presentazione della pubblicazione Radical Fashion Exercises: A Workbook of Modes and Methods e discussione
  • Laura Gardner, docente School of Fashion and Textiles, RMIT University di Melbourne
  • Daphne Mohajer va Pesaran, docente, School of Fashion and Textiles della RMIT University di Melbourne
  • Capo del dipartimento, Fashion Design, The Swedish School of Textiles, Università di Borås
  • Jeppe Ugelvig, curatore, storico di moda e critico culturale
  • Alessandra Vaccari, professoressa IUAV, Venezia
 19.00 – 20.00 Sessione 9: Come fare la storia: vanità e piacere nella ricerca sulla moda
Auditorium
Performative lecture: Dr. Matteo Augello, teorico della moda

 

 

 

 

 

 

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