Unbreakable: The Veteran Spirit

The veteran spirit is unbreakable—forged in service, strengthened through transition, and upheld by the support of those who stand beside us. Whether on the battlefield, during the r...
The veteran spirit is unbreakable—forged in service, strengthened through transition, and upheld by the support of those who stand beside us. Whether on the battlefield, during the r...
Gallery Ring announces the ARTISTS OF THE MONTH contest! A RUBY, SAPPHIRE, EMERALD and CRYSTAL Artist of August will be named. The deadline to submit work is Thursday, July 31st 2025...
Friday, August 15, 2025
The Tracey Emin Foundation is offering a fully-funded residency at Victoria House, a Georgian artist home in Margate. Open to UK-based artists graduating in 2025 (BA or MA), the residency includes free accommodation, a private studio, and access to TKE’s wider programme of talks, life drawing, and critique sessions. This is a self-directed opportunity to develop your practice in a supportive, artist-led environment.
Eligibility: This residency is open to UK-based emerging artists graduating in 2025 from a BA, MA, or equivalent postgraduate programme in any visual arts discipline. Applicants must be legally able to live and work in the UK and able to commit to the full 12-week residency period. We welcome applications from artists of all backgrounds and strongly encourage submissions from underrepresented groups in the arts.
What you get: Free accommodation in Victoria House. Private studio space for the full 12-week residency. Access to TKE Studios events. Potential to exhibit work at the end or after the residency Public profile via the Tracey Emin Foundation and TKE Studios networks. Please note: This is a non-funded residency. Artists are responsible for their own living expenses, travel, and materials.
Deadline 19 July 2025
Hypha Curates is a new platform for buying art from some of the freshest and most exciting artists across the UK. What is Hypha Curates? Artists receive 70% of sales profit, the remaining 30% reinvested into our charity, supporting artists to free exhibition and studio space, we help creatives make and show their work across the UK. To date, Hypha Studios has not sold artwork, but as the network of talented creatives grows, and our audience has increased, we believe now is the time to work together to support each other: -Artists get access to collectors & potential exhibition opportunities. -Buyers get direct access to artists that have been found through Hypha Studios unique reach and buyers can also “Collect with Purpose” - buying artwork from HC supports the cultural infrastrcuture at a time of funding cuts, gallery closures and cost of living crisis. Why Sell with Hypha Curates? Through our charity Hypha Studios, we already have a wide network of artists using a range of media, but we are opening up the platform for new artists to join us. Due to the nature of exhibiting in our spaces at Hypha Studios, we work with group exhibitions to make the spaces easy to manage and encourage collaboration.
Eligibility: Anyone
What you get: With Hypha Curates, you can submit and sell individual works that might also then be included in a physical exhibition. Submit work before the 20th July and your work will be eligible to selected for Hypha Studios exhibition during Frieze week 2025. Artwork submissions are via Hypha Studio’s website.
Deadline 20 July 2025
Deadline: 01/08/2025
Westminster City Council are seeking an artist or a collective to design a series of local tiled murals under the bridges of Little Venice at Rembrandt Gardens and Stone Wharf. The…
Deadline: 01/08/2025
The Federation of British Artists at Mall Galleries and the Crinan Hotel present the Crinan Residency, a week long residency for newly graduated artists. The resident will be invited to exhibit a work of art created during…
https://www.mallgalleries.org.uk/open-calls/crinan-residency
Deadline: 10/08/2025
Baltic and Shape Arts invite disabled artists and creative practitioners in the first five years of their career to take part in a three month residency programme. Emergent combines digital and physical elements of delivery,…
This programme is one of a number of Support for Individual Artists Programme schemes currently open for application. You may apply…
The aim of the overall Support for Individual Artists Programme (SIAP) is to support artists across all disciplines to create…
The Arts Council has designed this programme to enable organisations to purchase equipment and/or carry out minor works to their…
“Create” funds the development and creation of high-quality arts experiences that help creative individuals and organisations engage with and connect…
The aim of this fund is to support individual artists and organisations who have experienced barriers to accessing our funding. Creative…
ScottishPower Foundation recognises the increasing demand for funding within the art and culture sector, further exacerbated by recent periods of…
DIGITAL on STAGE officially launches its Open Call for the Cascade Funding Programme. The programme supports digital performing arts productions…
Torna a settembre Ars Electronica, festival dal 1979 dedicato all’intreccio tra arte, tecnologia e società, che esplora lo status quo del nostro tempo, oggi un’epoca piena di contraddizioni e incertezze e quest’anno dedicato al tema del Panico e delle sue conseguenze politiche.
Panico, sì o no? Non dovremmo essere già da tempo in uno stato di panico assoluto? Perché non lo siamo? Sembrano esserci innumerevoli motivi per farsi prendere dal panico. O è solo allarmismo? Quanto può durare la speranza e cosa succederà dopo?
Quando non riusciamo più a capire il mondo che ci circonda, quando le cose cambiano più velocemente di quanto riusciamo a comprenderle, noi esseri umani tendiamo apparentemente a diventare irrazionali, prestando più attenzione al volume di una voce che al suo contenuto, e preferendo credere che ciò che vogliamo sentire sia la verità. Ci ritroviamo nella caverna di Platone, adorando gli interpreti delle ombre.
Niente sembra più inquietante del cambiamento, eppure niente è più urgente del cambiamento. Ma siamo sempre meno capaci di concordare su cosa o chi debba cambiare e su come farlo….
e cosa intendiamo quando parliamo di cambiamenti radicali?
Venite, radunatevi, gente
Ovunque voi siate
E ammettete che le acque
Intorno a voi sono cresciute
E accettate che presto
Sarete bagnati fino alle ossa
Se il vostro tempo vi è caro
E fareste meglio a cominciare a nuotare
O affonderete come un sasso
Perché i tempi stanno cambiando
Quando Bob Dylan scrisse queste righe nel 1963, così attuali ai nostri giorni, non da ultimo in considerazione del fatto che il livello delle acque sta letteralmente salendo, il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti aveva raggiunto il suo apice: la Marcia su Washington e il discorso di Martin Luther King “I have a dream” di Martin Luther King sono diventati iconici nella storia – ed era chiaro a tutti di quale tipo di sconvolgimento si parlasse: nuovi inizi, progresso, libertà, codificati come ideali del mondo occidentale, sembravano così irresistibilmente convincenti e inarrestabili che sarebbe stata solo una questione di tempo prima che prevalessero a livello globale.
Era anche il momento in cui gli Stati Uniti erano finalmente riusciti a posizionarsi come potenza egemonica globale: militarmente, economicamente e forse soprattutto culturalmente, l’“American Way of Life” prevaleva nel mondo libero. A livello politico, il “Ich bin ein Berliner” (Io sono un berlinese) di John F. Kennedy, pronunciato pochi mesi prima del suo assassinio, divenne il simbolo leggendario di una concezione egemonica di un sovrano protettivo che non soggioga, ma motiva la fedeltà volontaria attraverso i vantaggi e le promesse del suo stile di vita. Almeno così veniva interpretato, poiché altrove non si facevano scrupoli a ricorrere alla forza militare e alla deterrenza nucleare come strumenti di potere. (La guerra del Vietnam, durata vent’anni, dal 1955 al 1975, non fu combattuta per conquistare il Paese, ma piuttosto per affermare la propria leadership).
Mancava solo il crollo dell’URSS dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 e l’accordo sembrava concluso. Tuttavia, si era trascurato il fatto che le interdipendenze e le dipendenze economiche derivanti dalla globalizzazione e dalla liberalizzazione dei mercati, insieme all’infrastruttura digitale globale, avrebbero portato anche a un decentramento delle strutture di potere. Non una dissoluzione, ma una frammentazione in cui il potere non è più esercitato esclusivamente attraverso il controllo diretto o strutture gerarchiche, ma dipende sempre più dalla costruzione di consensi e dal bilanciamento degli interessi.
Nel conseguente interregno egemonico, non solo si sono posizionati gli attori geopolitici emergenti, in particolare la Cina, ma si è anche assistito a un massiccio spostamento verso le società tecnologiche che, con le loro sfere di potere feudali, eludono la regolamentazione statale in molti settori. Sebbene gli Stati Uniti rimangano il sistema nervoso centrale dei mercati finanziari globali, questo simbolo di potere ha anche subito segni visibili di erosione a causa delle dinamiche della globalizzazione e, più recentemente, dell’ascesa delle criptovalute.
Il panico non nasce dalla semplice paura del pericolo, ma dalla consapevolezza della sua inevitabilità, dalla sensazione di essere esposti ad esso senza alcuna possibilità di fuga o controllo.
In questo contesto, il ricorso irrazionale (perché non basato su fatti e strategie realistiche) a ideologie fasciste oligarchiche, come quello che vediamo attualmente negli Stati Uniti, può certamente essere visto come una reazione di panico di una potenza globale che deve affrontare il fatto di aver perso, o di stare per perdere, la propria egemonia. La frustrazione per il “declino americano” è quindi una delle motivazioni più forti alla base della narrativa MAGA. Cercare di spiegare l’ampio sostegno solo con l’insoddisfazione per i prezzi elevati delle uova è riduttivo e trascura la psicologia più profonda che sta dietro.
Il comportamento aggressivo e irregolare di Trump, dei suoi seguaci e dei suoi agitatori – questi castelli in aria di rabbia e presunzione – nella loro forza e tenacia recano chiari tratti di una ribellione finale, un rifiuto provocatorio della realtà. Sappiamo quanto siano pericolosi e distruttivi questi sintomi di agonia, non solo da molti esempi storici, ma anche dall’attuale restaurazione bellicosa di Vladimir Putin e dall’ampio consenso di cui godono le sue politiche in Russia.
Lo stesso si può dire del nuovo estremismo di destra in Europa, dove l’unica novità è la sua preoccupante espansione e la noiosa insensibilità con cui affrontiamo questi eccessi.
In un mondo senza precedenti, interconnesso e senza confini digitali, le persone cercano improvvisamente di nuovo confini e limiti territoriali; i problemi dei flussi migratori sono solo una parte della ragione di questo fenomeno. L’improvviso risveglio dell’interesse per la proprietà della terra e il territorio fisico, che si riflette nella retorica di coloro che lasciano l’UE e nelle fantasie di Trump di annettere la Groenlandia e il Canada, è una reazione alla perdita di controllo che si prova nelle alleanze internazionali e globali. Chi non riesce ad affermarsi nell’ampio spazio della negoziazione e della costruzione del consenso preferisce tornare al tavolo piccolo e batterci i pugni.
Cosa dovremmo temere.
Si sta diffondendo un clima di paura, che va dal rifiuto vago all’odio profondo, diretto contro tutto ciò che sa di cambiamento.
Contro l’immigrazione, contro gli attivisti per il clima, contro la diversità, contro le persone transgender, contro la consapevolezza che il mondo è molto più complesso di quanto vorremmo che fosse. Il buon senso viene dichiarato superiore alla scienza e alla conoscenza, e la verità non è più definita come la concordanza di un’affermazione con il suo oggetto, ma piuttosto come il minimo comune denominatore delle affermazioni che corrispondono più da vicino a ciò che desideriamo piuttosto che a ciò che sta realmente accadendo.
Indipendentemente dal fatto che il 2024 sia stato l’anno più caldo mai registrato, indipendentemente dal fatto che la vaccinazione contro il coronavirus abbia salvato innumerevoli persone da malattie gravi, dal COVID a lungo termine e persino dalla morte… ecc. ecc.
Questa erosione della verità, guidata dagli algoritmi dei social media orientati al profitto, è seguita dall’erosione della fiducia, forse l’elemento più importante per la coesione di una società.
Ciò che sta trasformando la paura in panico, ancora più dell’imprevedibilità e dell’incoscienza dell’amministrazione Trump, è il disorientamento emergente ora che Trump ha rinunciato alla lealtà e alla solidarietà – pietre miliari dell’ordine egemonico dalla fine della seconda guerra mondiale 80 anni fa – all’interno dell’intero mondo libero (compresi gli Stati Uniti). Un disorientamento a seguito del quale l’Europa si sta ora impegnando, a una velocità vertiginosa, in un’economia di guerra e si sta armando con armi che saranno in gran parte inutili nella battaglia davvero decisiva dei prossimi decenni: la lotta contro gli effetti del cambiamento climatico.
Quando la paura non può più essere attribuita a pericoli e rischi specifici, si trasforma in panico; viene rilasciato l’ormone dello stress, l’adrenalina, il battito cardiaco accelera, più sangue viene pompato nelle vene e i muscoli si irrigidiscono.
Reagiamo in modo sconsiderato o concentriamo le nostre forze?
La paura ci rende piccoli e scoraggiati. Come possiamo mantenere e rafforzare il nostro slancio per il futuro?
Come evitare di rimanere bloccati nella paura dell’incertezza e dimenticare che solo attraverso il cambiamento costante possiamo andare avanti? Insistendo sullo status quo, ci priviamo del potere dell’immaginazione e del coraggio di vedere il futuro come una prospettiva realizzabile che dobbiamo plasmare.
Ed è proprio questo il compito dell’opera artistica e del suo impatto in questo periodo di profondi sconvolgimenti.
immagini: (cover 1) Ars Electronica (2) Deep Space 8K – Ars Electronica Center, Photo- Ars Electronica _ Magdalena Sick-Leitner (3) Neural Latency / Elena Pedroche-Sánchez (ES) artist, Pablo Galindo Serrano (ES) artist, Rosa Blanca Anguita (ES) engineer; Inspiring scientist- Jorge Tirado Caballero (ES) neurosurgeon and researcher, Photo- Miguel Mendonza-Malpartida (4) Prix Ars Electronica Award Ceremony, Photo- tom mesic (5) ars_electronica2 (6) Dystopia Land _ Etsuko Ichihara (JP), Civic Creative Base Tokyo [CCBT] (JP), Photo- Ayami Kawashima (7) Bacteria cloud of clouds _ Natalia Rivera (CO), Photo- Natalia Rivera (8) Organism + Excitable Chaos, Navid Navab, Garnet Willis, Photo- vog.photo
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FRAME cattura Δ [Delta] di Miha Godec, installazione sonora interattiva che utilizza la bio-sonificazione per avvicinare emotivamente le persone a processi naturali altrimenti impercepibili.
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Per festeggiare i 25 anni della sua Collezione d’arte contemporanea – che raccoglie opere di tutto rilievo dell’arte italiana dagli anni Cinquanta ad oggi – la Farnesina promuove una grande mostra itinerante per l’Europa.
Il progetto espositivo Identità oltre confine, a cura di Benedetta Carpi De Resmini, esplora il rapporto tra essere umano e natura, indagando i concetti di identità, conflitto e coesistenza in un contesto segnato da crisi ambientali, globalizzazione e trasformazioni sociali. Promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si articola in tre mostre realizzate in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura di Berlino, Vilnius e La Valletta.
“Identità oltre confine racchiude molti degli elementi essenziali della diplomazia culturale: la circuitazione in luoghi importanti dello scenario internazionale, il valore delle sinergie con i partner del comparto culturale, la promozione all’estero di artisti italiani anche emergenti, che si concretizza grazie alla rete diplomatico-culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale” commenta Marco Maria Cerbo, Capo dell’Unità per il coordinamento degli Istituti italiani di cultura.
La scelta curatoriale si concentra sulle artiste presenti nella Collezione Farnesina. La curatrice spiega: “Le opere presenti in mostra non sono state selezionate in base al genere, bensì individuate a seguito di un’analisi approfondita della Collezione Farnesina, condotta nel quadro della tematica che avevo scelto di affrontare inizialmente. Da tale analisi è emerso come questi argomenti siano affrontati prevalentemente da artiste donne. Il focus nasce dalla consapevolezza del legame profondo e simbolico che storicamente unisce le donne alla natura. Tradizionalmente associate alla fertilità, alla cura e alla Madre Terra, le donne offrono una prospettiva sensibile e critica sui temi della sostenibilità, della crisi ecologica e dell’identità.”
Le opere selezionate riflettono quindi non solo la relazione tra essere umano e ambiente, ma anche la posizione della donna nel discorso contemporaneo su rigenerazione, ecologia e giustizia sociale. In un momento di una crescente urgenza planetaria, Identità oltre confine propone l’arte come strumento di consapevolezza e cambiamento.
Le opere in mostra offrono prospettive molteplici: da visioni intime e personali del rapporto con la natura, a potenti critiche delle politiche estrattive e delle dinamiche di potere globali. In questo dialogo tra arte, natura e società, si apre la possibilità di una nuova narrazione, fondata non più sul dominio, ma su una coesistenza armoniosa e rispettosa dei cicli vitali del pianeta.
Il percorso espositivo riflette il rapporto dell’essere umano con l’“altrove”, spesso percepito come ignoto o minaccioso. La mostra diventa così anche un momento di riflessione sull’evoluzione della Collezione Farnesina, valorizzando il contributo di artiste di diverse generazioni, con un focus sulle voci emergenti. Il dialogo intergenerazionale che ne scaturisce arricchisce la riflessione culturale, offrendo nuove chiavi di lettura per interpretare le grandi trasformazioni del nostro tempo.
Il progetto si articola in tre sezioni tematiche:
Esplora come la globalizzazione abbia trasformato il senso di identità e il legame con la natura, generando crisi di appartenenza e distacco dall’ambiente. Le opere offrono visioni alternative di identità in trasformazione tra radici e adattamenti globali.
Analizza le connessioni tra crisi ambientali e disuguaglianze sociali, ponendo l’accento sulle conseguenze della globalizzazione, dei conflitti geopolitici e delle nuove forme di protesta.
Affronta il tema della natura come luogo di resistenza e rinascita per l’identità femminile. Le opere denunciano la mercificazione della natura e del corpo femminile, in un confronto con la cultura patriarcale.
Al di fuori del percorso espositivo, sarà esposta l’opera Fibonacci (1975) di Mario Merz, recentemente acquisita nella Collezione Farnesina. La sequenza di Fibonacci, metafora della crescita naturale, rappresenta l’intersezione tra ordine matematico e processi organici, diventando simbolo di un sapere che supera i confini identitari per abbracciare una prospettiva universale e interculturale.
(dal comunicato stampa)
immagini: (cover 1) Identità senza confine, Poster (2 ) Elena Bellantoni, «The Fox and The Wolf Struggle for Power», 2014. Video e 6 fotografie cm. 58 x 16 cm © Elena Bellantoni. Courtesy dell’artista. Collezione Farnesina, Roma (3) Silvia Camporesi, «Le tre chiese (Quando comincia l’acqua, #2, #3, #7)», 2011. Stampa inkjet. 3 elementi, 63 x 73 cm ciascuna © Silvia Camporesi. Courtesy l’artista. Collezione Farnesina, Roma (4) Martina della Valle, «Under the sun of Onomichi», 2011. Stampa fotografica su alluminio 66 x 100 cm © Martina Della Valle Courtesy l’artista. Collezione Farnesina, Roma (5) Sarah Ciracì, «Trebbiatori Celesti», 2001. Stampa fotografica 56 x 80 cm, Courtesy l’artista. Collezione Farnesina, Roma (6) Tomaso Binga, «AlphaSymbol», 2021. Stampa digitale 100 x 100 cm. Foto ©Giorgio Benni. Courtesy Archivio Tomaso Binga. Collezione Farnesina, Roma (7) Agnese Purgatorio, «Nella clandestinità», 2014. Collage digitale, 79,5 x 113 cm © Agnese Purgatorio. Courtesy l’artista. Collezione Farnesina, Roma
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VIDEO POST rilancia GUSH di Hannah Perry. Scultura dinamica su larga scala, suono e film, in un’esplorazione sincera e personale della società contemporanea iper-connessa.
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Presentata a Pescara in anteprima per la stampa e i partner, il programma della Edizione XII della storica Rassegna Internazionale di Arte e Cultura contemporanea Stills of PEACE, promossa dalla Fondazione Aria. Dal 5 luglio al 7 settembre Stills of PEACE, in collaborazione con i Comuni di Atri e Pescara, promuove un dialogo fra Italia e Colombia, grazie al linguaggio dell’arte contemporanea. Dopo i saluti di benvenuto del Presidente La Rocca, il neo Presidente della Fondazione Aria, l’imprenditore Giulio Caso, ha confermato la volontà di conoscere e valorizzare l’insieme di tradizioni di un Paese ricco di influenze indigene e coloniali, geograficamente molto distante da noi, ma fortemente in accordo rispetto a valori essenziali quali famiglia, casa e amicizia. La pluralità di popoli che abita la Colombia costituisce un esempio significativo di complessità, in una condivisione e coesistenza sociale e antropologica.
Quest’anno abbiamo scelto di rivolgere lo sguardo alla Colombia, Paese simbolo mondiale di biodiversità, per indagare un tema urgente e universale: il Futuro – ha dichiarato la Direttrice Artistica e Head of Curator di Stills of Peace, Giovanna Dello Iacono. Global Future è un manifesto che sancisce il diritto di tutti di pensare con rinnovata fiducia al proprio avvenire e si lega idealmente allo slogan Paz con la Naturaleza (Pace con la Natura), coniato in occasione della XVI Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità (COP16), ospitata proprio a Cali in Colombia, cuore di una delle regioni più ricche di biodiversità al mondo.
I curatori hanno poi introdotto il lavoro svolto per ciascuna delle quattro mostre previste in questa Edizione, che sarà inaugurata con una tre giorni di eventi fra Atri e Pescara: la ‘Ma.Co. / Maratona del Contemporaneo’, in programma dal 5 al 7 luglio.
Le Cisterne e le Sale di Palazzo Acquaviva di Atri ospiteranno la mostra “Global Future” curata da Giovanna Dello Iacono e Maria Letizia Paiato, con protagonisti Lorenzo Aceto, Aycoobo, Chiara Calore, Rudy Cremonini, Federica Giulianini, Pietro Moretti, Matteo Montani, Mariangela Levita, Luz Lizarazo, Giovanni Paolo Randazzo Mora, Alejandro Sánchez Suárez, María Alejandra Torres, artisti di generazioni diverse ma con una grande spiritualità, che si rapportano attraverso il mezzo pittorico per arrivare alle persone.
Sempre nelle Cisterne Romane di Palazzo Acquaviva, la mostra “Generazione dalla luce” di Juan Eugenio Ochoa, il duo Mozzarella Light (Giulia Ciappi – Marco Frassinelli), Paolo Scirpa, Natalia Triviño Lozano, curata da Marta Michelacci e Antonio Zimarino, che sottolinea quanto sia la luce a definire la struttura architettonica della sede espositiva, in cui si distribuisce in modo particolare e articolato, scoprendo angoli strutturali sempre diversi. Gli artisti lavorano proprio su questo binomio spazio/luce, con sensibilità diverse dell’elemento luminoso che permette di cambiare prospettiva nella percezione.
A Pescara invece la mostra “Forgotten People” della fotografa Luz Elena Castro, ospitata presso lo spazio zerozerosullivellodelmare, e curata da Paolo Dell’Elce, che la racconta come un percorso di conoscenza e incontro dell’umano che forse incontriamo meno, la rappresentazione di un individuo debole, che cerca un riscatto per la propria necessità di esistere e di trovare una sua dignità.
YAG/Garage ospita poi la collettiva Stills of Peace for Young con le opere di Daniele Di Girolamo McManu Espinosa, Martina Marini Misterioso e Lalula Vivenzi Carrasco, curata da Cecilia Buccioni, Giovanna Dello Iacono e Maria Letizia Paiato. Le ricerche dei quattro giovani protagonisti sono legate al tema della Rassegna attraverso soggetti politici, sociali e introspettivi, resi attraverso linguaggi concettuali.
Il Cortile di Palazzo Acquaviva di Atri ospiterà la consueta rassegna cinematografica Cine Colombia a cura di P. Federico Ibargüen Ruiz, con 6 appuntamenti dal 7 luglio al 1 settembre con proiezioni in lingua originale sottotitolate in italiano. Altra novità del 2025, Stills Story, un ciclo di 4 incontri dedicate alla letteratura colombiana contemporanea a cura di Giuliana De Petris, che si terranno nello stesso Cortile il 7 luglio alle 18.30 mentre il 17 luglio, il 28 agosto e il 4 settembre alle 21.
Quest’anno Stills of Peace riflette la sua pluralità molteplice anche nell’immagine-manifesto, concepita ad hoc dall’artista, designer e direttore creativo, Stefano Chiassai: cuori, farfalle, fiori e simboli cartografici si intrecciano con i riferimenti testuali, frammenti visivi che evocano la biodiversità, l’incontro tra mondi, l’estetica quotidiana come gesto politico. Il manifesto diventa così sia rappresentazione visiva, sia azione simbolica: un richiamo collettivo a “fermarsi per osservare”, “immaginare per costruire”, “incontrarsi per trasformare”.
(dal comunicato stampa)
immagini: (cover-1) Luz Lizarazo, «Mi cuerpo dice la verdad (My Body Speaks the Truth)», 2023 (presentato nell’ambito della mostra «Global Future», photo credit Niko Jacob (2) Paolo Scirpa, Espansione e traslazione, 1984, photo credit Archivio Paolo Scirpa, presentato nella mostra «Per una generazione della luce» (3) Luz Elena Castro, «Desalojos en Guayaquil, Medellin», photo credit Luz Elena Castro, presentato nell’ambito della mostra «Forgotten People» (4) Lalula Vivenzi, «Woman Power | Maria Lai», 2025, photo credit © Marianne Sin-Pfaltzer, Archivio Ilisso, presentato nell’ambito della mostra «Stills of Peace for young».
Programma
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Per la quarta edizione del Premio Casati, è stata selezionata Tamara Repetto (Genova, 1973), artista dalla sensibilità raffinata e dal percorso poliedrico, che spazia tra installazioni olfattive, scultura e design, indagando il rapporto tra materia, sensi e rapporto uomo-natura. La sua opera, Undici, si nutre di questa interazione, traendo ispirazione dall’antico pomander, scrigno segreto di fragranze, custodito nei secoli da corti e aristocrazie per proteggere il corpo e lo spirito con essenze preziose quali l’ambra grigia e il muschio.
Il tappo dell’ampolla, vero fulcro estetico e concettuale dell’opera, richiama la delicata struttura della morille, evocativo termine francese per la spugnola, un frutto della terra dalla forma sinuosa e arcaica, simbolo di rinascita e trasformazione. Questa morfologia, riprodotta in bronzo giallo lucente richiama le cromie dorate delle olive mature, mentre la sua superficie traforata lascia trapelare l’essenza contenuta, in un gioco sensoriale che stimola vista, tatto e olfatto.
L’olio, elemento primordiale e sacro, dialoga con il tappo profumato, dando vita a un’esperienza sinestetica in cui arte, natura e fragranza si intrecciano in un unicum raffinato e visionario.
A impreziosire ulteriormente questa creazione, la fragranza n.11 Casati percepibile all’interno del tappo con un accordo dolce e boisè, un inebriante connubio che celebra il nettare sacro. Questo profumo si fa evocativo del numero 11, simbolo esoterico, legato all’energia creativa, all’intuizione, alla sensibilità, portale per la realizzazione dei desideri, nonché data di nascita dell’artista.
Grazie alla poetica di Tamara Repetto, questa nuova Ampolla d’Artista Casati diviene non solo custode di un’eccellenza sensoriale, ma un’opera che incarna il concetto stesso di alchimia sensoriale, dove estetica, materia e simbolismo si fondono in una creazione destinata a lasciare un segno nella memoria e nell’immaginario.
(dal comunicato stampa)
immagini: (cover-1) Tamara Repetto, ritratto (2-4) Tamara Repetto, «Numero Undici», 2025 per il Premio Casati, courtesy l’artista (3) Tamara Repetto, «Numero Undici», 2025 per il Premio Castati, bozzetto, courtesy l’Artista
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Dal 3 al 6 luglio, negli spazi del Gazometro, torna per la sua VIII edizione Videocittà, il Festival della Visione e della Cultura Digitale, ideato da Francesco Rutelli e la direzione creativa di Francesco Dobrovich.
Per l’opening di giovedì 3 luglio, in scena l’anteprima italiana di Onirica () live dei fuse*, che tornano al festival dopo l’installazione site specific luna somnium del 2022. In questa occasione, presentano una performance che esplora la percezione del corpo nel regno dei sogni, generata in tempo reale tramite l’interazione tra performer e intelligenza artificiale.
Con un giorno in più di programmazione rispetto alle edizioni precedenti, l’area di archeologia industriale più estesa d’Europa, il Gazometro di Roma, diventa ancora una volta un polo di innovazione culturale e si prepara ad accogliere quattro giorni di maestose installazioni, videoarte, video mapping, esperienze immersive, music audiovisual shows, talk e AV experiences, guardando già ai linguaggi di domani.
Videocittà è un osservatorio aperto che promuove l’eccellenza dell’audiovisivo e della comunicazione digitale, dando visibilità alle forme più avanzate di produzione e creatività. Dal 2018, il festival ha ampliato la sua portata internazionale, accogliendo oltre 550 artisti, tra cui Premi Oscar e vincitori del Leone d’Oro e d’Argento alla Biennale di Venezia. Videocittà è anche un laboratorio per talenti emergenti, molti dei quali, partendo da prime italiane, hanno raggiunto una fama internazionale. L’edizione 2025 celebra l’800° anniversario del Cantico delle Creature di San Francesco e si concentra sul Sole come simbolo di vita, luce, energia. Un tema che si riflette nel lavoro degli artisti coinvolti che esplorano il rapporto tra sostenibilità, ambiente e innovazione digitale.
Con oltre 22.000 presenze nel 2024 e un aumento del 150% nelle vendite dei biglietti nelle ultime edizioni, l’edizione 2025 ha già registrato il sold out dei full pass early bird. L’evento accoglierà un pubblico sempre più vasto, senza limiti d’età.
Con Eni come Main Partner, il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e con il supporto della Regione Lazio e la media partnership di Rai, l’edizione 2025 conclude la quadrilogia sul rapporto tra uomo e natura, dopo l’elemento lunare (2022), la Terra (2023) e la Galassia (2024).
L’attrazione di principale del Festival sarà, come di consueto, la grande installazione site specific che avvolgerà il Gazometro G4. Per l’edizione 2025, l’intervento sul monumento simbolo della Roma Contemporanea avrà come titolo Solar e sarà affidata all’artista romano, di fama internazionale, Quayola. Con Solar, il Gazometro si accende di una luce nuova e potente, celebrando il Sole come fonte primaria di vita, energia e trasformazione. Realizzata da Eni, curata da Videocittà in collaborazione con The Bentway Toronto, con la produzione esecutiva di Eventi Italiani, Solar è ispirata al fenomeno ottico dei raggi crepuscolari, e riproduce un ciclo infinito di albe e tramonti digitali: la luce diventa materia viva, scolpisce il buio e modella lo spazio.
Eni, anche quest’anno, aprirà dunque le porte del Complesso del Gazometro Ostiense, sede del Distretto di Innovazione Tecnologica ROAD e della Scuola di Impresa Joule. La lunga collaborazione con Videocittà si fonda sulla condivisione dei valori e temi proposti dalla manifestazione, che rispecchiano la strategia dell’Azienda. All’interno di questa location, l’innovazione e la cultura diventano quindi una narrazione congiunta tra Eni e il festival. Ed è proprio questa condivisione che consente ad Eni, attraverso Solar, di raccontare come energie diverse diventino un’energia unica in un processo di trasformazione continua: le sue società, infatti, lavorano insieme per creare un ecosistema integrato di soluzioni complementari, con l’obiettivo di generare un impatto positivo e duraturo e ridisegnare il futuro dell’energia.
Tra le novità, quest’anno i visitatori potranno scegliere una fascia oraria per visitare l’installazione con l’obbligo di presentarsi 15 minuti prima. I biglietti Plus e Plus Backstage offrono accesso illimitato e salta fila. (Per dettagli su biglietti e abbonamenti su Videocittà.com)
I MUSIC AUDIO VISUAL SHOWS, curati da Michele Lotti, coinvolgono artisti il cui linguaggio è strettamente legato all’audiovisivo: un’alternanza di ospiti affermati e nuove promesse internazionali e nazionali, confermano anche nel 2025 la visione innovativa di Videocittà.
(dal comunicato stampa)
immagini: (cover -1), Videcittà, Gazometro, Roma (2) Fuse (3) Quayola (4) Touchy Toy
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FRAME cattura Exo Auxiliary Respiratory Unit (Ex.A.R.U.) di Dorotea Dolinšek, installazione che riflette sulla sopravvivenza umana in ambienti dove l’aria è scarsa o irrespirabile, favorendo una relazione di interdipendenza tra esseri umani e piante.
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VIDEO POST rilancia Trampoline Color Exercise di Yuge Zhou, installazione a Time Square su 95 schermi costruita da immagini estratte e manipolate da filmati d’archivio delle Olimpiadi, meditazione dall’alto sulla forma umana e sulla ricerca atletica della perfezione, e riferimento sottile al clima geopolitico in continua evoluzione.
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Dal 24 al 28 giugno 2025, prende vita la quarta edizione di Volcanic Attitude, festival di cultura contemporanea, arte e scienza che ospita artistə e scienziatə in un programma di ricerca, esplorazioni, conferenze e performance tra Napoli e le Isole Eolie. Il Festival itinerante curato e diretto da Helga Franza, Susanna Ravelli e Giulia Restifo, rinnoverà il percorso da Napoli a Vulcano, comprendendo per la prima volta anche l’isola di Stromboli.
Un viaggio attraverso quei luoghi e territori dove la materia si trasforma, l’energia si sprigiona e forze invisibili plasmano la realtà. Dalla leggerezza porosa della pomice alla densità specchiante dell’ossidiana, fino ai cicli di espansione e contrazione della crosta terrestre e le teorie cosmologiche sulla pulsazione dell’universo, il paesaggio vulcanico permette infatti di mettere in relazione le ricerche di artisti e esperti provenienti da varie discipline scientifiche.
Il festival intende così riflettere sulle forze invisibili che governano la materia: il calore che si espande, la pressione che comprime, l’energia che trasforma e genera nuovi equilibri. Il magma che pulsa nelle viscere del pianeta, tramite i vulcani, attraversa la crosta terrestre e si intreccia con le nostre idee, intuizioni e visioni. Volcanic Attitude 2025 invita in questo modo a percepire la trasformazione per sintonizzarsi con le frequenze della Terra e lasciarsi attraversare dall’energia magmatica del cambiamento.
L’edizione 2025 si apre il 24 giugno nel centro della città di Napoli, con la visita al Real Museo Mineralogico a cura delle direttrice tecnica del museo Carmela Petti, per poi raggiungere a piedi la sede di CASA (Centro delle Arti della Scena e dell’Audiovisivo) e assistere alla proiezione del film Shaken Grounds Shifting Skies, del collettivo artistico Shaken Grounds e al talk di Valerio Acocella, Vulcanologo di UniRoma3. Segue poi l’imbarco verso le Eolie a bordo del traghetto Laurana su cui sarà possibile assistere all’installazione Inviolability of Female Body, Gran Pavese dell’artista Margherita Morgantin e allo screening del film Stromboli (1992) di Roman Signer e Stefan Rohner.
Il 25 all’alba vede la performance di Roman Signer Aktion mit Stiefel – Action with Boots sull’isola di Stromboli. L’arrivo a Vulcano è previsto in mattinata, mentre la sera avviene il talk Magnetica⭈Magmatica con le artiste Federica Di Carlo e Margherita Morgantin, insieme al vulcanologo Francesco Sortino.
La giornata del 26 sarà scandita la mattina dalla performance Aktion mit Pfanne – Action with Pan di Roman Signer e dal talk Rocks, Stones and Sea inhabits nel pomeriggio con gli artisti Francesco Cavaliere e Luca Trevisani, assieme al naturalista Pietro Lo Cascio. Seguono poi le performance Subaquea Sleep di Francesco Cavaliere e l’azione Fender Bender di Luca Trevisani.
La mattina del 27 comprende la visita al centro INGV, ente patrocinatore del festival, con il vulcanologo Francesco Sortino e il talk Wandering Volcanoes, con gli artisti e artista Rachele Maestrello, Luca Trevisani e Alessandro Manfrin. Il pomeriggio verrà attivata la meditazione Anemoscopio (variabili 3, sul vulcano) di Margherita Morgantin e la performance Heat and Solitude tra l’artista Federica Di Carlo e il vulcanologo Francesco Sortino.
Il festival si chiude con la serata Volcanic dancing il 27, con festeggiamenti e danze sulla spiaggia e con il coffe table la mattina del 28 assieme ad artistə, scienziatə e partecipanti al festival.
(dal comunicato stampa)
immagini (cover 1) Volcanic Attitude, Festival di Arte Contemporanea, Poster (2) Federica Di Carlo, «Heat & Solitude», 2025
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28 Aug 2025
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25 Aug 2025
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17 Aug 2025
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12 Aug 2025
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30 Jul 2025
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30 Jul 2025
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15 Sep 2025
Shoebox Arts presents:
Let Me Eat Cake, Please! – We’re Coming Back for Thirds!
An indulgent, dessert-themed art exhibition celebrating food, joy, and sensory delight
Gallery Ring announces the ARTISTS OF THE MONTH contest! A RUBY, SAPPHIRE, EMERALD and CRYSTAL Artist of August will be named.
The deadline to submit work is Thursday, July 31st 2025. The fee is $20 US for 1-2 artworks.
https://artgalleryring.com/artists-of-the-month-1.html
Winners will have their work featured prominently in a 3D Rotation Gallery on the front page of artgalleryring.com and will receive a digital Award Certificate and a special, digital Award Page ideal for sharing the news on websites, social media and clientele newsletters. They will receive exposure and promotion on Gallery Ring's Instagram, newsletter and will be featured in a special Winners video on Youtube. Winners are automatically entered into the annual Artists Of The Year Event.
There isn’t any theme for this contest. The subject matter is the choice of the artist. All artistic styles from traditional to experimental are welcome. 2D artwork including photography/digital is eligible.
CALL FOR VENDORS & EXHIBITORS - The Buzz of the Bizarre: Mead, Macabre, & Marvels of Charm City
Deadline: Monday, July 28 @ Midnight | Virtual Application
Can you BEElieve it? The Buzz of the Bizarre is back - Charm City’sAnnual Curiosity Expo, “The Buzz of the Bizarre: Mead, Macabre, & Marvels of Charm City".The Curiosity Expo is set to be a unique celebration of innovation, creativity, and the exploration of curiosity. Hosted at Peabody Heights Brewery, a hub of artistry and craftsmanship, this event promises to bring together a diverse and strange array of vendors and exhibitors showcasing their eccentric talents. This unBEElivable Curiosity Expo is a thoughtfully curated event that unites individuals who appreciate the eccentric and peculiar aspects of life. Apply today to find out what the BUZZ is all about.
Event Details:
Event Name: The Buzz of the Bizarre: Mead, Macabre, & Marvels of Charm City
Event Dates: Saturday, August 9 | 2 PM to 8 PM
Location:Peabody Heights Brewery | 401 E 30th St, Baltimore, MD 21218
Contact information - Phone:(443) 853-9188 website: https://peabodyheightsbrewery.com email:caitegill@gmail.com
Timeline:
Call Announced - Monday, June 30
Deadline to Submit - Monday, July 28
Notice of Acceptance - Wednesday, July 30
Set up - Saturday, August 9 | 10 AM to 2 PM
Event - Saturday, August 9 - 2 PM to 8 PM
Break down- Saturday, August 9 - 8 PM to 9 PM
We Are Seeking:
Artisans and Craftsmen showcasing your handmade crafts, artworks, and unique creations that epitomize curiosity and innovation.
Workshop Hosts: Present interactive and engaging workshops that promote curiosity to include: entomological mounting, build your own terrarium, cyanotype printing with bones and MORE!
Exhibitors & Vendors who explore a world of unique and intriguing offerings that beckon the curious mind, inviting patrons to delve deeper into the extraordinary.
Interested vendors and exhibitors are encouraged to complete theonline application form by Monday, July 28 @ Midnight. For any inquiries or further assistance, please contact:caitegill@gmail.com
Earth. Water. Fire. Air. These ancient forces shape our world and stir the imagination. The Elements invites artists to explore these primal energies in all their forms: physical, symbolic, and emotional. Whether you focus on one element or the harmony between them, this theme invites a return to the foundation of life through your creative voice.
Eligibility:
Awards and Recognition
Entry Fee: $24 for up to 3 images / $45 for up to 6 images
Deadline: September 30, 2025
Entangled is our 51st Juried Exhibition, but our very FIRST one dedicated solely to fiber art!
CALL FOR ENTRY: Patterns in the Wild
Deadline: July 31
Entry Fee: $24 for up to 4 images (see details below)
Juried Online Photography Exhibition
Decagon Gallery invites photographers worldwide to submit to our upcoming online exhibition, Patterns in the Wild—a visual exploration of the rhythm and repetition that surrounds us in both natural and urban environments.
Whether found in the fractals of a fern, the geometry of city grids, the textures of rust and decay, or the symmetry in animal markings—patterns speak a universal language. They reveal order in chaos, beauty in randomness, and design where we least expect it.
We welcome work in all photographic styles and techniques, from traditional landscapes to abstract interpretations, macro to aerial, documentary to experimental. Show us how you see pattern in the wild.
Juror: Wendi Schneider
Awards:
First Place: $500 cash prize and an online Solo exhibition
Second Place: $300 cash prize
Third Place: $200 cash prize
Entry Guidelines:
Fee: $24 for up to 4 images
$4 each for the next 4 images (entries 5–8)
Two additional entries (9–10) FREE if you pay for the first
Important Dates:
Deadline: July 31
Online Exhibition Launch: August 15
Call for Art: Aesthetics of Power
Curator: Mahwish Chishty
Deadline: August 15, 2025
As tools of harm grow more remote, outsourced, and hidden, their impacts continue to rapidly shape our lives. While the mechanisms may be out of sight, their impact remains immediate, shaping the human experience, memories, and the cultural archive. This exhibition invites artists to share their work that respond to that contradiction: a world where power hides in plain sight, but leaves its unmistakable marks.
A.R.C. Gallery invites artists to submit work for The Aesthetics of Power, an exhibition juried by artist Mahwish Chishty. This show looks closely at how aesthetics can be used to express layered, quietly disruptive ideas. We are drawn to work that surprises, that reveals itself slowly, and that occupies the fragile space where beauty unsettles rather than soothes. Submissions should be layered and unexpected: artworks that linger in the uneasy space between attraction and unease.
We are especially interested in work that explores:
Cultural Memory and Erasure
Preservation and re-imagining of cultural symbols and ideals
The manipulation or erasure of tradition
Artistic resistance to the flattening or reframing (?) of cultural heritage
Ornament as Language
Pattern as encoded meaning
Ornament as a shield or a weapon
Meditative aesthetics used in resistance to violence
Craft and Geopolitical Violence
Forms of traditional craft brought into conversation with ominous themes
The intersection of aesthetic tradition and geopolitical critique
Visual languages considered domestic juxtaposed with anonymous institutional and political rhetoric
This is a call for work that suggests more than it states. We’re not looking for easy answers, but are drawn instead to work that lives in complexity. We invite artists to reflect on how aesthetic interpretations carry the weight of history, how beauty might obscure or reveal power, and how what is finely wrought can also bear witness.
Sculptors living in the District of Columbia, Virginia, and Maryland are invited to participate in the inaugural Outdoor Sculpture Exhibition in the gardens of Hill Center on Capitol Hill in Washington, DC. All Artists who work in durable materials suited for long-term, outdoor display are welcome to apply.
Located in the Old Naval Hospital (commissioned by President Lincoln and opened in 1866), Hill Center (hillcenterdc.org) is now a vibrant center of community life, learning and the arts. Since its opening in 2011, Hill Center Galleries has presented continuous rotating exhibits of wall hung artwork throughout the year and is now delighted to present contemporary sculptures in its gardens.
Five sculptures will be chosen for an outdoor exhibition to run from October 1, 2025 until March 27, 2026. Artists chosen for exhibition will receive an honorarium of $500 each. In addition, a Best in Show Prize of $1,000 will be awarded. Hill Center will retain a 30% commission on sales of sculptures. Hill Center’s insurance covers up to $150,000 in value.
Selected artists will be responsible for delivering their ready-to-install-works to the installation site on Hill Center’s grounds and for assisting in the installation under the supervision of Hill Center’s Sculpture Coordinator. Artists will also be responsible for assisting in the deinstallation and removal of their sculptures at the conclusion of the exhibition.
All Sculptures must be designed to be low or no-maintenance, using durable materials suitable for long term outdoor display. Sculptures must be presented ready to be attached with mechanical fasteners to a 48” or 60” round concrete pad. Artists will work with the Sculpture Coordinator to determine if any modifications to the sculpture’s base are required before installation. A high voltage electric plug will be available at each sculpture pad. All artwork must not pose any risk of injury to the viewing public and will be safe for viewers of all ages.
Hill Center’s schedule of programming every day of the week, as well as concerts, events and gatherings by other organizations and individuals in the building and on the grounds, provide a robust stream of visitors to the site.
On August 18, 1920, the 19th amendment, guaranteeing women’s right to vote, became the law of the land. As this year’s members show will coincide with the anniversary of that momentous occasion, this call invites submissions for works that consider the struggles and victories we share in our communities, and our collective strength when we come together.
Reflecting on those histories and regarding our current moment in time, when technology is being used to keep us divided and isolated, and as social media deepens our loneliness and alienation from one another, this call imagines a space for us to come together to celebrate and honor what connects us through photography.
This juried open call invites submissions for work with a multitude of perspective and creative approaches, from documentary to conceptual, from commercial to fiercely personal attitudes. Selected works will be shown at an exhibition at LACP’s Gallery in Downtown Los Angeles.
GEOGRAPHIES: An Exploration BetweenPlaces, Environments and Cultures
Call for Exhibition │Free entry
Accepted media: Photography, Video,Digital Visual Design
Group Exhibition in Rome. March 2026
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LoosenArt is inviting photographers,video makers and digital visual designers to take part in thecollective exhibition "Geographies: an exploration betweenplaces, environments and cultures", an exhibition project thatseeks to question and narrate the many forms of contemporarygeography: physical and symbolic, human and environmental, local andglobal.
The aim is to explore borders -geographical, cultural, political, and emotional - and theirtransformations through the creative gaze of participants.
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Submissions » http://bit.ly/loosenartcalls
Deadline December 19th, 2025
L’Association pour le prix de peinture Jean-Michel Mourlot organise la 14ème édition du Prix MOURLOT. Depuis 1996, ce prix de peinture contemporaine a pour but de découvrir et d’aider les jeunes talents.
Conditions de participation et d’éligibilité :
Le Prix est ouvert à tous.tes les artistes, sans condition d’âge, de nationalité ou de diplôme, qui justifient d’une pratique artistique professionnelle en lien avec la peinture. Cet appel à candidature s’adresse aux artistes marseillais et du département 13.
Aucune contrainte n’est imposée par l’association : ni thème, ni support, ni format, ni technique.
Le dépôt de la candidature ne donne lieu à aucun frais de participation.
5 artistes seront sélectionnés sur la base de 3 peintures originales qui seront présentées lors de l’exposition à la galerie.
La sélection des oeuvres et la dotation :
Les cinq finalistes du Prix Mourlot seront sélectionné.e.s par un jury composé de professionnel.le.s du monde de l’art et de la culture.
Les finalistes seront exposé.e.s dans l’espace d’exposition de la Galerie Mourlot, 25-27 rue Thubaneau - 13001 Marseille. Le/la lauréat.e sera connu.e le soir du vernissage de l’exposition (le montant du prix est de 3 000€).
Il devra contenir :
Un accusé de réception sera envoyé à chaque candidature dès la réception du dossier. Si le.la candidat.e ne le reçoit pas, il/elle doit impérativement se mettre en contact avec la personne chargée de la réception des candidatures via l’adresse mail prixmourlot@gmail.com avant la date limite du dépôt des candidatures.
Le calendrier :
Vous serez prévenus du calendrier précis en même temps que de la sélection.
Vous êtes artiste professionnel et souhaitez exposer vos œuvres déjà réalisées à la galerie d’art contemporain municipale, située dans le quartier de la Pointe du Lac, 10 avenue François-Mitterrand. Vous êtes disponible sur l’une des périodes suivantes :
Vos numéros de Siret et d’affiliation à la Maison des artistes / ou Agessa seront à fournir.
Depuis plus de 20 ans, la galerie d’art contemporain municipale de Créteil (90 m²) est un lieu de diffusion et de valorisation de la création contemporaine.
Merci de renseigner le formulaire ci-joint pour faire part de votre proposition artistique sans oublier de joindre :